Serie A, le immagini più significative dell’ultimo turno di campionato
La penultima giornata del campionato di Serie A è stata praticamente decisiva per quasi tutti gli obiettivi ancora in bilico. Infatti, a parte la situazione per la quarta e la sesta posizione (valide, rispettivamente, per la qualificazione in Champions League ed Europa League) dove manca l'aritmetica certezza ma dove i verdetti sembrano essere quasi decisi, per tutto il resto la Serie A ha dato le sue "sentenze". Ciò ha provocato grandi esplosioni emotive, spesso contrastanti: da manifestazione di gioia e contentezza a quelle di disperazione (viste sopratutto a Genova sponda Samp). Una giornata, quindi, che potrebbe essere raccontata solo con le immagini.
NAPOLI MATEMATICAMENTE IN CHAMPIONS – Il posticipo della 37a giornata di campionato, a detta di tutti, si è giocato solo nel primo tempo. Infatti è lì che le due squadre si sono affrontate a viso aperto provando ad aprire e scardinare la difesa avversaria per portarsi in vantaggio. Dopo il gol di Samuel Eto'o il Napoli, che aveva assoluto bisogno di un punto
per la matematica certezza di entrare direttamente in Champions League senza passare per i preliminari, ha iniziato a spingere in maniera convinta arrivando al pareggio proprio nel recupero del primo tempo, grazie ad un gol del colombiano Juan Camilo Zuniga. Quando le squadre sono rientrate negli spogliatoi è stata quasi una passerella per tutti; applausi a scena aperta anche per i giocatori dell'Inter sostituiti o per quelli che entravano. Molto prima della fine della partita è iniziata la festa sugli spalti e sulle curve del San Paolo dove, tra colori e canti, si è creata un'atmosfera da brividi. L'1 a 1 accontentava tutti: il Napoli per i motivi sopra indicati, ma anche l'Inter aveva da guadagnarci con il pareggio. Infatti, con quel risultato, la squadra di Leonardo avrebbe conquistato matematicamente il secondo posto. Al triplice fischio è iniziata la festa anche in campo con Walter Mazzarri (prima) ed Aurelio De Laurentiis (poi) portati in trionfo dalla squadra. Da brividi anche le lacrime di gioia di Paolo Cannavaro, capitano azzurro e napoletano verace che più di tutti avrà sentito l'impresa della truppa partenopea, ma anche i festeggiamenti di due giocatori come Gianluca Grava e Gennaro Iezzo che hanno partecipato alla cavalcata del Napoli dalla C alla Champions.
IL MILAN FESTEGGIA E BOATENG BALLA – Il Milan si era già laureato Campione d'Italia 2011 nella partita precedente, giocata all'Olimpico contro la Roma; i rossoneri però non avevano ancora festeggiato nel loro stadio. La sfida contro il Cagliari (già salvo da tempo) è stata una pura formalità per gli uomini di allegri che hanno fatto divertire i propri tifosi con un grande spettacolo in campo ed un punteggio rotondo: Milan-Cagliari 4-1. Al fischio finale è continuata la festa, che era iniziata qualche ora prima dell'inizio della partita con la squadra che aveva sfilato (su di un pullman scoperto) per le strade di Milano, che si è protratta fino a sera tarda. Ai soliti festeggiamenti iniziali si sono, man mano, sostituite "manifestazioni" originali e belle da vedere. Oltre ai bellissimi fuochi d'artificio, sparati a ritmo di musica, la scena è stata rubata dall'esibizione di Kevin Prince Boateng che ha imitato Michael Jackson. L'eclettico centrocampista ghanese aveva promesso di ballare la star americana in caso di vittoria dello Scudetto, ma mai nessuno avrebbe pensato che si sarebbe travestito come Jackson, imitandolo alla perfezione e deliziando gli spettatori con passi da ballerino e il celeberrimo Moonwalk. Un simpatico episodio ha coinvolto il milanista Massimo Oddo che avendo bevuto un goccio di troppo durante i festeggiamenti in campo, è stato intervistato leggermente ubriaco: a qualcuno ha ricordato un episodio simile, risalente a quasi 5 anni fa (dopo la finale contro la Francia nel campionato del Mondo vinto dall'Italia).
UN ANGELO PIANGE PER LA SAMP – Incredibile a dirsi ma la Sampdoria, che aveva partecipato ad inizio stagione ai
preliminari di Champions League (venendo eliminata ai supplementari), retrocede in Serie B. Il verdetto arriva dopo la sconfitta interna contro un Palermo che non sembrava dovesse avere particolari motivazioni, anzi i più avevano detto che i rosanero avrebbero potuto avere vistosi cali di concentrazione vista l'imminente sfida contro l'Inter per la finale della Coppa Italia. Invece, la squadra di Delio Rossi e Fabrizio Miccoli (due ex leccesi, molto legati alla città e alla squadra) ha onorato l'impegno riuscendo addirittura a vincere: Sampdoria-Palermo 1-2. Al triplice fischio lo sconforto è piombato sui giocatori e i tifosi blucerchiati ma, sicuramente, l'immagine che rappresenta la disperazione di un intero popolo è quella del capitano sampdoriano Angelo Palombo che è scoppiato in lacrime, resosi ormai conto che non c'era alcuna possibilità per la salvezza. Acclamato dalla curva è andato a salutare i tifosi piangendo e chiedendo scusa. Quel gesto ha commosso tutti.
LECCE SALVO, PARTE LA FESTA – Incredibile, invece, la salvezza del Lecce che sembra spacciato ad un certo punto della stagione. I punti fondamentali per la salvezza sono arrivati nel derby contro il Bari, giocato proprio al San Nicola. Grazie alla contemporanea sconfitta della Samp, gli uomini di De Canio hanno potuto così festeggiare con una giornata d'anticipo. La partita è stata decisa da Jeda (poco utilizzato quest'anno) che si è rivelato l'uomo salvezza: Bari-Lecce 0-2.