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Serie A, dietro la Roma è corsa a tre: crolla la Lazio. Juve, buio profondo

Mentre i giallorossi volano sulle ali dell’entusiasmo, i bianconeri perdono anche col Sassuolo rimediando la quarta sconfitta in 10 giornate. Inter, Napoli e Fiorentina restano a braccetto a due lunghezze dai capitolini ma la Lazio scivola a Bergamo. Dalle retrovie spunta anche il Milan che fatica ma batte il Chievo.
A cura di Alessio Pediglieri
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La decima giornata ha visto la conferma della Roma di Rudi Garcia come nuova forza incontrastata di un campionato che continua a registrare i colpi a vuoto di una Juventus disarmante. Mentre i giallorossi volano sui gol e sull'entusiasmo di chi finalmente ha compreso il proprio potenziale, i bianconeri sprofondano in classifica restando inchiodati a quota 12, superati anche dal Sassuolo, vincente con la perla di Sansone su punizione. Adesso tra la capolista e i campioni d'Italia uscenti dopo 10 turni ci sono ben 11 punti e 10 squadre a separarli. Un abisso che solamente un paio di mesi fa era impensabile. E mentre la Juventus si allontana, dietro ai giallorossi scoppia la bagarre tra Inter, Napoli e Fiorentina, mentre rallenta la Lazio battuta dall'Atalanta in rimonta.

Dopo l'Inter, che ha riassaporato la vetta per una notte grazie alla vittoria esterna del Bologna dell'ex Delio Rossi, esonerato in giornata, anche Napoli e Fiorentina hanno risposto alla loro maniera superando rispettivamente il Palermo e il Verona. I partenopei sempre e ancora con i gol di Gonzalo Higuain, decisivo nel primo tempo con un missile terra aria che Sorrentino si è visto spuntare sulla destra, i viola con una prova maiuscola in trasferta dove ha brillato la stella di uno dei volti nuovi di questa serie A, Kalinic che ha permesso ai gigliati di restare con merito nel giro dei primi della classe.

Da dove è uscita la Lazio di Pioli che a Bergamo ha assaggiato il boccone amaro della sconfitta con rimonta. Contro l'Atalanta sono stati proprio i giocatori capitolini a trovare per primi la via del gol per poi subire il ritorno dei nerazzurri guidati da Edi Reja che sentiva profumo di rivalsa: all'84' ci ha pensato il Papu Gomez a spezzare qualsiasi velleità di successo laziale ancora una volta tra le grandi incompiute.

Ma la decima giornata è anche quella della  quarta sconfitta juventina, questa volta per opera del Sassuolo con i bianconeri che hanno rovinato subito quanto di positivo stavano finalmente facendo intravvedere nelle ultime gare. Tanta generosità e voglia di riportare l'incontro sui binari giusti ma anche la solita frenesia e imprecisione sotto porta questa volta determinanti. La classifica resta imbarazzante, la rimonta sempre più improbabile per una stagione compromessa a meno di miracoli sportivi dell'ultima ora che però, mai come oggi, sembrano impossibili. Anche per chi negli ultimi quattro anni ha alzato altrettanti tricolori.

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