Serie A, Pellegri fra i top di giornata, Kalinic e Dybala illuminano, flop Kean-Borriello
Una tripletta e due doppiette d’autore hanno illuminato questa quarta giornata. Tante le firme eccellenti, le sorprese e le conferme fra i bomber andati in gol nella giornata che precede il turno infrasettimanale in programma martedì e mercoledì prossimo. A brillare è stato soprattutto Dybala che con la sua Juventus, è riuscito a battere 3-1 il Sassuolo a Reggio Emilia, riscattando, con una tripletta della ‘Joya’, la terribile sconfitta di Barcellona.
Bene anche la Roma di Di Francesco, trascinata da un ritrovato Florenzi, al rientro dopo i due brutti infortuni che l’hanno costretto quasi ad un intero anno ai box, ma soprattutto da Edin Dzeko che, dopo lo sfogo nel post partita di Roma-Atletico Madrid in Champions League, in cui si lamentava di non essere assistito abbastanza, ha tramortito l’Hellas Verona con una doppietta. Ma a prendersi la scena nella domenica pomeriggio di calcio in Serie A, è stato Nikola Kalinic. Il croato ripete la grande prova offerta praticamente un anno fa a ‘San Siro’ con la Fiorentina nella gara contro l’Inter, riuscendo a realizzare una doppietta contro l’Udinese nel 2-1 finale del Milan ai danni dei ragazzi di Delneri, alla sua prima da titolare in casa. Tanti però anche i flop di giornata, su tutti Kean e il tanto atteso ex di turno Borriello.
Firme d’autore fra i top di questa quarta giornata
Chiesa si prende la Fiorentina
Andiamo con ordine e partiamo dai match del sabato. Nell’anticipo del 4° turno di Serie A, la Fiorentina vista alle 18.00 contro il Bologna, comincia davvero a piacere e convincere tutti. Lo stesso Pioli si è detto entusiasta di un gruppo di calciatori giovani e vogliosi di riscattarsi o di lanciarsi nel grande calcio in una piazza così importante come quella di Firenze. E uno di questi giovani talenti è sicuramente Federico Chiesa, letteralmente blindato dalla società in estate che non ha ceduto alle lusinghe del Napoli, trattenendolo alla Viola.
E’ stato lui il vero protagonista del ‘derby dell’Appennino’ vinto 2-1 dai padroni di casa. Al ‘Franchi’, il figlio d’arte, ha realizzato un gol degno di papà Enrico, un destro a giro sul secondo palo su cui non ha potuto farci nulla l’incolpevole Mirante. Passaggi illuminanti, occupazione degli spazi e corse in verticale per cercare di bucare i due centrali di difesa, hanno fatto da chiosa ad una prestazione davvero da fuoriclasse.
La Roma ritrova la continuità di Dzeko
‘Non sono assistito al meglio dai miei compagni’. La vigilia del match di campionato fra Roma ed Hellas Verona, è stata contrassegnata da queste dichiarazioni di Edin Dzeko che ha manifestato con un certo disappunto la sua nuova posizione con Di Francesco. Dopo essersi chiariti i due, il bosniaco ha fatto valere i fatti, come sa fare lui, facendo parlare il campo e realizzando due gol nel 3-0 rifilato alla squadra di Pecchia all’Olimpico nel posticipo serale della 4^giornata.
Il primo, molto significativo, su assist di Florenzi, uno della vecchia guardia della Roma arrembante dello scorso anno con Spalletti in panchina, che con un assist al bacio ha trovato la testa di Dzeko per il momentaneo 1-0. Di rapina e astuzia il secondo su imbeccata di Kolarov con l’ex Wolfsburg che colpisce la palla in scivolata insaccandola alle spalle di Nicolas. Ritrovato e carico, il bosniaco è pronto a riprendere la marcia verso la testa della classifica marcatori vinta già lo scorso anno.
Un Dybala al cubo riscatta Barcellona
No, meglio non chiamarlo più il ‘nuovo Messi’. Sembra infatti essere questa la mossa vincente per evitare di vedere nuovamente prestazioni opache di Dybala come quelle viste a Cardiff, nella finale contro il Real dello scorso anno, o recentemente nel match di Barcellona contro i padroni di casa di Valverde. Il Dybala visto a Sassuolo infatti, rimarrà per molto tempo indigesto alla difesa neroverde che non è riuscita a fermare in nessun modo la voglia di rivalsa totale del numero 10 bianconero e della Juventus nel voler riscattare la brutta sconfitta rimediata martedì in terra catalana.
