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Serie A, Chievo Verona-Juventus 0-1: decisiva l’autorete di Biraghi (foto)

I bianconeri sfruttano un errore difensivo clivense al 6′ minuto di gioco, poi sprecano l’inverosimile (tre pali nei primi 45 minuti) e rischiano al 76′ la beffa del pari con Maxi Lopez. Ma il successo arriva comunque, per il resto ci sarà tempo di lavorarci su.
A cura di Alessio Pediglieri
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Buona la prima. Non benissimo, ma tanto basta: l'1-0 al Chievo a Verona permette alla Juventus di Max Allegri di iniziare col piede giusto il nuovo campionato. Tre punti in saccoccia, altrettanti legni colpiti, buone sensazioni per una squadra priva di diversi titolari. Non c'erano ad esempio Barzagli, Pirlo, Morata e Llorrente out per motivi diversi ma chi è sceso in campo non ha fatto rimpiangere gli assenti. Soprattutto il giovane talento di Kingsley Coman, 18enne neo arrivato, schierato in coppia con Tevez che ha fatto vedere alcuni spunti interessanti. Il giovane francese proveniente dal PSG ha cercato il gol in ogni modo, dalla distanza e sotto porta, senza trovarlo. Sofrtunato, come Vidal, tevez e Bonucci che nel primo tempo hanno colpito pali e traverse. La saga degli errori bianconeri è continuata anche nella ripresa quando a turno tutti gli attaccanti di Allegri hanno sbagliato i gol del raddoppio. Poco male, ma è proprio qui che sta l'attuale Tallone d'Achille bianconero su cui si dovrà lavorare di più. Il Chievo? Ancora una squadra alla ricerca di amalgama, Corini (espulso nel finale) sta lavorando bene e sicuramente si toglierà delle soddisfazioni ma sono tanti i nuovi arrivati perché si possa pretendere alla prima contro la Juve il colpo grosso, anche se quel mezzo errore di Maxi Lopez al 76′ pesa come un macigno.

Primo tempo: sblocca un'autorete, poi tre legni bianconeri

I Campioni d'Italia scendono in campo con una formazione che non è certo l'undici tipo che Max Allegri ha in mente ma tanto basta per mettere paura al Chievo che deve vedersela con una formazione che dal primo minuto di gioco detta tempi e azioni senza mai lasciare spazio e respiro agli uomini di Corini. Ne nasce un primo tempo tutto a tinte bianconere e poco importa se al 6′ è un autogol di Biraghi su una incomprensione difensiva col portiere Bardi, a sbloccare il risultato su un tentativo d'incursione aerea di Caceres. La Juventus legittima il vantaggio con una serie di azioni offensive che fanno già trasparire il lavoro del tecnico livornese: triangolazioni a centrocampo, gran possesso di palla e verticalizzazioni. Al 16′ Vidal colpisce il primo legno. Non c'è Llorente fermo per l'influenza e il giovane Coman si fa vedere in più di un'occasione, come al 20′ con un tiro da lontano che impegna Bardi. Anche Tevez sembra in giornata positiva e solo la traversa al 41′ gli nega il gol personale, preludio al terzo legno colpito qualche istante dopo da Bonucci. Bene anche il centrocampo senza Pirlo, con un Pogba autentico leader della mediana. Per Buffon, 45 minuti di accademia con i clivensi mai pericolosi con il neo acquisto Maxi Lopez in coppia offensiva con Schelotto.

Secondo tempo: accademia Juve, ma troppi errori in avanti

Corini corre ai ripari subito, presentando due punte vere in campo: Maxi Lopez e Paloschi, mentre Radovanovic prende il posto di Mangani. Ma è ancora la Juve pericolosissima con Coman alla ricerca del raddoppio con una sassata dalla distanza fuori di poco. la gara non è più entusiasmante come il primo tempo e vive di alcuni episodi. Uno a favore del Chievo avviene al 50′ quando Maxi Lopez in area bianconera reclama un rigore per una trattenuta (che c'è) di Ogbonna, ritenuta veniale da Russo. Un altro da parte della Juventus con il solito intraprendente Coman, tra i migliori dei suoi, che al 62′ prova di testa a superare Bardi con palla di poco oltre la traversa. Negli ultimi 20 minuti di gioco i bianconeri provano l'affondo decisivo: Llorente prende il posto del francesino 18enne uscito tra gli applausi e il convalescente Re Leone si unisce alla saga delle occasioni sbagliate. Tante, troppe, che fanno infuriare Allegri e che al 76′ rischiano di compromettere tutto quando Maxi Lopez solo in area sfiora il pareggio: solamente la scivolata dell'argentino e la parata di Buffon evitano la beffa. Alla fine l'1-0 serve e molto, sia per la classifica che per il morale: per le goleade ci sarà tempo.

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