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Serie A, la prova tv inchioda Mandragora: stop per un turno per frasi blasfeme

Il giudice sportivo, grazie alle immagini televisive, ha fermato il centrocampista dell’Udinese per aver “proferito espressioni blasfeme” in occasione della partita contro la Sampdoria. Oltre alla sanzione disciplinare per l’ex Crotone e per il difensore del Sassuolo Marlon, il Giudice ha multato anche Napoli, Milan e Parma.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo la seconda giornata di campionato, sono arrivate inesorabili anche le sentenze del Giudice Sportivo che ha punito due giocatori e multato anche tre società. Oltre a Marlon del Sassuolo, l'altro calciatore che non potrà scendere in campo nel prossimo turno di serie A è il centrocampista dell'Udinese Rolando Mandragora: sanzionato con la prova tv, per aver utilizzato delle frasi blasfeme al 48esimo del secondo tempo della partita con la Sampdoria.

Dopo la segnalazione del Procuratore federale, il Giudice Gerardo Mastrandrea ha infatti deciso di fermare per un turno l'ex mediano del Crotone perché "veniva chiaramente inquadrato dalle riprese televisive mentre proferiva espressioni blasfeme, individuabili dal labiale senza margini di ragionevole dubbio, e che, pertanto, tale comportamento deve essere comunque sanzionato ai sensi dell'art. 19, comma 3bis, lett. a), e della richiamata normativa sulla prova televisiva".

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Le multe a Napoli, Milan e Parma

Oltre a squalificare il centrocampista dell'Udinese e il difensore del Sassuolo, il Giudice Sportivo ha utilizzato la mano pesante anche nelle tre sanzioni rifilate a Napoli, Milan e Parma. Il club di De Laurentiis è stato infatti multato di dodicimila euro "per avere suoi sostenitori, lanciato un bengala nel recinto di giuoco al 5° del secondo tempo, nonché un bengala nel settore occupato dalla tifoseria avversaria al 9° del secondo tempo; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all'art. 13, comma 1 lett. b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell'Ordine a fini preventivi e di vigilanza".

Colpito anche lo stesso Milan, con diecimila euro di sanzione, per "avere suoi sostenitori, al 25° del primo tempo, intonato un coro insultante di matrice territoriale nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria". Infine duemila euro di multa sono stati inflitti al Parma "per avere suoi sostenitori, al 31° del secondo tempo, acceso un fumogeno nel proprio settore; sanzione applicata ai sensi degli artt.4 comma 3 CGS e 62 comma 2 NOIF (cfr C.S.A. del 13 gennaio 2017 – C.U. n. 129/CSA)".

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