Simeone e Milik a secco: i flop che mandano in tilt il fantacalcio
Doveva essere la stagione della consacrazione, il salto di qualità definitivo che ne avrebbe decretato l'ingresso nell'olimpo dei grandi bomber della serie A. E invece le attese di opinionisti e fantallenatori rispetto al rendimento di Giovanni Simeone e Arkadiusz Milik sono state sin qui ampiamente deluse. Un flop dopo l'altro, un'insufficienza continua che sta mandando in tilt parecchi piani per il fantacalcio.
Eppure le premesse erano ben altre. Il Cholito aveva concluso lo scorso campionato con 14 gol all'attivo e un'intesa in deciso miglioramento con Chiesa, sulla quale Pioli si è detto più volte pronto a investire e a giurare, viste le qualità dei due e la giovane età. Chiusura di stagione in crescendo anche per il polacco che, dopo la rottura del legamento crociato che lo ha tenuto ai box per gran parte dell'anno (secondo grave infortunio a stretto giro), è rientrato con 4 gol in 9 scampoli di match concessi da Sarri negli ultimi due mesi.
E anche l'inizio della stagione 2018-2019 sembrava confermare le attese: gol alla prima contro il Chievo per Simeone, idem per Milik alla Lazio. Poi il quadro è decisamente mutato. L'argentino è rimasto a secco per le successive due gare, salvo poi trovare il gol alla quarta nell'1-1 con la Sampdoria. Andamento normale per un giovane bomber, non fosse che da quel match ne ha inanellati otto senza segnare per un rendimento complessivo di 12 presenze, 2 gol, 1 assist, 5,62 di media e 6,21 di fantamedia. Senza giri di parole: un disastro (l'ultima pagella con il Frosinone).
Appena meglio Milik: dopo il centro all'esordio, ha segnato una doppietta al Parma alla sesta, quindi è rimasto a secco sino all'undicesima, quando è stato Mertens a regalargli un cioccolatino da scartare nel 5-1 all'Empoli, per poi essere confermato titolare contro il Genoa ieri e fallire miseramente, come rimarcato dai 5 in pagella (i voti contro il Genoa). Il complessivo dice 10 presenze, 6,05 di media, 7,3 di fantamedia, 4 gol e 1 assist. Ma ciò che i numeri non dicono è che Ancelotti sta gradualmente trovando la quadra nuovamente attorno all'attacco dei "piccoletti", grazie soprattutto a un Mertens che sta trascinando il Napoli a caccia del primo posto.