Serie A, il pagellone della 3a giornata: Juventus e Fiorentina promosse, Napoli bocciato
E’ finita un’altra giornata di campionato. Forse arrivata nel momento peggiore per Napoli e Roma, le grandi deluse di questo 3° turno che ha visto la squadra di Ancelotti e quella di Di Francesco perdere rispettivamente contro Sampdoria e Milan. E’ stata però la giornata dell’ennesima conferma dello strapotere di questa Juventus, capace di mettere in fila tre vittorie consecutive senza sembrare mai in difficoltà. Sempre consapevole di poter far bene e riuscire in qualunque modo conquistare i tre punti. Sorprendente anche la Fiorentina di Pioli che ancora una volta al Franchi si impone portandosi a 6 punti in classifica a punteggio pieno con una gara da recuperare. La domenica si è chiusa poi anche con il ritorno alla vittoria della Lazio (la prima stagionale) di misura, 1-0, contro i ‘cugini’ del Frosinone. E’ riemersa dal polverone dopo il pari con il Torino dell’ultima giornata anche l’Inter che ha trovato il suo primo successo in campionato sul campo del Bologna. Male l’Atalanta che dopo l’eliminazione in Europa League perde in casa contro il Cagliari. Vediamo dunque i promossi e bocciati di questa terza giornata di campionato.
Promossi
Juventus e Fiorentina su un altro gradino
E non scandalizzi la rivalità atavica dei due club. Ma mai come in questa giornata, Juventus e Fiorentina sono sembrate così vicine. I bianconeri, trascinati ancora una volta da una forza del gruppo assolutamente fuori dalla portata di ogni squadra in Italia e forse anche in Europa, ha trovato il terzo successo su tre sul campo di un Parma che aveva anche pareggiato la partita.
Resta a secco ancora una volta Ronaldo che, nonostante tutto, ha la statistica dalla sua parte. Il portoghese su 18 stagioni in carriera, è andato in rete soltanto 3 volte prima dell’inizio di settembre. Tifosi della Juventus tranquilli. Ci hanno pensato dunque Mandzukic e Matuidi a far riprendere il primato solitario ai campioni d’Italia.
E che dire della viola che mette in fila la seconda vittoria su due (la prima la saltò per i fatti di Genova), battendo l’Udinese in casa per 1-0 grazie ad un gol di Benassi, capocannoniere del campionato e della squadra. Davvero unici.
Risorge la Lazio
Sembrava strano che questa Lazio non potesse riuscire a battere il modesto Frosinone. Ce l’ha fatta con una zampata vincente di Luis Alberto nella ripresa che ha tagliato le gambe ai ragazzi di Longo che avevano anche provato più volte a rendersi pericolosi dalle parti di Strakosha. Per i biancocelesti primi 3 punti del campionato e soprattutto secondo gol in campionato dopo quello messo a segno da Immobile all’esordio contro il Napoli all’Olimpico.
Certo, la manovra della squadra di Inzaghi evidenzia ancora diverse lacune dal punto di visto dell’equilibrio fra i reparti e della concretezza sotto porta (Immobile sembra ancora lontano da bomber Ciro dello scorso anno). Ritrovando fisicamente e mentalmente Milinkovic-Savic, sicuramente parleremo di un’altra squadra.
Inter e Milan ritrovano il sorriso
Le milanesi hanno finalmente trovato un sorriso. Dopo le prime giornate dure sia dal punto di vista del risultato che delle critiche, ecco i primi punti pesanti di Inter e Milan. I ragazzi di Spalletti hanno trionfato 3-0 in casa del Bologna di un ex milanista come Pippo Inzaghi.
Spalletti è riuscito ad approfittare degli evidenti problemi strutturali dei rossoblù e ha ritrovato il gol di Candreva dopo un anno ma soprattutto la prima rete di Nainggolan e la solita firma di Perisic a chiudere il punteggio e a dare fiducia ai nerazzurri anche dal punto di vista del gioco nonostante l’assenza di Icardi. Ancor meglio fa il Milan che a San Siro ha superato la Roma di Di Francesco particolarmente in difficoltà contro il gioco di Gattuso che ha letteralmente mandando al manicomio gli esterni bassi della Roma.
Il gol di Cutrone, innescato da una magia di Higuain, è la prova evidente che questa squadra, anche grazie agli innesti di Castillejo e Laxalt, ha ritrovato gli equilibri e gli automatismi di gioco che servivano al tecnico dei rossoneri già lo scorso anno.
Sassuolo da primato
Già il fatto di rifilare 5 gol in una sola partita non è semplice, figuriamoci segnarli dopo essere passati in svantaggio e con la consapevolezza di doversi riprendere dopo il pari con il Cagliari di sette giorni fa. Questo Sassuolo piace davvero tanto e con 7 punti in classifica, si può davvero pensare in grande.
Il 4-3-3 di De Zerbi dà pochissimi punti di riferimento con Boateng libero di svariare dove vuole e Berardi e Babacar pronti ad innescarlo. Il pokerissimo rifilato al Genoa è un mix di forza e consapevolezza di capacità organizzative davvero incredibili di questa squadra che ad oggi è la migliore antagonista della Juventus (classifica alla mano).
Rimandati
L’Atalanta non deve crollare
Quel rigore fallito da Cornelius a Copenaghen, che è costato la qualificazione ai gironi di Europa League dell’Atalanta, pesa ancora come un macigno sulle gambe e sulla testa soprattutto dell’Atalanta. Una cocente delusione dopo una stagione improntata proprio su questo importante appuntamento da centrare. Gasperini non è riuscito a far staccare la presa ai suoi in campionato dove i bergamaschi hanno perso contro il Cagliari in casa non riuscendo a capitalizzare al meglio anche le tante occasione buone da gol.
Un problema di mentalità che però non deve assolutamente abbattere questa squadra che ha delle qualità immani. I sardi hanno approfittato però anche della stanchezza di Gomez e compagni che venivano comunque da 120 minuti più rigori di grande fatica. Ci sarà da ripartire dai punti di forza di questa squadra (tanti) per centrare di nuove tante soddisfazioni come lo scorso anno.
Bocciati
Tracollo Napoli, mai stato così brutto
Qualcuno ha addirittura azzardato il paragone di un Napoli rinunciatario, quasi già consapevole di dover svolgere per l’ennesima volta il ruolo di squadra pronta solo a inseguire una Juventus che pare già bella spedita. Per qualcuno invece, questo è stato il peggior Napoli degli ultimi 15 anni. Contro la Sampdoria, il 3-0 dei blucerchiati rifilato ai ragazzi di Ancelotti è stato un mix di tante cose. Confusione in campo, automatismi di gioco che sembrano ancora in fase di sperimentazione e ancora limati al Napoli di Sarri, ma soprattutto si vede poco l’identità di squadra di Ancelotti.
Milik mai in partita, con Mertens che ha fatto gli straordinari e una difesa mai così distratta, hanno fatto il resto facendo piombare gli azzurri in un incubo di settembre che la sosta difficilmente cancellerà. Bisognerà ripartire con il piede giusto anche se queste due settimane che separeranno i partenopei dal prossimo impegno saranno cruciali soprattutto dal punti di vista mentale.