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Stadi pessimi, San Siro e San Paolo i peggiori: le critiche arrivano anche dalla Polonia

Bartosz Bereszynski, giovane laterale sinistro polacco in forza alla Sampdoria ha criticato le strutture della nostra Serie A: “Ad un primo impatto impressionano ma alla fine sono pessimi e si notano tutte le carenze”
A cura di Alessio Pediglieri
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Le critiche al nostro calcio arrivano anche dalla lontana Polonia, terra in cui sono cresciuti nel tempo anche dei campioni calcistici e con cui abbiamo da sempre avuto un filo trasparente che ci lega. Dai tempi di Boniek a quelli di Bereszynski la Serie A è stata sempre popolata da giocatori polacchi. Non sempre hanno fatto la differenza ma spesso si sono dimostrati ottimi interpreti del nostro calcio e dei nostri schemi.

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Come l'attuale esterno difensivo della Sampdoria, arrivato la scorsa estate, debuttante assoluto ma subito calato negli schemi di Giampaolo tanto da diventarne titolare con ottime prestazioni. E con gli occhi di diversi club che ne stanno seguendo le prestazioni nella convinzione che vi sia molto di più di quanto non si stia vedendo in questa prima annata italiana.

E' Bartosz Bereszynski, laterale sinistro dei blucerchiati che milita fisso oramai da qualche tempo tra le fila della propria nazionale polacca e che ha saltato, per infortunio l'ultima amichevole contro la Nigeria. Ciò non gli ha tolto la voglia di parlare, soprattutto della sua attuale esperienza in Serie A tra commenti positive e critiche ficcanti.

A Bereszynski, ad esempio, non piacciono le strutture che ha trovato in Italia. Affermazioni negative un po' su tutti gli impianti, da Marassi – casa della sua Sampdoria – agli stadi ‘storici' della Serie A. Non risparmia nessuno, nemmeno due ‘mostri sacri' come il San Paolo o San Siro. Impianti inadeguati ai tempi attuali, stadi vetusti, brutti e inospitali.

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“Le strutture sono state una sorpresa negativa e credo che tutti lo pensino. Il famoso San Siro impressiona, ma solo per il nome e la grande storia: è un vecchio stadio che dovrebbe essere modernizzato. Stesso discorso per l’impianto di Napoli, che considero uno dei più brutti nei quali abbia mai giocato.

Per Bereszynski il primo impatto però era stato positivo: "La prima visita a questi luoghi può dare un’impressione negativa totale, anxci, ma in seguito si cominciano a notare sempre più difetti”. Un problema che tutti sanno e al quale si sta cercando di porre rimedio: da Torino (Juventus) a Cagliari, a Udine, al Sassuolo i club stanno provando a far qualcosa per migliorare il tutto.

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