Spagna-Francia, il big-match europeo con vista sul Mondiale brasiliano

Questione di testa – Se non è un "classico", poco ci manca. La partita di stasera tra Spagna e Francia, entrambe a punteggio pieno nel girone I, sarà il "clou" delle gare valevoli per le qualificazioni mondiali. Con la testa a Brasile 2014, ma con le gambe ed il cuore al "Vicente Calderon" di Madrid, Del Bosque e Deschamps cercheranno così di prendere il comando di un girone fin troppo facile e sbilanciato. Non saranno certo Bielorussia, Georgia e Finlandia a "mettersi di traverso" e a rovinare i piani dei Campioni del mondo e d'Europa e dei "Blues" dell'ex allenatore della Juventus. Il raggruppamento I, quindi, vivrà sul dominio spagnolo e sulla voglia di riscatto dei francesi che, negli ultimi anni, non hanno certo brillato nelle varie competizioni mondiali e continentali. Dopo Russia-Portogallo e insieme a Germania-Svezia, la partita di Madrid sarà il primo vero big-match europeo, sulla strada che porta al tanto desiderato appuntamento con i mondiali di calcio brasiliani. Dopo la passeggiata delle furie rosse in Bielorussia e la sconfitta in amichevole dei francesi, riparte così il cammino di due delle squadre più blasonate al mondo. Riparte da una città suggestiva, che "trasuda" storia calcistica e che ha regalato gioie indimenticabili a milioni di appassionati.
Del Bosque non vuole fermarsi – Anche se non si vede (televisivamente parlando), lo show iberico continua ad illuminare l'Europa del pallone. Oscurati dalla crisi economica che ha colpito anche il sistema televisivo spagnolo e che ha proibito ai tifosi iberici di non seguire la trasferta dei ragazzi di Del Bosque, la Spagna è andata a regalar spettacolo anche in Bielorussia, dove ha vinto facilmente con un rotondo 4 a 0. A "griffare" la ventiquattresima vittoria consecutiva (tra Mondiali ed Europei) per la "Roja" ci ha pensato Pedro che, grazie alla sua tripletta, si è imbarcato per la Spagna con un prezioso bagaglio a mano: il pallone della partita. Dopo il vantaggio iniziale, siglato da Jordi Alba, l'attaccante del Barcellona si è esaltato negli schemi tattici del c.t. spagnolo e nell'ormai consueto "fraseggio a terra", chiudendo la partita con tre gol molto belli e molto simili tra loro (in tutte e tre le occasioni, si è trattato di un pallonetto a scavalcare il portiere avversario). Una partita tutta in discesa anche per il reparto difensivo che, raramente, ha dovuto faticare per difendere la porta di Iker Casillas. Il portiere del Real Madrid, grazie a questo successo, ha allungato la sua striscia d'imbattibilità che dura dal match contro l'Italia, quando Di Natale lo superò nell'1-1 della prima sfida della fase a gironi dello scorso europeo. Nonostante l'impegno e la promessa di un premio triplicato in caso di vittoria, neanche la Bielorussia è così riuscita a fermare lo strapotere delle furie spagnole. Troppo il divario tecnico tra le due formazioni, troppa la voglia spagnola di continuare a dominare il mondo calcistico. Il match contro la Francia, utile per mettere il sigillo sul girone e per ribadire una supremazia indiscussa, sarà comunque da prendere con le pinze, come ha recentemente dichiarato Cesc Fabregas: "Non sarà facile. Giocheremo contro un avversario diretto per la qualificazione, con cui abbiamo già faticato a vincere nei quarti di finale degli Europei".
Didier, nonostante tutto, ci crede – La Francia che arriva allo scontro diretto con gli spagnoli, è una squadra che sta ancora cercando una sua vera identità. Reduci da anni di dispiaceri calcistici e dalla sconfitta dello scorso giugno agli Europei, i transalpini sono nelle mani di Didier Deschamps che, dopo l'era Blanc, è chiamato a risvegliare l'orgoglio nazionale e a riportare quei successi che mancano ormai da anni. Fermi al quindicesimo posto del ranking europeo, dopo essere stati in testa nei primi anni del nuovo millennio, i "Blues" non battono la Spagna dal mondiale 2006, quando Zidane mise il terzo sigillo sul 3 a 1 finale. Oggi che non c'è più "Re Zizou", ricordato più che altro per il suo gesto folle, il tecnico francese prova a spaventare i "competitors" europei e mondiali con la "nouvelle vogue" del calcio transalpino: un mix di giocatori esperti e nuovi talenti che, potenzialmente, potrebbero mettere in difficoltà anche i nuovi dèi spagnoli del calcio. Servirà, però, un altro approccio e, soprattutto, una concentrazione diversa da quella messa in campo pochi giorni fa allo "Stade de France "di Parigi dove, clamorosamente, i "Blues" hanno perso in amichevole contro il Giappone di Alberto Zaccheroni. Una vittoria storica per Nagatomo e compagni (i giapponesi non avevano mai battuto la Francia) ed un passo indietro preoccupante per i "Galletti" che, nelle prime due partite di qualificazione, avevano battuto facilmente Bielorussia e Finlandia. Vedremo una Francia diversa, al "Vicente Calderon" di Madrid? Deschamps giura che sarà così, anche se non ha nascosto le difficoltà a cui andrà incontro: "Affronteremo la squadra più forte del mondo, non si può dire altrimenti. Non partiamo favoriti, ma sono sicuro che la squadra darà il massimo". Il tecnico francese, per la sfida di domani, non potrà disporre del neo debuttante Clément Chantôme del Paris Saint-Germain, uscito infortunato dal match contro i nipponici, ma potrà contare sulla forza e sull'esperienza di Frank Ribery e sulla voglia di riscatto di Karim Benzema: duramente contestato, nel post partita contro il Giappone, per il suo rendimento poco costante quando veste la mitica casacca "blue".