Siparietto Allegri-Tagliavento e labiale del quarto uomo: nessuna indagine della Procura
Tanto tuonò che non piovve. In attesa dell'ufficialità, sembra proprio che in Procura non abbiano intenzione di aprire una indagine sui video che sono stati messi sotto esame nel dopo partita infuocato di Inter-Juventus: il labiale di Tagliavento a bordo campo (un probabile "quanto recupero diamo?" trasformatosi in un meno probabile "diamo il recupero e vinciamo") e il siparietto in zona interviste tra lo stesso quarto uomo e mister Allegri (con il ‘promosso' a Orsato).
Insomma, il Palazzo ha scelto il modo più appropriato per chiudere il catino delle polemiche: i due video non hanno in sè nulla su cui indagare da parte del procuratore che così può dedicarsi a questioni ben più serie dove rivolgere il proprio tempo e la propria professionalità.
Nessuna indagine, giusto così. Dunque, chi voleva il pugno di ferro, o una longa mano nei confronti del club bianconero e sulla quaterna arbitrale resterà deluso: non ci sarà nulla di tutto ciò e va bene così. Tanto, troppo, si è già detto su quanto accaduto durante i 90 minuti e dopo, in un'Inter-Juventus che ha già riscritto la storia delle partite (per ovvi e differenti motivi) indimenticabili nei derby d'Italia.
Il labiale di Tagliavento. Poi, ci si può tranquillamente arrovellare se Tagliavento a bordo campo abbia detto davvero ciò che insinua il mondo nerazzurro – ma soprattutto anti juventino – con quel labiale carpito in meno di 10 secondi di video. In cui, il quarto uomo sta comunicando sul recupero. Il punto, però è cosa stia dicendo: buon senso e intelligenza direbbero che stia programmando la durata dello stesso, ma il clima rovente del dopo gara ha portato altrove le interpretazioni.
Il siparietto con Allegri. Così come per il siparietto tra Allegri e Tagliavento (ancora lui) dove i due si lanciano botte e risposte sull'operato dell'arbitro Orsato. Un diretto di gara dimostratosi a conti fatti inadatto alla gestione di un match che valeva tantissimo per entrambe le parti in causa e finito – suo malgrado – sotto i riflettori delle critiche. Il "promosso" certamente può essere stato del tutto sarcastico visto che lo stesso Allegri è stato espulso nel finale per essere entrato in campo a spingere i suoi a riprendere a giocare (e non consigliando loro di perdere tempo). Sapendo il carattere pepato del tecnico livornese non avrà voluto perdere l'occasione di lanciare una stilettata all'arbitro ma Allegri ha aperto il fianco ad altre critiche: il ‘Taglia' con con cui si rivolge al quarto uomo dimostra una confidenza eccessiva, al posto sbagliato (zona interviste davanti a telecamere e microfoni) e al momento sbagliato (le polemiche erano già furenti).