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Squalificato Ribeiro e 0-3 al Casale che uscì dal campo per razzismo

Decisione beffa del Giudice Sportivo dopo l’episodio accaduto durante la gara del torneo Berretti contro la Pro Patria. Nel suo rapporto l’arbitro precisa di non aver avuto percezione degli insulti discriminatori rivolti al giocatore nerostellato.
A cura di Maurizio De Santis
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fabiano ribeiro del Casale

Al danno, la beffa durissima da digerire. Nel verbale compilato dal direttore di gara non v'è traccia d'insulti razzisti (come denunciato dal giocatore e dal club) e allora la sanzione del Giudice Sportivo che s'abbatte su Fabiano Ribeiro e sul Casale fa più male d'un cazzotto nello stomaco. Gara persa 0-3 a tavolino per il Casale a favore della Pro Patria, penalizzazione di un punto in classifica e  ammenda di 500 euro, squalifica di una giornata inflitta a Fabiano Ribeiro (per atto di violenza verso un avversario, in reazione) e (per recidività in ammonizione) al calciatore Luca Paganini (Pro Patria) per condotta scorretta verso un avversario; ammonizione al dirigente Cristian Bonafé (Casale) per condotta non regolamentare in campo. E' questa la decisione del Giudice sportivo della Lega Pro, Pasquale Marino, a proposito di quanto accaduto in occasione della gara Casale-Pro Patria del 19 scorso valida per il torneo Berretti. Ironia della sorte, a essere punite sono la solidarietà dei compagni di squadra a Fabiano Ribeiro (il giocatore oggetto degli insulti razzisti da parte di un avversario) e la decisione della società nerostellata di non lasciar passare sotto traccia quanto accaduto. Proprio come fatto dal milanista Boateng nell'amichevole contro… la Pro Patria. Ecco il verbale:

Al 38′ del 1° tempo di gara, a gioco fermo, in attesa della battuta di un calcio d'angolo, il calciatore della società Pro Patria Paganini Luca strattonava un avversario incorrendo nella ammonizione da parte dell'arbitro; mentre quest'ultimo procedeva all'esecuzione del provvedimento disciplinare il calciatore n. 11 della società Casale, precedentemente strattonato dal Paganini, colpiva quest'ultimo con una manata al volto, in reazione; a seguito di tale episodio l'arbitro procedeva all'espulsione del calciatore Ribeiro Fabiano della società Casale; tale ultimo provvedimento scatenava la reazione del medesimo calciatore e dei suoi compagni di squadra che lamentavano un comportamento di discriminazione razziale da parte del calciatore Paganini per il tenore delle frasi rivolte da quest'ultimo al calciatore Ribeiro.

Nel rapporto dell'arbitro non v'è traccia degli insulti razzisti, così si evince dalla sentenza del Giudice Sportivo.

Nel suo rapporto l'arbitro precisa di non aver avuto percezione di tale asserito comportamento da parte del Paganini; che nella circostanza entravano sul terreno di gioco l'allenatore del Casale Latartara Francesco ed il dirigente della società Casale, Bonafé Cristian, il quale assumeva comportamento polemico ed aggressivo nei confronti dei calciatori della Pro Patria e dello stesso direttore di gara, accusato di non aver assunto provvedimenti disciplinari; gli stessi venivano allontanati dall'arbitro; una volta riportata la calma il capitano del Casale comunicava verbalmente (e successivamente con dichiarazione scritta) la volontà della squadra del Casale di non proseguire la gara per solidarietà con il compagno asseritamente oggetto di comportamento di discriminazione razziale, con conseguente abbandono del terreno di gioco. L'arbitro pertanto dichiarava sospesa definitivamente la gara al 45′ minuto del 1° tempo.

Dunque, decisione inevitabile.

Dagli atti ufficiali non è riconducibile alcun elemento che confermi la motivazione addotta della società Casale e per la decisione assunta di ritiro dal terreno di gioco; che pertanto dagli atti ufficiali emerge esclusivamente un comportamento della società Casale passibile di provvedimento ex art. 53 NOIF.

Il Giudice ha anche deciso di squalificare per una gara effettiva il calciatore Ribeiro Fabiano (Casale) per atto di violenza verso un avversario, in reazione; di squalificare per una gara effettiva per recidività in ammonizioni (IV INFR) il calciatore Luca Paganini (Pro Patria) per condotta scorretta verso un avversario; di ammonire il dirigente Cristian Bonafé (Casale) per condotta non regolamentare in campo.

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