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Serie A, pagellone della 10a giornata: promosse Juve e Inter. Rimpianti per Napoli e Roma

Il pareggio del San Paolo tra Napoli e Roma promuove la non brillante Juventus di Empoli, vincente grazie a Cristiano Ronaldo, che si riporta nuovamente a +6 sui partenopei. Promossa l’Inter di Spalletti che espugna il campo della Lazio e aggancia i partenopei al secondo posto in classifica. Promozioni anche per Milan e Atalanta che fanno sorridere Gattuso e Gasperini, bocciatura invece per il Chievo di Ventura che a Cagliari allunga la propria striscia negativa. Prima vittoria stagionale per il Frosinone che espugna il campo di una Spal che in casa comincia a preoccupare.
A cura di Michele Mazzeo
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Decimo turno di Serie A che ha visto la Juventus vincere senza convincere ad Empoli ma allungare in classifica sulle inseguitrici con Napoli e Roma che pareggiano nel posticipo domenicale. Partenopei che vengono anche raggiunti al secondo posto in classifica dall'Inter che si impone all'Olimpico contro la Lazio nel “monday-night”. Importanti vittorie anche per Atalanta e Milan che riavvicinano la zona Europa, e per il Frosinone che ottiene il primo successo stagionale in casa della Spal. Continua a perdere invece il Chievo di Ventura, sconfitto anche a Cagliari e sempre più ultimo in classifica. Pareggi con gol tra Torino e Fiorentina, Sassuolo e Bologna, Genoa e Udinese. Questi gli esiti dell’ultimo turno del massimo campionato italiano, ma andiamo adesso a vedere nel dettaglio il pagellone di questa decima giornata della Serie A 2018/2019 evidenziando i relativi promossi, bocciati e rimandati.

Promosse

Juve: dal passo falso alla fuga grazie a CR7

Non a pieni voti, ma promossa la Juventus che grazie a Cristiano Ronaldo ribalta una partita giocata non benissimo dagli uomini di Allegri e che aveva visto i padroni di casa dell’Empoli passare in vantaggio e mettere in grande difficoltà i bianconeri. Dopo la prova di forza dell’Old Trafford in Champions League i campioni d’Italia si “rilassano” troppo al Castellani e rischiano di non fare bottino pieno, ci pensa però mister 105 milioni di euro, CR7, autore della doppietta decisiva (prima trasforma un rigore procurato con astuzia da Dybala e poi realizza il gol-vittoria con un bolide dai 25 metri che lascia inerme Provedel), a regalare un successo che, alla luce del pareggio tra Napoli e Roma nel posticipo domenicale, permette alla Juve di riportarsi nuovamente a +6 in classifica sui più immediati inseguitori, cioè i partenopei e l'Inter appaiatasi al secondo posto in classifica.

Inter da ‘grande squadra' all'Olimpico

A pieni voti invece la promozione per l'Inter di Luciano Spalletti che nel posticipo del lunedì espugna un campo difficile come quello della Lazio di Simone Inzaghi, diretta concorrente per la zona Champions League, raggiungendo il Napoli al secondo posto in classifica a quota 22 punti, a -6 dalla Juventus capolista. I nerazzurri si impongono per 3-0 mostrando buone trame di gioco, meccanismi sempre più oliati, la personalità delle grandi squadre e una solidità difensiva che disinnesca agevolmente l'attacco biancoceleste. A trascinare ancora una volta i meneghini ci ha pensato il solito Mauro Icardi, autore del gol che ha sbloccato il match e da quello del tris per la pesonale doppietta, e Marcelo Brozovic, che invece ha messo a segno la rete del raddoppio, sempre più leader tecnico nel cuore degli schemi nerazzurri. E adesso, dopo sei vittorie consecutive, l'Inter non può più nascondersi iscrivendosi di diritto alla lotta scudetto con la Juventus di Massimiliano Allegri e il Napoli di Carlo Ancelotti.

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Riecco la ‘vecchia’ Atalanta di Gasp

Finalmente si rivede l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Gli orobici si impongono nettamente in casa contro il Parma per 3-0 dando così continuità al rotondo successo di Verona sul Chievo della scorsa settimana e tornano a vincere (e convincere) anche tra le mura amiche (non vincevano e non segnavano all’Atleti Azzurri d’Italia dal 20 agosto). Soprattutto nella ripresa si è rivista la “vecchia” Atalanta del Gasp: dominio nel possesso palla (67% il dato finale per Gomez e compagni), velocità e dinamismo in entrambe le fasi di gioco, una mole enorme di occasioni da rete create (con 30 tiri totali effettuati eguagliato il record dell’attuale Serie A che apparteneva alla Juventus nella gara contro il Frosinone), una difesa perfetta capace di disinnescare con disinvoltura lo spauracchio Gervinho (e realizzare anche due dei tre gol rifilati ai ducali), calci piazzati che tornano ad essere un’arma letale e un Ilicic in formato top-player che alleggerisce il peso offensivo sulle spalle del Papu Gomez. Questo quanto ha espresso il match di Bergamo che consente adesso ai ragazzi di Gasperini di mettersi definitivamente alle spalle il periodo nero post Copenaghen, allontanarsi sempre più dalla zona calda della classifica e guardare con ottimismo al futuro.

