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Serie A, è iniziato il valzer delle panchine: destini segnati e futuri incerti, ecco i possibili scenari

Quando manca circa un mese alla fine del campionato, le squadre si preparano per la prossima stagione.
A cura di Mattia Sparagna
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Serie A, valzer degli allenatori

Si sa, uno dei momenti più interessanti del campionato, di quelli e che attirano maggiormente l’attenzione dei milioni di appassionati, è il calciomercato. Le grandi della Serie A che si fanno la guerra per accaparrarsi i campioni per riuscire a vincere qualcosa d’importante, provando a saziare la sete di successo dei propri tifosi. Quest’anno però, con ancora 4 giornate da disputare e nessun verdetto sancito (a parte l’ormai matematica retrocessione del Bari), la Serie A sta vivendo un fermento soprattutto per quanto riguarda il futuro di molti tecnici. Alcuni di loro non hanno convinto e soddisfatto tifosi e dirigenza; altri si trovano ad affrontare una situazione societaria delicata il che potrebbe influenzare il loro futuro; altri ancora, avendo fatto una stagione sopra le attese, sono corteggiati da club più blasonati e potrebbero lasciare clamorosamente l’attuale panchina; infine ci sono quelli che “usciti dal giro” vorrebbero provare a rientrare.

Lippi ai tempi della Nazionale

Per quanto riguarda la schiera degli incerti l’allenatore della Juventus, Luigi Delneri, sarebbe il primo nome che verrebbe in mente. Il tecnico di Aquileia non ha sicuramente convinto i tifosi bianconeri, né tantomeno lo “stato maggiore” juventino. Una stagione fatta di pochi alti (su tutti la vittoria con il Milan a San Siro e contro la rivale di sempre, l’Inter) e molti bassi (le sconfitte casalinghe con Palermo, Parma, Udinese e Bologna oppure l’eliminazione ai gironi dell’Europa League) ha strozzato la voglia di rivalsa della società torinese, che dal ritorno nella massima serie (dopo lo scandalo Calciopoli) non è riuscita ad issarsi nelle prime posizioni del calcio italiano. Così il direttore sportivo Beppe Marotta, colui che ha voluto fortemente Delneri alla guida della Juventus, sembra sia stato incaricato di trovare un tecnico all’altezza. I nomi che si fanno, per la successione dell’ex allenatore di Sampdoria, Atalanta e Chievo Verona, sono soprattutto 3.

Il primo è quello di Roberto Mancini che sarebbe in stretto contatto con la dirigenza bianconera. L’arrivo dell’ex allenatore dell’Inter sarebbe però osteggiato dalla frangia più “calorosa” del tifo juventino che non gli perdona il passato, nemmeno troppo lontano, in nerazzurro. Il secondo nome farebbe venire gli occhi non solo ai nostalgici: Marcello Lippi. Dopo l’esperienza in Nazionale (con cui ha partecipato a due Campionati del Mondo: vincendolo nel 2006 e venendo eliminato clamorosamente quattro anni più tardi), il viareggino sarebbe felice di ritornare in quella società con cui tanto ha vinto e a cui tanto deve. Il terzo nome è quello di un altro toscano (livornese per la precisione) che tanto bene ha fatto in questi anni. Lui è Walter Mazzarri, che dopo la promozione in A con il Livorno, le miracolose salvezze con la Reggina, l’Europa centrata con la Sampdoria e i grandi campionati con il Napoli, pare sia stato avvicinato dalla proposta della Juventus che l’avrebbe fatto vacillare e per questo avrebbe preso del tempo per decidere.

Questo sarebbe solo l’epicentro del terremoto che potrebbe scombussolare i

Montella potrebbe non essere confermato

quadri tecnici di mezza serie A. Infatti la Roma, presa dalle note vicende societarie, pare sia alla ricerca di un nuovo allenatore. Anche se Vincenzo Montella, nominato tecnico ad interim, non stia facendo male il nuovo, assetto dirigenziale starebbe preparando un grosso nome per la panchina giallorossa. Oltre a Mancini (seguito, come detto, anche dalla Juve) ci sarebbe le suggestioni Carlo Ancelotti (che non ha fatto benissimo a Londra col Chelsea) e Arsene Wenger, oppure quella relativa al nuovo fenomeno portoghese André Villas Boas. In questo caso sembra comunque prematuro ogni discorso, perché solo dopo l’insediamento ufficiale e l’assestamento della nuova società si potrebbe parlare di piani a lungo temine.

