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Serie A, 3a giornata, Napoli-Atalanta 2-0, lampi di Higuain e Callejon (FOTO)

I partenopei dilagano nella ripresa con i due ex giocatori del Real. Napoli a punteggio pien, non funziona però il turn-over voluto da Benitez.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' finita come doveva finire, col Napoli vincente su un'Atalanta che ha alzato alla distanza bandiera bianca. Ma la sqaudra di Benitez, al di là del rotondo risultato ha sofferto e sudato molto più del previsto. Colpa della scelta del tecnico spagnolo di optare per il turn-over pre-Champions lasciando in panchina molta qualità e molti gol. Come quelli di Hamsik e Callejon che entreranno solamente nella ripresa, con il risultato sullo 0-0 e una partita che sembrava destinata ad un mesto 0-0. Infatti, solamente dopo la scelta di Benitez di inserire in campo il ‘vero' Napoli, la partita è cambiata: un lampo di Higuain (su suggerimento di Hamsik) e il raddoppio di Callejon (su tacco di Dzemaili). L'obiettivo è stato raggiunto: 3 partite, 9 punti, vetta mantenuta a discapito di Inter e Juventus, che hanno impattato nel pomeriggio. E Borussia avvisato: al San Paolo in Champions sarà vita dura per i gialloneri di Klopp. Senza passare dal turn-over, quello sì l'avversario più difficile che questa sera il Napoli ha dovuto affrontare.

Fatica il Napoli rivoluzionato da Rafa Benitez in vista del debutto in Champions League al San Paolo nella prima della nuova stagione che vedrà gli azzurri affrontare il Borussia vice campione d'Europa che ha vinto in Bundesliga 6-2 contro il malcapitato Amburgo, mantenendo la vetta della classifica. Fatica perchè senza quattro-cinque titolari per più di un'ora, contro una ottima Atalanta messa in campo molto bene dal solito Colantuono, il gioco non è spumeggiante e il gol non arriva. Ci prova, certo, nel primo tempo con un paio di azioni che vedono Pandev protagonista sfortunato. Troppo poco perchè l'assenza di bomber Hamsik e senza le spinte laterali (dove ci sono i volenterosi Mesto e Mertens) tutto sembra essersi involuto rispetto alle prime due uscite in campionato che hanno fruttato punti, gloria e fiducia nei propri mezzi. L'Atalanta non fa tanto, ma il suo lo sa fare bene: attesa e ripartenza in contropiede con Cigarini particolarmente ispirato a centrocampo mentre in avanti Bonaventura e Denis provano ad impensierire un Reina particolarmente attento. Ne scaturiscono  45 minuti di gioco non entusiasmanti, con un'occasione per parte: Cigarini su svarione di Dzemaili all'11' e un tiro di Pandev tre minuti dopo su assist di Insigne.

Nella ripresa il copione non cambia: Napoli votato alla ricerca dei tre punti, Atalanta che ordinatamente si difende e esce non appena può, facendo correre qualche brivido a Reina come al 47′ quando l'ex di turno Denis scalda i guanti dell'ex Liverpool. Poi, Benitez decide per i cambi di qualità, alzando l'asticella tecnica in campo prima inserendo Callejon per un appena sufficiente Mertens, poi con l'entrata in campo di Marek Hamsik a metà ripresa per il sempre generoso Pandev. Rispondendo alle mosse di Colantuono che aveva buttato nella mischia Maxi Moralez per Bonaventura. Passano pochi minuti e la differenza si fa sentire: non è un caso che proprio dai piedi dell'ultimo entrato parte l'azione del vantaggio napoletano. Hamsik ruba palla a centrocampo, inventa per Higuain che al 27′ davanti a Consigli torna a essere il Pipita al 26′  segnando la rete che scuote il San Paolo.

Da quel momento in poi è vero Napoli: Cigarini lascia l'Atalanta in 10 per doppio giallo, i partenopei tornano a giocare come hanno già dimostrato nelle prime due uscite, e a divertire. Higuain sfiora uno strepitoso raddoppio, poi Callejon fa la barba al palo. Ma passano solo pochi minuti ancora e proprio l'ex Real imita il Pipita con la rete del 2-0 al 36′ concretizzando un'azione fantastica con un tacco sublime di Dzemaili per Callejon al terzo centro in tre partite. Ed è tripudio. Il Borussia è avvisato.

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