Spagna, Anquela e Lopez come Rossi e Ljajic: rissa sfiorata in panchina
Una scena che ha richiamato alla memoria la celebre rissa tra Delio Rossi e Ljajic ai tempi della Fiorentina. Ha conquistato l’attenzione mediatica in Spagna il brutto siparietto tra Juan Antonio Albacete Anquela e David Lopez, rispettivamente allenatore e giocatore dell’Huesca, in occasione della semifinale di ritorno dei playoff di Liga 2, che mettono in palio la promozione nella Liga.
Rissa sfiorata tra Anquela e Lopez
Dopo il pareggio 2-2 dell’andata, il Getafe si è imposto in casa per 3-0. Un risultato che ha alimentato il nervosismo in casa ospite come dimostrato dall’episodio andato in scena al 60’. L’allenatore degli ospiti ha deciso di sostituire il 34enne Lopez, che al momento di lasciare il campo visibilmente contrariato si è arrabbiato con il mister. Quest’ultimo invece di lasciar correre è scattato verso il suo giocatore mettendosi testa contro testa, minacciando anche di colpirlo. I due sono poi caduti in panchina, mentre compagni e addetti ai lavori hanno cercato di separarli facendo tornare la situazione alla normalità con l’allenatore che ha continuato a dare indicazioni alla sua squadra.
L'allenatore: "I calciatori credono di poter fare quello che vogliono"
Al termine del match, ecco come il focoso Anquela ha spiegato l’accaduto: "I calciatori credono di poter parlare e dire ciò che vogliono. Lui mi ha contestato e io ho fatto altrettanto con lui. Sono cose normali dentro una squadra di calcio. Non è la prima volta che succede e non sarà l'ultima. Non c'è da dire nient'altro. Sembra che gli allenatori debbano stare sempre zitti, mentre i calciatori possano fare tutto ciò che vogliono. Il rispetto deve essere reciproco".
Il brutto precedente tra Delio Rossi e Ljajic
Impossibile non vedere un parallelismo con l’episodio del 2 maggio 2012 quando in occasione della sfida tra la Fiorentina e il Novara, l’allenatore viola aggredì Ljajic reo di aver contestato la sua scelta di sostituirlo. L’attaccante probabilmente riservò insulti poco graditi al tecnico che reagì in modo violento e plateale. A seguito di quest'episodio Rossi è stato immediatamente esonerato dalla dirigenza viola, e poi squalificato per tre mesi dal giudice sportivo.