Sorriso Inter, dopo il flop Champions: con l’Udinese basta il cucchiaio di Icardi
Erano quasi in sessantamila sugli spalti di San Siro, per cercare di spingere l'Inter dopo la tremenda mazzata dell'eliminazione in Champions League. Reduce da giornate decisamente poco tranquille, la squadra nerazzurra si è riconciliata con i propri tifosi vincendo contro un'Udinese arrivata a Milano per difendersi e per far male in contropiede.
Dopo un primo tempo combattuto e con poche occasioni da rete, è stato Icardi su calcio di rigore a buttare giù il muro friulano e a regalare un po' di serenità al club interista. La squadra di Nicola ha fatto una buona partita, ma quasi esclusivamente in fase difensiva. In avanti, senza Lasagna, i bianconeri hanno infatti creato poco.
Nicola alza il muro
Esattamente un anno fa, l'Udinese rovinò il Natale a Spalletti infliggendogli a San Siro la prima sconfitta in campionato. A distanza di un anno, e con i nerazzurri feriti dall'eliminazione in Champions League, i friulani impacchettano bene la partita per i primi quarantacinque minuti concedendo pochissimo dentro la propria area di rigore. Nei padroni di casa Perisic e Nainggolan sono in panchina, gioca dal primo minuto Keita Balde.
Nicola sceglie di coprirsi (e non solo per il freddo), lascia Lasagna in panchina, costruisce un muro davanti a Musso e gioca un primo tempo di puro contenimento. De Paul è libero di svariare per il campo, Pussetto dovrebbe dar fastidio a de Vrij e Skriniar. Davanti agli occhi di Marotta, seduto in tribuna, l'Inter schiaccia i bianconeri ma non trova la rete del vantaggio, nonostante i palloni messi nel mezzo a getto continuo da Vrsaljko. L'occasione più nitida e importante per l'Inter arriva al 42esimo: botta di Keita Balde e deviazione in corner di Musso.
Il cucchiaio di Icardi
Il secondo tempo continua a proporre l'Inter in avanti e l'Udinese tutta rinchiusa nei suoi venti metri. Nonostante il forcing dei milanesi, è della squadra avversaria la chance più grande in avvio di ripresa: palla nel mezzo di Fofana e scarabocchio di Mandragora che manda alto da buona posizione. Icardi e compagni si allungano, e lasciano spazi invitati ai ragazzi di Nicola: pericolosi anche qualche minuto più tardi con ter Avest.
Spalletti vuole e deve vincere, anche per zittire i primi mugugni dei tifosi: dentro Lautaro Martinez e fuori Borja Valero. Al 65esimo Icardi non trova il gol per questione di centimetri (colpo di testa a lato), giusto pochi secondi prima dell'ingresso di Perisic al posto di Keita Balde. A dare una mano (in tutti i sensi) ai nerazzurri è Fofana che tocca in area il pallone e costringe il Var (e l'arbitro Abisso) a fischiare il rigore: cucchiaio di Icardi e 1 a 0 Inter. Sbloccato il risultato, ci sono applausi anche per il rientro di Nainggolan: sostituzione che precede il triplice fischio finale. Spalletti trova tre punti fondamentali, Nicola torna invece casa con la seconda sconfitta consecutiva.