Serie A, 3° turno: Dybala, Immobile e Berisha determinanti. Flop Bonucci, disastro Nicolas
Ci siamo. Dopo la pausa per gli impegni della Nazionale la tanto attesa terza giornata di campionato, la prima dopo la chiusura del mercato, è ormai in archivio. Juventus, Inter e Napoli hanno ripreso da dove avevano lasciato centrando un’altra vittoria e issandosi in vetta alla classifica a punteggio pieno. In attesa che si recuperi la gara tra Sampdoria e Roma, rinviata causa allerta meteo, arriva la prima sconfitta del nuovo Milan che fa molto rumore dato il roboante risultato: 4-1 sul campo della Lazio. Primi successi per Fiorentina (5-0 in casa del Verona), Atalanta (2-1 a Bergamo sul Sassuolo) e Udinese (1-0 al Genoa alla Dacia Arena). Vince anche il Torino 1-0 all’ultimo minuto sul campo del Benevento rimasto adesso l’unico club ancora a zero punti. E non sono mancate le grandi giocate, gli errori, i casi in cui si è utilizzato il Var, e le polemiche. Tanti dunque i momenti da ricordare di questa terza giornata di Serie A, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco i top e i flop del terzo turno del massimo campionato italiano.
Top, chi può sorridere e perché
Dybala: la “luce” della Juve
È strano che tra le migliori performance di questa giornata di campionato ci sia quella di un calciatore che ha giocato solo 35 minuti, o poco più. Ma non lo è se il calciatore in questione si chiama Paulo Dybala e veste la maglia numero 10 della Juventus. Più che la “Joya” questa volta è stato la “luce” della Vecchia Signora. È bastato il suo ingresso in campo per cambiare l’inerzia di un match che vedeva i bianconeri sì in vantaggio, ma soffrire pesantemente la reazione del Chievo. È bastato il suo ingresso in campo per riaccendere la Juve, ridare fiducia ai propri compagni e spegnere la veemenza degli avversari, quasi spaventati solo dall’idea di doverlo affrontare. Il resto lo ha fatto con il suo sinistro: estro, fantasia e concretezza per la solita “Joya”. Ma a questo, per fortuna del calcio italiano, eravamo già abituati.
I “miracoli” di Berisha
L’Atalanta arriva alla vigilia di un evento storico, il ritorno in Europa dopo 26 anni (giovedì a Reggio Emilia contro l’Everton di Rooney), con una fiducia ritrovata. Dopo aver perso alcuni pezzi pregiati sul mercato (Conti e Kessie), con la questione Spinazzola risolta ma che qualche strascico inevitabilmente lo ha lasciato, e dopo aver cominciato la stagione con due sconfitte (se pur contro avversari del calibro di Roma e Napoli), arriva finalmente la vittoria sul Sassuolo che dà morale. E se ciò è accaduto, reti dei due centravanti Cornelius e Petagna a parte, il merito va a Etrit Berisha: le parate “miracolose” nel finale di gara su Ragusa e Acerbi valgono più di qualche gol, primi 3 punti in classifica e tranquillità nel prepararsi all’appuntamento con la storia. C’è altro da aggiungere?
Il carattere di Ciro Immobile
Segnare una tripletta in Serie A non è mai facile, farlo contro il temuto “nuovo” Milan di Bonucci e compagni lo è ancor meno, ma per farlo dopo aver subito una pesante sconfitta con la Nazionale che sembrava averne ridimensionato il valore ci vuole un gran carattere. Per informazioni chiedere a Ciro Immobile che prima ha deciso la gara degli azzurri contro Israele risolvendo una situazione che si stava facendo complicata e poi ha guidato la sua Lazio nella grande, sia per dimensioni che per prestigio, vittoria sulla corazzata rossonera portandosi a casa il pallone e confezionando l’assist per il 4-1 di Luis Alberto. Beh, una cosa è certa: il carattere non gli manca.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Porta “aperta” per Nicolas
È vero, trovare il peggiore tra le fila del Verona asfaltato dalla Fiorentina non è proprio un‘impresa semplice. Ma se dopo due minuti di gioco regali una palla che Simeone deve solo spingere in rete, dopo 10 atterri Chiesa concedendo un calcio di rigore, e poi prendi 5 gol in una sola gara senza opporre mai resistenza, una mano nello scegliere forse il portiere brasiliano Nicolas ce l’ha data.
Quattro “sberle” al Milan di Bonucci
Certo, come non ci si doveva esaltare prima, non bisogna abbattersi adesso, ma il Milan visto all’Olimpico dal 20’ del primo tempo in poi qualche preoccupazione la suscita. Prendere 4 reti in 12 minuti dalla Lazio avendo uno dei migliori pacchetti difensivi dell’intera Serie A con quel Bonucci, definito il colpo di mercato dell’anno, lascia intendere, qualora la cosa non fosse già scontata, che il solo mercato non basta. La parte più difficile viene adesso e il compito più arduo lo ha Montella.
L’attacco “spuntato” del Crotone
Il Crotone perde senza segnare sul campo del Cagliari. I ragazzi di Nicola l’impegno ce lo mettono, ma quando si tratta di finalizzare manca sempre quel qualcosa che fa la differenza. E così dopo tre giornate di Serie A Budimir & company sono rimasti gli unici a non aver ancora realizzato nemmeno un gol, e la situazione peggiora quando ci si rende conto che gli avversari che ha incontrato finora non sembrano avere delle difese così impenetrabili.