Spalletti: “Totti? Per ora no, devo pensare solo ai risultati”
A Roma arriva il Real Madrid. La squadra di Spalletti si ritrova sotto le stelle della Champions e quelle delle merengues che all'Olimpico arrivano guidate dalla più brillante di tutte: CR7, la macchina perfetta da gol, fuoriclasse e uomo brand, spauracchio per Spalletti che prova a ingabbiarne il dinamismo tessendo una trama tattica come fosse una trappola. Pronta a scattare, sempre che funzioni… "Il Real Madrid ha tanti giocatori forti ma ovviamente mi spaventa Ronaldo", ha ammesso il tecnico nell'intervista concessa al quotidiano spagnolo, As. Chi lo prenderà in consegna? "L'importante sono i concetti. De Rossi può fare il difensore e il mediano, ha 31 anni è maturo per tutto". Quante possibilità ha la Roma? "Quando affronti questi giocatori devi essere al 120%. Non abbiamo paura di nessuno, vediamo che succede alla fine".
Un recente tweet di Piqué ha definito il capitano della ‘magica' leggenda. Il difensore centrale del Barcellona ha elogiato il calciatore che, 40enne, è diventato più simbolo della squadra che non artefice diretto in campo. "Con Francesco ho un ottimo rapporto – ha aggiunto Spalletti – ma non posso schierarlo per questione di equilibrio. So bene che ha grande qualità perché è in grado di servire passaggi, assist perfetti, è straordinario. Ma al tempo stesso non riesce ad arretrare sempre di una quarantina di metri per fare anche la fase difensiva. E in questo momento devo pensare ai risultati". Quattro vittorie consecutive hanno messo di nuovo i capitolini in corsa per un posto in Champions e riportato serenità. "In questo momento non posso avere come metro di giudizio delle scelte solo la carriera di Totti. L'obiettivo prioritario è migliorare quanto prima la situazione in cui ci troviamo. Fino a quando non avverrà, non potrò dare spazio a sentimentalismi".
Ai microfoni di As Spalletti ha parlato anche del destino comune di due ex protagonisti della Serie A: Rafa Benitez, ex Napoli, esonerato dal Real Madrid; Rudi Garcia, che ha portato la Roma alle soglie dello scudetto, e licenziato di recente. "In generale credo che gli allenatori vadano difesi, non si discute per qualche brutto risultato, bisogna anche avere la pazienza di attendere. E' successa la stessa cosa pure a Roma e credo si siano sbagliati".