Sousa, Spalletti, la Juve e il risiko delle panchine
La Juventus, che viaggia spedita verso lo scudetto e prova ad andare fino in fondo in Champions League e Coppa Italia, a fine stagione potrebbe cambiare allenatore. Massimiliano Allegri, nonostante abbia un contratto fino al 2018, potrebbe infatti salutare l’Italia e volare in Premier League, dove pare lo attenda l’Arsenal, che dopo oltre vent’anni non avrà più in panchina Wenger. L’a.d. Marotta, che a parole ha confermato anche per la prossima stagione il tecnico livornese, si guarda attorno. I candidati per l’eventuale successione di Allegri sono due: il favoritissimo Paulo Sousa e Luciano Spalletti, che si affrontano stasera in un importantissimo Roma-Fiorentina, che potrebbe essere determinante anche per il Risiko delle panchine della prossima stagione.
I due tecnici sono entrambi in scadenza di contratto e al momento nessuno dei due tratta il rinnovo. Il breve ciclo di Paulo Sousa dovrebbe chiudersi a fine stagione. Il portoghese è ancora in corsa in Europa League e sta inseguendo posizioni di rilievo in Serie A, ma i difficili rapporti con la proprietà rendono quasi impossibile la conferma. Spalletti invece a Roma sta benissimo, è apprezzato dai calciatori e dai tifosi. Però lui stesso ha dichiarato che sono non riuscirà a conquistare alcun titolo potrebbe lasciare al termine del campionato. Dunque entrambi sembrano in uscita ed entrambi guardano alla Juventus. Sousa con maggiore convinzione, perché di fatto è quasi libero, ha un grande passato bianconero e piace anche ad Andrea Agnelli. Mentre l’allenatore toscano un paio di settimane fa ha gettato il sasso nello stagno dicendo che lui alla Juve non direbbe di no. E la sua esperienza, oltre che la duttilità tattica, sicuramente piacciono alla dirigenza juventina.
I dirigenti di Roma e Fiorentina, pur non perdendo di vista i rispettivi obiettivi stagionali, intanto si guardano attorno e sondano il mercato degli allenatori. A Corvino piacciono Giampaolo e Di Francesco, mentre la Roma ha nel mirino Gasperini e Emery, che non sembra saldissimo al PSG.