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Sinisa Mihajlovic licenziato dallo Sporting Lisbona (senza nemmeno allenare)

Lo Sporting Lisbona è nel caos totale, il board della società portoghese ha trovato un espediente grottesco per dare il benservito a Sinisa Mihajlovic dopo averlo presentato 10 giorni fa: poiché, di fatto, il neo-tecnico non ha iniziato ancora ad allenare e il suo periodo di prova (due settimane, massimo una ventina di giorni) non è scaduto allora è stato messo alla porta.
A cura di Maurizio De Santis
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Dieci giorni a Lisbona. Di questi tempi una vacanza in Portogallo ci sta tutta. Sinisa Mihajlovic, invece, c'era andato per lavoro raggiungendo l'intesa con lo Sporting per un contratto da 2 milioni a stagione. Tutto molto bello, presentazione compresa con la classica maglietta da mostrare, sorrisi, strette di mano e pacche sulle spalle. Avrebbe ricominciato da lì dopo l'esonero dal Toro e un'avventura poco felice in Italia. Avrebbe… perché nella capitale lusitana le cose sono messe male e il club è in piena bufera per la ribellione dei calciatori scoppiata in seguito all'aggressione subita da parte dei tifosi. La maggior parte di essi ha chiesto la rescissione e il board che regge le sorti della società prima ha allontanato il presidente, Bruno de Carvalho, poi ha dato il benservito anche a Mihajlovic.

La notizia ufficiale l'ha comunicata proprio il nuovo numero uno del club portoghese, Sousa Cintra, subentrato allo sfiduciato Bruno de Carvalho: "Avevamo un contratto di tre anni, ma ci sono cose spiacevoli e abbiamo deciso di concludere il contratto, è fuori dai nostri piani per la prossima stagione. Cercheremo di risolvere con un altro allenatore che comunicherò in seguito, lo presenterò entro lunedì. Se pensavate che lo Sporting fosse moribondo dopo quanto accaduto, vi sbagliate tutti. Presenteremo una squadra molto forte e in grado di lottare per il primo posto. Chi non crede nella vittoria è sconfitto in partenza. Vogliamo che i tifosi siano orgogliosi del nostro lavoro. Mihajlovic è una voce fuori dal coro, abbiamo già parlato con i suoi avvocati".

L'escamotage trovato è raccontato dal quotidiano portoghese ‘Record': poiché, di fatto, il neo-tecnico non ha iniziato ancora ad allenare e il suo periodo di prova (due settimane, massimo una ventina di giorni) non è scaduto allora è stato messo alla porta da un momento all'altro. Una situazione grottesca, folle ma non certo nuova considerato che nel 2004 successe la stessa cosa a Gigi Delneri, licenziato dal Porto ancora prima dell'inizio del campionato.

Squadra e società sono allo sbando, non sembra vi sia soluzione alternativa né via di scampo plausibile. Cosa sta accadendo? Oltre all'episodio di Mihajlovic e alla ‘defenestrazione' del presidente, si registra il ‘fuggi fuggi' da parte dei calciatori, in particolare di quelli più rappresentativi, che hanno mercato e non hanno difficoltà a trovare acquirenti. I pezzi pregiati della rosa (come Carvalho seguito dall'Inter, Bruno Fernandes e Gelson Martins accostato anche al Milan) sono pronti a fare i bagagli dopo aver chiesto la rescissione facendo causa al club. Rui Patricio li ha preceduti, trasferendosi in Inghilterra al Wolverhampton.

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