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Spalletti sbaglia e il Genoa vince: che senso ha comprare Rafinha e lasciarlo in panchina?

Il tecnico nerazzurro sbaglia la formazione iniziale in cui paga già le assenze di Icardi, Miranda e Perisic. Rafinha resta a riposo fino al 2-0 del Genoa e quando entra cambia ritmi e mentalità. Ma è troppo tardi e l’Inter rimedia una brutta figura a Marassi che le costa la Zona Champions League.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo  un mese di pareggi e una vittoria arriva puntuale la sconfitta e l'Inter si ritrova di nuovo ad annaspare nella zona pre Champions League, con la Roma che l'ha scavalcata grazie alla vittoria di Udine e in attesa di capire cosa farà la Lazio lunedì sera. Nel frattempo c'è da registrare la totale confusione di Spalletti che senza molti titolari non ha una rosa che possa garantirgli belle figure. Visto che anche Karamoh, eroe per caso a San Siro, si è sciolto neve al sole davanti ad un Genoa bravo e ordinato.

Rafinha in panchina, il Genoa ringrazia

Spalletti vara l'Inter senza Icardi con Eder di punta e un trio in mediana che dovrebbe scardinare la difesa rossoblù: Karamoh e Candreva larghi sulle fasce e Borja Valero trequartista centrale. Per Rafinha ancora panchina. Peccato che il Genoa non si fa sorprendere né intimidire e il primo tempo trascorre con Handanovic che si sporca i guanti più di Perin, promesso sposo ai grandi club di Serie A.

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Paperissima Skriniar-Ranocchia

I padroni di casa riescono anche a giocare di prima, inserendo la velocità di Laxalt laddove serve e sfruttando la torre Galabinov, interessante scelta offensiva in accoppiata con l'ex Pandev che fanno impazzire la coppia dei centrali nerazzurri, composta per l'occasione da Ranocchia e Skriniar. Due lungaccioni spesso in difficoltà tanto che al 45′ confezionano la più incredibile delle autoreti, con l'ex Sampdoria che sparacchia sulle ginocchia del compagno che infila Handanovic, incredulo.

Rosa non all'altezza senza Icardi, Perisic, Miranda e Brozovic

E' la solita Inter, forse volitiva ma del tutto inefficiente. Per Spalletti le assenze sono importanti da Miranda a Perisic per passare da Icardi e con il discolo Brosovic in panchina visto che più che aiutare si diverte a polemizzare. Troppa qualità persa contro un Genoa che comunque ha ritrovato ultimamente la via del risultato dopo le vittorie esterne con Lazio e Chievo.

Sentenza Pandev, l'ultimo del Triplete

Nella prima parte di ripresa il copione non cambia e la differenza la fa ancora una volta la difesa nerazzurra che si addormenta quando Pandev raccoglie in area un tiro sbagliato dalla distanza e ha tutto il tempo di girarsi e fulminare Handanovic. Quarto gol del macedone, ultimo eroe del Triplete che ribadisce ancora una volta quanto manca a Spalletti un finalizzatore di queste caratteristiche.

Spalletti cambia, ma è troppo tardi

Anche l'entrata di Rafinha non cambia le danze con l'Inter costretta ad accompagnare. Più fraseggio, maggiori verticalizzazioni ma anche un'apertura alle ripartenze del Genoa che balla nella metà campo nerazzurra senza quasi trovare contrasto. Per Spalletti una novena che rischia di trasformarsi in penitenza quaresimale visto che soltanto l'imprecisione degli attaccanti del Grifone non permettono di chiudere in goleada.

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