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Serie B, impresa del Carpi: promosso in A con gli “scarti” delle big (video/foto)

Squadra operaia e di alta qualità: sotto la guida di Castori, è la rivincita della provincia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Carpi è in Serie A: alla fine, la compagine biancorossa giudata dal tecnico Fabrizio Castori, ha centrato l'obiettivo con quattro giornate di anticipo. In un campionato che vedeva ai nastri di partenza squadre come il Bologna, il Catania, il Pescara ed il Livorno come favoritissime per la promozione, a compiere per prima il grande salto è stata la squadra emiliana, che dunque per la prima volta nella sua storia militerà nella massima serie, sebbene tra il 1919 ed il 1922 avesse militato nell'allora "prima categoria", equivalente al primo livello del calcio italiano. Ma si era agli albori, ed oggi è ovviamente tutta un'altra storia. Nonostante la polemica per le dichiarazioni di Lotito che sembrava "scongiurasse" una promozione in massima serie del Carpi e del Frosinone (ora secondo in classifica), gli emiliani ce l'hanno fatta, è proprio il caso di dirlo, contro tutto e tutti.

E' bastato un pareggio casalingo contro il Bari per festeggiare la tanto attesa promozione: una gara tiratissima, che ha visto poche occasioni degne di note e qualche giallo di troppo. Alla fine, però, a fare festa sono stati gli emiliani, che dopo aver sprecato il primo match-ball per chiudere il campionato perdendo a Frosinone, sono riusciti a chiudere i giochi con quattro turni d'anticipo. E sabato, super-derby con il Modena al Braglia.

Una squadra "operaia" e "di provincia", quella del Carpi. Due definizioni in disuso nel calcio moderno, ormai a tutti gli effetti una vera e propria "industria", guidata da presidente che non a caso sono quasi sempre imprenditori veri e propri. Ma il caso del Carpi è diverso, e non solo per dire: la squadra biancorossa, all'alba del terzo millennio, era nel campionato di Eccellenza dell'Emilia Romagna. Poi l'arrivo in D, attraverso i playoff, ed un lungo periodo tra i Dilettanti: otto anni, un playoff perso col Castellarano ed alla fine la promozione attraverso i ripescaggi nel 2010.

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Quindi la vittoria del secondo livello di Lega Pro e due anni dopo quella del primo livello, prima che si tornasse alla Serie C unificata, che forse ne avrebbe anticipato la promozione in cadetteria. Lo scorso anno, un modesto 12° posto in Serie B, fino alla splendida cavalcata di quest'anno verso la Serie A, a suon di vittorie. E dire che quella del Carpi è una rosa quasi "al risparmio", formata quasi con gli "scarti" dei grandi club.

Tantissimi i calciatori che hanno militato nelle giovanili di grandi club per poi essere stati lasciati andare: quella di quest'anno è una rivincita anche per loro. Dal portiere Gabriel, arrivato dal Milan, al difensore Gaetano Letizia, terzino napoletano cresciuto tra San Vitaliano e Pianura. Come loro, anche Simone Romagnoli, Raffaele Bianco, Roberto Inglese, Antonio Di Gaudio, rispettivamente ex delle giovanili di Atalanta, Juventus, Chievo Verona e Palermo, giusto per citarne alcuni. Insomma, un miracolo sportivo vero e proprio per una squadra che dovrà anche trasferirsi altrove: lo stadio Sandro Cabassi ha una capienza di appena 4mila posti. Troppo pochi per una città che vuol sognare anche in Serie A.

Classifica: Carpi 75; Frosinone 64; Bologna 63; Vicenza 62; Spezia, Pescara 57; Perugia 56; Avellino 54; Livorno 54; Lanciano, Bari 48; Catania 47; Modena, Trapani 46; Crotone, Ternana 44; Latina 43; Entella, Pro Vercelli 42; Cittadella 40; Brescia 36; Varese 32. (punti di penalità: Bologna -1, Varese -4; Brescia -6).

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