L’argentino è andato in rete per 3 volte confermando di essere ancora una volta uno di quei calciatori imprescindibili nello scacchiere tattico di Allegri. E nonostante i due incontri ravvicinati di campionato, con Juventus-Fiorentina ormai alle porte, in programma mercoledì, il tecnico livornese difficilmente lo farà rifiatare in un match da sempre fondamentale e tradizionalmente sentitissimo dalla tifoseria bianconera.
Kalinic fa grande il Milan
‘Vedi di segnare tanti gol altrimenti ti rispediamo da dove sei venuto’. Le parole di Mirabelli al momento della firma di Nikola Kalinic sul nuovo contratto che lega il bomber croato al Milan, hanno fatto sicuramente breccia nel cuore e nella mente dell’ex attaccante della Fiorentina che, nonostante non sia riuscito ad andare in gol giovedì nel rotondo 5-1 rifilato dai rossoneri all’Austria Vienna in Europa League, si è riscattato in campionato alla sua prima da titolare a ‘San Siro’ con una doppietta pazzesca.
Grazie a lui il Milan è riuscito a far dimenticare subito ai tifosi la disfatta di Roma contro la Lazio vincendo 2-1 contro una buona Udinese. Movimenti intelligenti negli spazi e la voglia di far ricredere gli scettici sulle sue reali qualità, hanno avuto la meglio in un match in cui l’ex viola è stato il vero protagonista indiscusso.
Il primo Millennial a realizzare una doppietta: ecco Pellegri
Il calcio italiano sta scoprendo un nuovo talento: Pietro Pellegri. Classe 2001, il ragazzino del Genoa che già avevamo cominciato a conoscere lo scorso anno quando realizzò il primo gol in Serie A all’Olimpico contro la Roma, è oggi il primo millennial a realizzare una doppietta, questa volta contro la Lazio. Da solo ha retto l’attacco dei liguri nonostante la sconfitta per 3-2 dei ragazzi di Juric contro i biancocelesti.
Senza alcuna paura è entrato in campo dopo 30 minuti di gioco al posto di Centurion, mettendo in grande difficoltà uno come De Vrij. Ha occupato benissimo gli spazi, una freschezza atletica in campo aperto pazzesca e una voglia di spaccare la partita che da tempo non vedevamo in un attaccante. L’Italia ha scoperto un nuovo bomber? Non lo sappiamo, ma di sicuro questo Pellegri farà parlare di sé in questa stagione. Il ko ha un attimo messo in secondo piano però la solita doppietta di Immobile, ancora una volta uomo più in forma di questa Lazio.
Kean e Borriello fra i flop più eclatanti
Kean non brilla alla sua prima da titolare
No, non vogliamo bruciarlo o criticarlo aspramente. Ricordiamoci che Moise Kean è un ragazzo del 2000 e come tale va tutelato e preservato in questo suo percorso di crescita. Arrivato in prestito al Verona dalla Juventus, il giovane attaccante, schierato titolare a Roma contro i giallorossi da Pecchia, al posto di Pazzini, non è riuscito a far valere le sue qualità nella corsa, non sfruttando i suoi enormi mezzi tecnici.
Chiuso nella morsa di Fazio e Manolas, Kean è stato spesso sorpreso in fuorigioco e a volte sembrava distratto dai movimenti dei compagni e disattento a tenere a bada la linea difensiva dei giallorossi. Sicuramente da rivedere ma non da bocciare.
La Spal sbanda e Borriello è tra i flop
Un calcione di Joao Pedro, l’indifferenza dei suoi ex compagni di squadra e la sconfitta per 2-0 in casa della sua Spal. Il match di Marco Borriello contro il Cagliari, squadra appartenente al suo recente passato, non è stato dei migliori. Non ha infatti rispettato le attese la gara del bomber campano che non è riuscito a trovare il gol e a superare Cragno. Merito soprattutto di un Cagliari arrembante che ha giocato la partita a viso aperto con Rastelli che ha giocato al meglio le sue carte.
Forse facilitati proprio dalla recente esperienze di Borriello in Sardegna, l’ex bomber del Milan è stato letteralmente chiuso nella morsa della difesa degli ospiti che hanno blindato il loro ex compagno di squadra concedendogli poco spazio. Sicuramente ci si aspettava di più da lui dopo l’ottimo impatto con la squadra di Ferrara alla prima in casa vinta con gol contro l’Udinese.