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Serie A, i migliori under 25 del 2018: da Cutrone fino alle sorprese Zaniolo e Ruiz

Nel anno solare sono riusciti a mettersi in evidenza diversi ragazzi interessanti presi dai vivai, altri provenienti dall’estero sono esplosi: il 2018 ha messo sotto i riflettori calciatori come Mancini, Bentancur e Zaniolo ma ha portato alla ribalta anche Bonifazi, Torriera e Fabian Ruiz. Senza dimenticare il bomber del Genoa, Piatek.
A cura di Vito Lamorte
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Il 2018 è stato un anno molto importante per il movimento calcistico giovanile in Italia. Dopo la mancata qualificazione della Nazionale al Mondiale 2018 si è fatto un gran parlare di vivai, settori giovanili et similia. Sono stati lanciati diversi ragazzi interessanti e ne sono esplosi altri provenienti dall'estero. Tentando di privilegiare la qualità, lo schema scelto per i migliori Under 25 della Serie A è il 3-5-2.

Tra i giovani Alessio Cragno si è rivelato il portiere che ha dato maggiori sicurezze. Questo classe 1994 ha preso in mano la retroguardia del Cagliari per il secondo anno di fila e ha imparato a farsi apprezzare per le sue doti: forte fisicamente, grande esplosività e reattività. Due i punti sui quali deve lavorare: le uscite alte e la padronanza tecnica con i piedi.

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La difesa a 3 è composta da tutti ragazzi italiani, non per scelta, ma perché Filippo Romagna, Kevin Bonifazi e Gianluca Mancini rientrano stabilmente nell'undici titolare delle loro squadre di club e stanno mettendo in fila ottime prestazioni. Stiamo parlando di due classe 1996 e un 1997 che potranno essere molto importanti per la Nazionale in futuro. Sono bravi sia nell'impostazione che in marcatura ma l'atalantino Mancini si è fatto notare anche in zona goal: 5 reti in 25 presenze in Serie A, niente male.

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Tantissima qualità in mezzo al campo con Lucas Torreira e Rodrigo Bentancur, che appartengono già ad una categoria superiore per quello che hanno dimostrato con i club (Samp e Arsenal il primo e Juventus il secondo) e vantano già un Mondiale nel curriculum. Poi c'è Nicolò Barella, che sta diventando il tuttocampista che in azzurro cerchiamo da tanto troppo tempo: il capitano del Cagliari è un giocatore polivalente che può muoversi come interno, esterno o trequartista.

Infine due vere e proprie rivelazioni della nuova stagioni: Fabian Ruiz e Nicolò Zaniolo. Lo spagnolo si è adattato in maniera davvero eccellente al calcio italiano e ai meccanismi rodatissimi del Napoli: l'ex Betis è un giocatore molto abile tecnicamente e bravo nel gioco aereo, un centrocampista molto duttile con la possibilità di giocare in tutte le posizioni del reparto come il mediano, mezz’ala o trequartista. Discorso a parte va fatto per il giovane il classe 1999 girato dall'Inter alla Roma nell'ambito dell'operazione Nainggolan che ha saputo approfittare delle occasioni che Di Francesco gli ha concesso. Mezz’ala, trequartista, esterno d’attacco o falso nueve: la posizione in campo non conta, Zaniolo sta dimostrando di essere il prototipo del calciatore moderno.

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Coppia d'attacco esplosiva con Patrick Cutrone e Krzysztof Piatek. Il centravanti del Genoa è arrivato senza i riflettori puntati e al giro di boa è vice capocannoniere della Serie A con 13 reti: punta centrale forte nel gioco aereo e di grande concretezza negli ultimi 16 metri grazie alle sue armi migliori, la velocità e l’imprevedibilità.

La punta del Milan non è più una novità per gli osservatori del campionato italiano ma riesce sempre a stupire: il suo modo di muoversi in area è davvero qualcosa di raro, di ipnotico; perché sembra avere una sorta di magnetismo e riesce a trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto.

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