Spese di trasferimento, il record è dello United con 718 milioni
Quattro squadre italiane nella Top 20 delle società che il Cies (l'Osservatorio internazionale del calcio) ha catalogato tenendo conto delle spese di trasferimento affrontate nell'ultima sessione estiva di calciomercato. Juventus (7° posto), Inter (11°), Roma (16°) e Napoli (17°) le formazioni che compaiono tra i club più facoltosi del ‘vecchio continente', a giudicare dal flusso di denaro che ha accompagnato investimenti recenti.

Le prime cinque posizioni sono monopolizzate dalle corazzate economiche: in vetta c'è il Manchester United che, da quando è arrivato Mourinho a Old Trafford, ha conquistato la ribalta anche per l'operazione più costosa di sempre: l'ingaggio di Pogba dalla Juventus per 110 milioni di euro, una decina in più rispetto ai 100 che il Real Madrid versò al Tottenham perché cedesse Gareth Bale. Una cifra incredibile compensata dall'arrivo a parametro zero di uno dei più forti attaccanti in circolazione, Zlatan Ibrahimovic.
Quanto hanno sborsato i Red Devils? Secondo il dossier sono arrivati a toccare nel complesso quota 718 milioni di euro, circa 80 in più rispetto ai 634 del Real Madrid (secondo in gradutatoria) che ha fatto registrare un +47 in rapporto alla stagione 2015/2016, cento in più rispetto al Manchester City di Guardiola che pure non ha badato a spese pur di rafforzare la rosa a propria disposizione (+78 milioni, di cui una cinquantina per il difensore, Stones – al rialzo a confronto degli investimenti risalenti all'anno precedente). Ai piedi del podio c'è il Barcellona con 485 milioni seguito dal Chelsea a quota 481.
Le italiane? A guidare la fila è la Juventus (395 milioni) che nell'ultima estate ha piazzato il colpo Higuain (90 milioni), seguita dall'Inter (295 milioni, che ha aggiunto alla lista Gabigol – 28 milioni – e Joao Mario – 45 milioni), dalla Roma (201) e dal Napoli (200) che ha monetizzato la cessione del pipita e reinvestito il capitale ricavato per riassestare la rosa a disposizione di Sarri.