Spagna-Italia 7-1: dopo la Juve anche la Roma ha un piede fuori dalla Champions
Una Roma che per quasi un'ora riesce a tenere testa al Barcellona che poi però si deve arrendere alla maggiore qualità dei padroni di casa nell'andata dei quarti di finale di Champions League. Al Camp Nou finisce 4-1 per i blaugrana con i giallorossi che possono recriminare per qualche decisione dubbia dell'arbitro Makkelie e contro la sfortuna: sono infatti addirittura due gli autogol (di De Rossi prima e Manolas poi) che spianano la strada verso il successo ai catalani. Piqué chiude poi il discorso qualificazione realizzando la rete del 3-0, che il gol di Edin Dzeko sembra però riaprire, fino a quando Luis Suarez non chiude i giochi con il sigillo del definitivo 4-1.
Dopo la Juventus dunque anche la Roma ha già un piede fuori dalla Champions. Detto ciò, andiamo a vedere dunque nel dettaglio quali sono state le principali chiavi tattiche (e non solo) della sfida del Camp Nou tra il Barcellona di Ernesto Valverde e la Roma di Eusebio Di Francesco.
Dembelé in panca: Valverde si affida al 4-4-2
I padroni di casa si presentano per questa gara d'andata dei quarti di finale di Champions League con l'ormai solito 4-4-2 a cui Ernesto Valverde si è affidato più volte in questa stagione nella quale è ad oggi l'unica squadra ancora imbattuta sia in Champions che nel proprio campionato nazionale. Non potendo schierare Coutinho, il tecnico dei catalani preferisce schierare il meno offensivo Sergi Roberto davanti al terzino Semedo sulla fascia destra, lasciando il giovane Dembelé e Paulinho in panchina. In attacco confermatissima invece la coppia da oltre 60 gol in stagione composta da Lionel Messi e Luis Suarez, nonostante quest'ultimo sia ancora a secco in questa edizione della Champions League.
Florenzi nel tridente, Pellegrini sostituisce Nainggolan
Eusebio Di Francesco non recupera Radja Nainggolan, ma non cambia il proprio modulo tattico. Per i giallorossi solito 4-3-3 con il giovane Lorenzo Pellegrini schierato al posto del belga. Cambio di posizione invece per Alessandro Florenzi che completa il tridente d'attacco insieme all'argentino Diego Perotti e al centravanti bosniaco Edin Dzeko mentre la "sua" posizione di terzino destro è occupata dal brasiliano Bruno Peres.
La Roma recrimina, il Barça sbatte sul palo
Pronti, via e la Roma dimostra di non aver nessun timore reverenziale provando a giocare il proprio calcio anche al Camp Nou. E così i giallorossi si fanno pericolosi e nei primi minuti di gioco recriminano anche per un calcio di rigore non assegnato dall'arbitro Makkelie per un intervento dubbio di Semedo su Dzeko in area di rigore blaugrana. Lo spavento però sveglia il Barça che prima si vede giustamente annullare un gol di Luis Suarez per un'evidente posizione di fuorigioco dell'attaccante uruguayano e poi con un tiro-cross di Rakitic centra il palo ad Alisson battuto.
Alisson ferma Messi e Suarez, ma non De Rossi
I catalani continuano però a spingere costringendo la linea difensiva della Roma ad abbassarsi creando alcuni pericoli per la porta di Alisson, ci vogliono alcuni ottimi interventi del numero uno brasiliano per respingere gli assalti portati da Leo Messi e Luis Suarez. La compagine capitolina però non si limita a difendere ripartendo velocemente appena ne ha la possibilità. Al 38 però è Daniele De Rossi a battere il proprio portiere nel tentativo di anticipare Messi al limite dell'area di rigore giallorossa e regalare il vantaggio ai padroni di casa. Gli uomini di Di Francesco non si abbattono e reagiscono immediatamente con Pellegrini che si conquista un calcio di punizione al limite dell'area (il fallo di Umtiti sembra essere sulla linea ma per l'arbitro è solo calcio di punizione). Al tiro lo stesso centrocampista cresciuto a Trigoria che però centra in pieno la barriera. Si conclude così il primo tempo sul punteggio di 1-0 per i blaugrana.
Anche Manolas batte Alisson, poi ci pensa Piqué
In avvio di ripresa è subito la Roma ad andare vicino al gol con Diego Perotti che da ottima posizione di testa non centra per poco la porta di Ter Stegen sprecando un'ottima occasione per il pareggio. Il Barcellona però risponde subito con un tiro dalla distanza di Jordi Alba che mette in grande difficoltà un non perfetto Alisson che riesce comunque a cavarsela senza grosse conseguenze. I blaugrana continuano poi a spingere e al 56′ trovano il gol del raddoppio ma ancora una volta è un giocatore giallorosso a trafiggere l'estremo difensore capitolino: Manolas nel tentativo di anticipare Umtiti sugli sviluppi di un calcio d'angolo è sfortunato nel rimpallo e manda il pallone nella propria porta.
Passano solo due minuti, la Roma si scopre e il Barça riparte velocetemente e fa tris: Piqué approfitta di una respinta corta di Alisson su tiro di Suarez per ribadire in rete fissando il punteggio sul 3-0 segnando il suo secondo sigillo personale in questa edizione della Champions League.
Dzeko dà speranza, Suarez chiude i giochi
Nel finale la Roma prova in tutti i modi a ridurre lo svantaggio per lasciare aperta qualche minima speranza di qualificazione in vista della gara di ritorno dell'Olimpico. E così dopo due grandi interventi del tedesco Ter Stegen prima sul neontrato Gregoire Defrel e poi su Diego Perotti, i giallorossi trovano il gol con il bosniaco Edin Dzeko bravo a liberarsi in area, controllare il pallone, girarsi e scaraventare il pallone in fondo alla rete per il 3-1. Ci pensa però poi Luis Suarez, alla prima rete in questa Champions League, a riportare il Barcellona a distanza di sicurezza sfruttando un grave errore di Gonalons e realizzando il gol del definitivo 4-1.