Il Milan a trazione anteriore salva la panchina di Gattuso

Gattuso può respirare. Dopo le due sconfitte con Inter e Betis, che avevano rimesso in discussione la sua panchina, i suoi ragazzi sono riusciti a vincere e ad allontanare il suo possibile esonero. Non è stato ancora un Milan perfetto, ma qualcosa di meglio si è visto. I rossoneri continuano ad evidenziare i soliti problemi in difesa (15° match consecutivo di Serie A in cui subiscono gol, record negativo del Diavolo dal 1946 ad oggi), ma contro la Sampdoria ci hanno pensato ancora una volta gli attaccanti a risolvere la pratica con la coppia HiguainCutrone, entrambi a segno, che ha dimostrato di poter assolutamente convivere, e con Suso nuovamente decisivo. Reparto offensivo che dunque si dimostra come vero punto di forza del Diavolo (ha segnato 18 gol in nove partite: l'ultima volta in cui ha fatto meglio a questo punto della stagione è stata nel 2011/12).

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Rimandate

I rimpianti di Napoli e Roma

Di buono c’è la prestazione e la mole di occasioni create al cospetto di una grande squadra come la Roma di Eusebio Di Francesco, di negativo invece che questa volta per il Napoli di Carlo Ancelotti la quantità nella costruzione ha prevalso sulla qualità della finalizzazione. E così con il pareggio casalingo contro i giallorossi, arrivato per giunta grazie ad un gol nei minuti finali di Mertens, i partenopei si ritrovano nuovamente a perdere terreno dalla capolista Juventus, adesso distante sei lunghezze, e ad essere raggiunti al secondo posto dall'Inter corsara sul campo della Lazio. Il paradosso è che alla fine a recriminare è addirittura la Roma che con una partita prettamente difensiva era comunque riuscita a mantenere fino al 90’ il vantaggio centrato in avvio di gara.

Continua il ‘mal di trasferta’ della Fiorentina

La Fiorentina di Stefano Pioli esce con un punto dallo Stadio Grande Torino e, dato il pessimo rendimento esterno dei viola in questo avvio di stagione (è solo il secondo punto conquistato in trasferta sui 15 totali), può anche essere soddisfatta del risultato. Non lo sarà sicuramente però per la prestazione messa in campo contro i granata visto che dopo il vantaggio immediato trovato con Benassi la compagine toscana è stata surclassata per ritmo e dinamismo dal Torino di Walter Mazzarri che dopo aver trovato il pareggio ha sfiorato il raddoppio in numerose occasioni, mentre per vedere il secondo tiro verso la porta di Sirigu bisognerà attendere l’82’. Continua dunque il campionato da Dr. Jekill e Mr. Hyde della Fiorentina bella tra le mura amiche, decisamente meno lontano dal Franchi.

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Chance sprecata per Sassuolo e Genoa

Alla fine il gol realizzato dal subentrato Kevin Prince Boateng ha tolto le castagne dal fuoco per il Sassuolo di Roberto De Zerbi che acciuffa un pareggio casalingo nel derby emiliano con il Bologna di Pippo Inzaghi conquistando un punto importante per la zona Europa, alla luce dei risultati delle altre rivali. L’ampio turnover questa volta però non si è dimostrata una mossa azzeccata per i neroverdi costretti due volte a rimontare gli avversari che, almeno sulla carta, partivano nettamente sfavoriti contro Berardi e compagni dato anche il fatto che i felsinei non segnavano in trasferta da ben 512’ minuti prima del gol di Palacio al Mapei Stadium. Stesso discorso per il Genoa di Ivan Juric che, reduce dal sorprendente pareggio dell’Allianz Stadium contro la Juventus, impattano a Marassi con l’Udinese dopo aver dominato nel primo tempo ed esser passato per ben due volte in vantaggio.

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Bocciate

La ‘cattiva’ Ventura del Chievo

Ancora in negativo in classifica, il Chievo di Gian Piero Ventura, alla seconda sulla panchina clivense, viene sconfitto anche a Cagliari restando all’ultimo posto in classifica a quota -1 con il treno salvezza che si allontana sempre di più (adesso Bologna e Udinese appaiate al quart’ultimo posto hanno 9 punti). Con il cambio alla guida tecnica per i gialloblu, alla sesta sconfitta consecutiva, non è dunque ancora arrivata quella svolta attesa dalla società e il tempo comincia a stringere.

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La Spal continua a perdere in casa: prima vittoria stagionale per il Frosinone

Il Frosinone di Moreno Longo non aveva mai vinto in questa Serie A, ma in casa di una Spal che, soprattutto al Mazza, continua a giocare bene ma fatica a finalizzare, gli uomini di Longo ottengono il primo successo in questo campionato trasformando, al contrario, in oro tutte le occasioni create. Il 3-0 finale in favore dei ciociari non rispecchia quanto si è visto in campo a Ferrara, ma la compagine guidata da Leonardo Semplici deve fare i conti con un’altra sconfitta interna, la terza consecutiva.

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