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Serie A, il Chievo si vede confermati i 3 punti di penalità: ricorso respinto

Nulla di fatto per la squadra veronese che resterà ultima in classifica con soli 8 punti, dietro anche al Frosinone a quota 10. Le motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni sono state chiare: “raggiunta la prova dell’avvenuta violazione da parte del Presidente e degli Amministratori della società”
A cura di Alessio Pediglieri
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Alla fine non ce l'ha fatta: il club di Campedelli non riavrà i 3 punti che ad inizio stagione gli sono stati tolti dalla Federcalcio. Nessuno sconto: il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso del club gialloblù e la squadra oggi allenata da Di Carlo, al momento ultima, resterà dunque con l'handicap di tre punti in classifica.

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Non sarebbe cambiato quasi nulla ai fini della classifica ma sarebbe stato un respiro ulteriore di aria nuova. Invece, il Chievo Verona resta fermo al palo con tre punti in meno di quanti ne dovrebbe avere. La squadra allenata da Di Carlo, dopo gli addii dei due allenatori precedenti D'Anna e Ventura, resta così ultimo in classifica con solamente 8 punti.

Ultimo posto confermato

L'annullamento della penalizzazione gli avrebbe permesso di scavalcare il Frosinone che al momento resta penultimo a quota 10, la stessa squadra peraltro battuta nell'ultimo turno di Serie A che è valso come uno scontro diretto per non retrocedere. Una vittoria che è stata anche la prima in campionato per Pellissier e compagni, che nella prima giornata di ritorno affronteranno la Juventus all'Allianz Stadiumcon pochissime chance di uscirne con qualche punto in più.

La sentenza del Collegio

Il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso presentato dalla società del presidente Campedelli, confermando la pena "ritenendo raggiunta la prova dell’avvenuta violazione da parte del Presidente e degli Amministratori della società […], confermando a carico della medesima società a titolo di responsabilità oggettiva per l'operato dei propri dirigenti, la sanzione disposta […] consistente nell’ammenda pari ad € 200.000,00 e nella penalizzazione di tre punti in classifica, da scontare nella stagione sportiva in corso. […]. L’intervento della ricorrente contro l’incongruità delle sanzioni è dichiarato inammissibile".

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