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Spagna, che maglia indossi? La divisa della Roja tra le più strane di sempre

La divisa bianca con inserti geometrici rossi e gialli non ha convinto i tifosi spagnoli, entrando di diritto nella collezione delle maglie più strane della storia del calcio moderno.
A cura di Marco Beltrami
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La Spagna non ha fatto una bella figura al cospetto della spavalda Italia. La squadra di Del Bosque, oltre a non brillare dal punto di vista tecnico-tattico, nonostante il pareggio strappato, non ha convinto nemmeno dal punto di vista del look. La maglia bianca con i curiosi inserti geometrici gialli e rossi non è piaciuta ai tifosi iberici, che rimpiangono la classica maglia rossa con richiami gialli delle “furie rosse”. Una delle divise più strane degli ultimi anni che rientra di diritto nella carrellata delle divise più curiose della storia recente del calcio.

Le strisce orizzontali di Barcellona e Inter

Una vera e propria rivoluzione per esempio è quella operata dal Barcellona nella stagione in corso. Per la prima volta nella storia del club, i catalani hanno optato per una maglia a strisce blaugrana orizzontali e non verticale. Nella prossima annata però il presidente Bartomeu ha già annunciato che tutto tornerà alla normalità. Una scelta ha richiamato quella operata dall’Inter nel 1997/98 quando Ronaldo trascinò i nerazzurri alla conquista della Coppa Uefa. E a proposito delle milanesi ha sollevato molte polemiche anche la scelta del Milan: una terza maglia verdognola per quest’anno, che non è piaciuta ai tifosi più tradizionali.

Il verde della Juve, e il camouflage e jeans del Napoli

Per quanto riguarda le squadre italiane. E’ stata bocciata nel 2011/2012, la maglia rosa con la stella gigante della Juventus che è stata ribattezzata dai tifosi avversari modello “hello kitty”. Per la verità anche la terza divisa verde fosforescente indossata nella scorsa stagione non ha raccolto pareri entusiasti. Rientra di diritto tra queste anche la maglia camouflage indossata dal Napoli nel 2013/2014. Una divisa militare con colori mimetici che, se nelle intenzioni del Patron De Laurentiis  voleva essere una “maglia da guerra sportiva”, per molti è stata una scelta fuori luogo. Nella stagione successiva poi è stata sostituita da una divisa stile jeans che è piaciuta e non poco in terra partenopea. Tornando però alla maglia "camouflage" non è una novità assoluta visto che in passato il Bassano Virtus indossò una divisa mimetica disegnata dal famoso Renzo Rosso di Diesel.

Le curiose divise straniere

Anche in Bundesliga e Premier League le mimetiche erano scese sul campo di calcio, senza raccogliere particolare successo, come testimoniato dalle divise del St. Pauli o quella del portiere dell’Everton. I tifosi delle due squadre le hanno però bocciate subito alla luce dell’attaccamento alle tradizioni che regna in Germania e in Inghilterra. A tal proposito le innovative maglie sono finite di diritto nella classifica di quelle più "particolari"  della storia.  Una graduatoria tutta soggettiva in cui comunque è impossibile non inserire di diritto, divise come quella del Dundee United ’89-’90 ,con un effetto plaid davvero inconsueto per un campo di calcio. Ancor peggio riuscirono a fare gli inglesi dell’Hull City nel ’91 con le famigerate casacche tigrate considerate da molti, le più brutte in assoluto. Indimenticabili anche le maglie a chiazze rosse dell’Athletic Bilbao nel 2004/2005, quelle “effetto carne” del Club Deportivo Guijuelo squadra di un paesino nei pressi di Salamanca.

La maglia smanicata del Camerun

E poi via con il coloratissimo look del portiere messicano Campos, o con la maglia effetto “fluido” del Bilbao della stagione 2004/2005. Fece molto discutere la divisa del Camerun del 2002: i “leoni d’Africa” rischiarono addirittura di saltare la Coppa d’Africa a causa delle loro magliette smanicate, considerate non tradizionali.

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