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Serie D, Taranto: ricorso contro il Picerno per aggressione ai giocatori

Nella partita di serie D che ha sancito la promozione del Picerno, il Taranto ha presentato ricorso per una aggressione (a suon di tirapugni) subita da tre suoi giocatori all’intervallo, poi portati in ospedale. Smentita del Picerno: “saranno gli inquirenti a chiarire e indicare eventuali responsabilità”
A cura di Alessio Pediglieri
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Ha una coda fortemente polemica il match tra il Picerno e il Taranto che ha decretato il ritorno in Serie C dei padroni di casa che si sono imposti nella partita valida per il girone H. La squadra lucana adesso rischia di perdere a tavolino qualora gli organi federali dovessero accettare il ricorso d'urgenza presentato dal Taranto che ha denunciato durante l'intervallo, l'aggressione a tre dei suoi giocatori. Poi, dice il Taranto, si è deciso di continuare la partita per evitare ulteriori tensioni ma adesso si è rivolto al giudice federale.

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La ricostruzione del Taranto

Nel tunnel, presso gli spogliatoi sarebbe avvenuta l'aggressione che secondo la ricostruzione del Taranto avrebbe coinvolto tre suoi giocatori: "Al termine della prima frazione di gioco, nel momento di guadagnare gli spogliatoi, i giocatori del Taranto Favetta e Manzo sono stati brutalmente aggrediti con tirapugni da dei soggetti strettamente riconducibili alla società ospitante, in quanto indossavano le pettorine da steward. L'altro giocatore del Taranto Croce che  sopraggiungeva, si è trovato coinvolto nel parapiglia, rimediando nel contempo un altro duro colpo. Tutti e tre i giocatori sono stati immediatamente trasportati presso l'ospedale di Potenza con lesioni varie (alla nuca e al collo per Favetta e Manzo, allo zigomo per Croce) ed in evidente stato di shock"

La smentita del Picerno

Ovviamente diversa la versione del Picerno che smentisce in toto i fatti raccontati dal Taranto ritenendosi estraneo a quanto accaduto e confidando nell'intervento della polizia e nelle indagini in corso: "Non possiamo assolutamente tentare di fare una ricostruzione dei fatti perché non abbiamo assistito a quanto scritto da testate giornalistiche e addetti ai lavori, che rispettiamo e ringraziamo per il lavoro che svolgono. Respingiamo ogni tentativo di infangare la società e i tesserati, oltre che la splendida comunità picernese. 

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