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Spartak Mosca – Inter 1-2: Ronaldo danza e si beve mezza difesa moscovita, video

Quest’uomo grasso nella foto è Luiz Nazario da Lima. Quest’uomo è e sarà sempre l’unico e solo “Fenomeno” dei tempi nostri. Ora, Ronaldo è più…
A cura di davide
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ronaldo grasso agosto

Quest'uomo grasso nella foto è Luiz Nazario da Lima. Quest'uomo è e sarà sempre l'unico e solo "Fenomeno" dei tempi nostri. Ora, Ronaldo è più o meno così, ma un tempo con un tocco di palla sopraffino, con un dribbling che più stretto non si può, con una velocità supersonica e con il pallone incollato al piede, manco fosse un'estensione della sua gamba, non correva come tutti gli altri comuni giocatori, lui…lui danzava!

Ronaldo Luiz Nazario da Lima nacque a Rio il 22 settembre 1976 e come è d'uso fra i giocatori brasiliani si fece chiamare semplicemente Ronaldo. E' stato uno degli ultimi veri campioni capaci non di vincere, ma di stravincere sia a livello individuale che a livello di club.

Prima di approdare a Milano, sponda neroazzurra, Ronnie (per gli amici) quando fu ingaggiato dal Psv Eindhoven aveva già vinto una coppa del mondo con il Brasile, ma quella non fa testo visto che praticamente non scese mai in campo. Nei prati verdi dei tulipani, nel giro di due anni, il Fenomeno, con la cassacca bianco rossa, realizzò 55 gol in 57 uscite.

Nel 1996, all'età di 21 anni, Ronaldo si trasferì in Spagna e con il Barcellona vinse una Coppa Delle Coppe conquistandosi la copertina realizzando il rigore decisivo contro il Paris Saint Germain e siglando in un anno 47 gol in 49 partite. A questo punto inizia l'avventura italiana di Luiz Nazario da Lima. Moratti, innamoratosi perdutamente del brasiliano pagò la pesante penale di 48 miliardi di lire ai Blaugrana pur di vederlo giocare al Meazza e quando giunse in Italia, Ronaldo vinse il primo dei due Palloni d'Oro che gli saranno consegnati in carriera. Non vinse lo scudetto ma contribuì pesantemente alla vittoria della Coppa Uefa, che i neroazzurri vinceranno contro la Lazio. Ma prima in semifinale incontrarano lo Spartak Mosca.

Era Aprile, e benchè nevicasse e il gelo ancora imperversasse nelle vie di Mosca, il Brasiliano non accusò per nulla il solito calo di rendimento che i carioca hanno in concomitanza con i grigiori e le intemperie invernali, anzi, il Fenomeno indossò i suoi scarpini e come il più elegante dei pattinatori sul ghiaccio cominciò a danzare sul bianco prata moscovita. I russi passarono in vantaggio all'11' con un certo Tikhonov. L'Inter nonostante il discorso qualificazione si fosse riaperto (era finita 2-1 a Milano nella gara di andata) non si gelò perchè a riscaldare gli animi ci pensava il Fenomeno. Al 44′ del primo tempo, Ronnie si trova nel posto giusto al momento giusto e risolve un batti e ribatti in area di piatto. E' 1-1, ma il Fenomeno non è ancora soddisfatto. Al 75′ Sartor consegna la palla a al brasiliano su rimessa laterale, Ronnie lo addomestica e lascia sul posto con una piroetta il suo marcatore che invano cerca l'anticipo. Il brasiliano avanza sino al limite e chiede l'uno-due a Zamorano, suo fedele compagno d'attacco. Il cileno c'è e ridà il pallone al Fenomeno che intanto con passetti leggiadri e delicati per non infrangere il ghiaccio sotto i suoi piedi intanto si era liberato di altri due avversari. La palla arriva sul suo piede e lui, con uno stop a seguire, si libera dell'ultimo suo avversario. Ora tra Ronnie e la porta c'è solo l'estremo difensore ma il Fenomeno si sa è Fenomeno anche in questo e anzicchè tirare con la suola della scarpa si sposta la palla dal destro al sinistro. Il portiere russo scivola via sul ghiaccio e non può far altro che vedere il brasiliano depositare il pallone in rete. Ronnie esulta, Pizzul impazzisce in telecronaca, il ghiaccio sembra sciogliresi perchè brividi così sapeva regalarli solo lui, quell'attuale uomo grasso e pesante che vedete nella foto…ma che a noi di Calcio Fanpage piace ricordare così….(Vedi Video)


https://www.youtube.com/watch?v=SMmjA4UuFok&NR=1
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