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Serie B, caos totale: tra ricorsi e appelli il Tar boccia sé stesso. Il torneo resta a 19

La guerra di carte, che sta tenendo in scacco Serie B e Serie C, continua senza soste e fa registrare l’ennesimo scossone. Il Tribunale del Lazio ha dichiarato “inammissibili” i ricorsi sul format del torneo ‘cadetto’ (che resta a 19 squadre) e “improcedibili” quelli relativi alle squadre in lizza per il ripescaggio.
A cura di Alberto Pucci
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Caos. Una parola di quattro lettere sufficiente a spiegare cosa sta accadendo nel calcio italiano, in particolare in quella parte relativa al torneo cadetto e alla Serie C. Con una decisione senza precedenti, il Tar del Lazio annulla sé stesso e getta un colpo di spugna sul decreto di sospensione che lo stesso tribunale, nella stessa sezione ma con un presidente differente, aveva emesso sabato scorso accogliendo i ricorsi presentati da Pro Vercelli e Ternana. Cosa significa? Tornano esecutivi i provvedimenti assunti l'11 settembre scorso dal Collegio di garanzia del Coni quando vennero definiti inammissibili e improcedibili ricorsi sul format della Serie B (ipotesi di allargamento da 19 a 22 squadre) e sui ripescaggi.

Difficile prevedere che cosa accadrà ma adesso le nuove udienze fissate non hanno più motivo di esistere. Tutto è rimandato alla discussione collegiale dei ricorsi per il 26 settembre, due giorni prima delle udienze al Tribunale federale. A meno d'impugnative al Consiglio di Stato, dovrebbe essere quella la data per mettere la parola fine sulla vicenda.

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Mentre la Serie A si appresta a tagliare il traguardo della quinta giornata, il campionato cadetto e quello di Serie C sono ancora in ostaggio di una guerra che pare non avere mai fine. La lotta per il ripristino di un campionato a 22 squadre, con ripercussioni anche sul terzo livello del calcio italiano, finora ha scandito l'agenda di Coni, tribunale federale e Tar (che continuano a rimbalzarsi carte e ricorsi), ma anche alla politica italiana.

All'entrata in scena del ministro Frattini, al lavoro per ripristinare il rispetto delle norme giuridiche, è infatti seguito l'intervento del sottosegretario Giancarlo Giorgetti: pronto ad usare le maniere forti per cercare di mettere fine alla paradossale situazione. L'ipotesi di un intervento del governo non è da escludere e non è poi neanche così tanto remota. Il calcio italiano l'ha infatti già provato sulla sua pelle nel 2003, quando il Consiglio Federale del presidente Franco Carraro si piegò ad un decreto legge dell’allora governo Berlusconi per portare la Serie B a 24 squadre.

Le parole del sottosegretario

"È uno spettacolo indecoroso – ha dichiarato il sottosegretario, in merito alla situazione della Serie B e al caos relativo ai ripescaggi – Se il collegio di garanzia del Coni non sarà in grado di normalizzare la situazione saremo costretti a intervenire con la proposta di interventi legislativi d’urgenza per uscire dal caos". Parole condivise da molti dirigenti, compreso l'ad del Catania Lo Monaco: "Solo il Governo può far rispettare le regole".

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