Serie A 2017-18, classe e gol al potere alla 1a: Dybala, Insigne e Icardi incantano
La tanto attesa prima giornata di campionato è ormai in archivio. Juventus, Napoli, Roma, Milan e Inter hanno cominciato al meglio questa nuova stagione centrando subito il bottino pieno. Qualche intoppo invece per la Lazio che non è riuscita ad andare oltre al pareggio all’Olimpico contro la neopromossa Spal. Tanti dunque i momenti da ricordare di questa prima giornata di Serie A, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco i top e i flop del primo turno del massimo campionato italiano.
Top, chi può sorridere e perché
Dybala: una Joya per gli occhi
Dopo la doppietta in Supercoppa Italiana Paulo Dybala si presenta ai blocchi di partenza di questa nuova Serie A in modalità fuoriclasse. Svaria tra le linee, duetta con Higuain e Pjanic, elargisce preziosismi tecnici di alta scuola zittendo quei pochi che hanno storto il naso quando gli è stata assegnata la maglia numero 10. Il gol è solo la ciliegina sulla torta: delizia per gli occhi a partire dal controllo in corsa. Centra anche una traversa con una improvvisa conclusione da fuori. Da un senso al salatissimo prezzo dei biglietti dell’Allianz Stadium con giocate che divertono e decidono. Dybala si è messo alle spalle Cardiff riproponendosi come leader e trascinatore di questa nuova Juve e questo sembra essere solo l’inizio.
Insigne: un talento da 10
Dubbi sulle qualità di Loreno Insigne non ce ne sono mai stati, l’unica critica che i più esigenti muovevano al talento di Frattamaggiore è quello della continuità di prestazione e della scarsa leadership. Dopo la scorsa stagione però Insigne pare aver fatto finalmente quel salto di qualità che gli si richiedeva. E a testimonianza della maturità raggiunta ecco che il numero 24 dei partenopei si presenta in quel di Verona, dove non è molto amato dai tifosi dell’Hellas, subito al top mettendo in mostra tutto il suo repertorio: finte, accelerazioni, tiri pericolosi e assist a mettere i compagni davanti alla porta. Per conferma chiedere a Milik e Ghoulam. Sulla sua fascia fa il bello e il cattivo tempo e a tratti pare inarrestabile. Sulle spalle ha il numero 24, ma la prestazione è da 10, in tutti i sensi. Per la lode attendiamo anche i gol.
Icardi: il gol nel sangue
Nel precampionato ha giocato pochissimo a causa di un infortunio ma appena si fa sul serio Mauro Icardi si fa trovare pronto e torna subito bomber implacabile. Al centravanti argentino bastano solo 15 minuti per chiudere la pratica Fiorentina: rigore conquistato e trasformato, poi raddoppio da centravanti vero. Il gol ce l’ha nel sangue e non perde occasione per dimostrarlo. E in questo momento storico non è proprio facile trovare in giro numeri 9 di questa caratura.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
L’attacco “spuntato” del Cagliari
Passare da Sau e Borriello alla coppia Farias – Cop è un duro colpo per i tifosi del Cagliari. Al brasiliano, se pur autore di una gara discreta considerando che di fronte aveva una delle migliori difese d’Europa, si rimprovera l’errore dal dischetto che avrebbe potuto cambiare il volto della partita. Per il croato le parole sono poche: i sardi hanno 10 giorni di tempo per trovare sul mercato una prima punta altrimenti la salvezza potrebbe rivelarsi un obiettivo più arduo del previsto.
Lazio sprecona: ancora in festa per la Supercoppa?
Solo qualche giorno fa la Lazio aveva impressionato tutti mettendo sotto la Juventus nella gara di Supercoppa Italiana, ma all’esordio in campionato gli uomini di Simone Inzaghi steccano. Uno 0-0 casalingo con la neopromossa Spal che di certo non può far contento il presidente Lotito e tutti i supporter biancocelesti. Spreca tantissimo la formazione di Inzaghi che probabilmente non ha ancora smaltito la gioia per il trionfo in Supercoppa di una settimana fa.
Lo sVARione di Ceccherini
Il Milan vince a Crotone per 3-0 in una gara dominata fin dall’inizio, ma se allo Scida non c’è stata partita la colpa è principalmente di Federico Ceccherini. Il difensore dei pitagorici infatti dopo soli tre minuti di gioco si fa sorprendere da Cutrone ed è costretto al fallo in area per fermarlo: rigore e ammonizione per l’arbitro Mariani, rigore ed espulsione per il VAR. Calabresi in 10 e rossoneri che diventano padroni del campo. Il resto è un assolo milanista e un Crotone costretto a fare da sparring partner.