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Serie A, Milan-Lazio: 3-1, Honda, Muntari, Menez ed è trionfo per SuperPippo (foto)

I rossoneri vincono largamente e convincendo, anche se nel finale di match la Lazio, dopo l’autorete di Alex, crea più di un pericolo alla difesa del Milan. Ma finisce con l’ovazione di San Siro per Inzaghi che inizia nel modo migliore.
A cura di Alessio Pediglieri
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 Un debutto col botto per 3-1 a San Siro. Per Filippo Inzaghi la prima sulla panchina rossonera è stata bagnata da un successo importane e schiacciante contro una Lazio che deve subito ricorrere ai ripari soprattutto in difesa dove ha dimostrato amnesie importanti. Il Milan non gioca meglio ma è più cinico e spietato proprio come il suo neo tecnico, segnando due volte in contropiede e una su rigore. Tre reti che decretano la supremazia milanista in un San Siro vestito a festa per festeggiare SuperPippo a cui assiste anche il Presidente berlusconi in tribuna tra i due ad, la figlia Barbara e il fido Galliani. Momenti di gran spettacolo con un Milan che si presenta senza un centravanti di ruolo, in attesa di Torres (in tribuna anche lui) e con Menez chiamato a fare il ‘finto nueve' tra El Shaarawy e Honda che si divertono sulle fasce. E non è un caso se il Faraone è il migliore del primo tempo, il giapponese sigla la rete dell'1-0 e l'ex PSG nella ripresa si procura e segna il rigore che invece sbaglierà nel finale Candreva per la parata di Diego Lopez. Certo, quando la Lazio ha alzato i ritmi anche i rossoneri sono andati in apnea, ma non si poteva chiedere di più alla prima di campionato. Mentre per i capitolini qualcosa da rivedere c'è anche se Pioli le ha provate tutte nel finale di match.

Primo tempo: El Shaarawy inventa, Honda segna

Il debutto di Filippo Inzaghi è positivo, almeno stando ai primi 45 minuti di gioco in cui il Milan è molto meglio della Lazio di Pioli. Ben messa in campo ma che soffre la personalità rossonera con gli uomini di Superpippo che macinano gioco e campo cercando sempre la manovra collettiva. E quando al 6′ Bonera si inventa un lancio al millimetro di 40 metri "alla Pirlo", El Shaarawy, il migliore in assoluto in campo, non si fa pregare: scappa via come ai bei vecchi tempi a De Vrji e Basta, offre la palla giusta a centro area a Honda che buca Berisha sotto le gambe. Bellissima azione ma capitolini imbambolati in difesa. La Lazio stenta a regarire e il Milan imbastisce un altro paio di occasioni che coinvolgono tutto il reparto offensivo dove a turno fanno da prima punta Pioli e Menez mentre Honda ed El Shaarawy sfondano sulle fasce. Positivo il solo Candreva nella squadra di Pioli che dovrà cambiare qualcosa nella ripresa per cercare di riacciuffare una partita che sta scivolandogli tra le mani.

Secondo tempo: Muntari, Menez ed è tris

Gioca meglio la Lazio di Pioli che nei primi 10 minuti della ripresa costringe il Milan a chiudersi a riccio davanti alla propria area di rigore. Ma alla prima occasione, sono i rossoneri ad essere letali: azione in contropiede imbastita sulla destra da parte di Abate che involatosi sull'out trova a centroarea laziale Muntari che allunga la zampata vincente per il 2-0 del Milan. Tripudio a San Siro per Inzaghi che entra in campo ad abbracciare tutti mentre i capitolini confermano amnesie difensive preoccupanti. Così come quando al 63′ De Vrji compie un altro errore capitale tenendo con le mani Menez per il rigore decretato da un fiscale Tagliavento e che viene realizzato dall'ex PSG dal dischetto. Per un 3-0 pesantissimo che viene parzialmente lenito dall'autogol di Alex a 24 minuti dalla fine e che non cambia nemmeno dopo il rigore guadagnato da Candreva che il nazionale a tempo scaduto si fa parare da Diego Lopez.

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