La sponda biancoceleste della capitale pare essere più serena sotto questo punto di vista, anche se i colpi di scena potrebbero non mancare nemmeno su quel fronte. Edy Reja, chiamato l’anno scorso a guidare una squadra che sembrava in disarmo, è riuscito nel miracolo di farla lottare fino alla fine per un posto in Champions League. Tutto ciò non ha accontentato l’esigente tifoseria laziale che avrebbe gradito qualche vittoria in più nei derby contro la Roma. L’astio di una parte dei biancocelesti ha fatto più volte arrabbiare il tecnico friulano che ha velatamente minacciato di voler andare via nel caso non fosse gradito alla popolo laziale. In questo caso Claudio Lotito è stato più che mai deciso, Reja resta al suo posto anche per la prossima stagione.

Mazzarri potrebbe andare alla Juve

Il Napoli, tra le più grandi sorprese del campionato, dovrebbe non avere simili problemi, ma invece non è così. Come abbiamo detto la Juventus sta pressando in maniera decisa il tecnico degli azzurri che, dopo l’ennesima straordinaria stagione (in cui ha centrato in anticipo l’obiettivo stagionale, provando addirittura a fare di meglio), potrebbe decidere di vivere una nuova stimolante avventura. In quel caso pare che tra i papabili sostituti del livornese vi siano Delio Rossi (attuale allenatore del Palermo) ma sopratutto Gianpiero Gasperini, ex tecnico del Genoa e molto stimato dal presidente De Laurentiis che lo avrebbe scelto come eventuale sostituto di Mazzarri. Proprio i tecnici di Genoa e Palermo vivono sul filo del rasoio. Un po’ per l’imprevedibilità e l’istintività dei propri presidenti e un po’ per i risultati che riusciranno a raggiungere in questo finale di campionato.

Il futuro di Davide Ballardini, allenatore del Genoa, potrebbe paradossalmente essere legato al risultato di una singola partita, ovvero il derby alla terzultima giornata che, in caso di risultato pieno, potrebbe inguaiare i cugini della Sampdoria. Per Rossi, prima esonerato e poi richiamato da Zamparini, la permanenza in Sicilia potrebbe essere legata al raggiungimento della finale in Coppa Italia (e magari la vittoria finale del trofeo) che significherebbe l’ingresso in Europa League per la “porta secondaria”. A Firenze sembra che Sinisa Mihajlovic possa dormire sonni tranquilli. Infatti, a meno che non ci siano stravolgimenti improvvisi, il tecnico serbo resterà al comando del progetto per il rilancio della società viola che forse potrebbe pensare di cambiare i quadri dirigenziali. Ben salda anche la posizione di Francesco Guidolin sulla panchina dell’Udinese anche, nel caso in cui, la squadra friulana non riesca nell’impresa di qualificarsi ai preliminari di Champions League.

Milan continuerà con Allegri

Ovviamente l’allenatore più sicuro del proprio immediato futuro è Massimiliano Allegri, il quale alla prima su una panchina importante ha fatto bene in Italia (meno in Europa) riuscendo, a meno di un harakiri milanista, a vincere lo Scudetto. Incerto, invece, il futuro del collega brasiliano tecnico dei “cugini”. Leonardo, specie dopo la clamorosa eliminazione dalla Champions ad opera dello Schalke 04, non è più sicuro di rimanere sulla panchina dell’Inter. Anche se il presidente Moratti continua ad affermare che l’ex allenatore del Milan resterà sulla panchina nerazzurra, non ci sarebbe da stupirsi se nella prossima stagione, a guidare i campioni del mondo uscenti, ci sia un nuovo tecnico.

Scartata certamente l’ipotesi di un clamoroso ritorno per José Mourinho, la suggestione potrebbe essere quella di portare a Milano, sponda nerazzurra, quello che in Portogallo è definito come il successore dello Special One, ovvero l’attuale tecnico del Porto, André Villas Boas. La musica è partita da un po’, ma ormai ci siamo quasi, il Valzer sulle panchine della Serie A non tarderà ad iniziare.

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