Serie A 2014/2015, risultati 6a giornata diretta live (FOTO/VIDEO)
La sesta giornata della Serie A TIM 2014/2015 prevedeva quattro gare nel pomeriggio: dopo le vittorie del Verona e del Milan negli anticipi di sabato, rispettivamente sul Cagliari e sul Chievo Verona, tutti gli occhi erano puntati sull'Udinese, che con quattro vittorie ed una sconfitta è sicuramente la rivelazione di questo avvio di campionato: i friulani, in avanti con una rete di Bruno Fernandes, si fanno raggiungere al 91′ da un rigore di Cascione, che premia così un Cesena sempre in palla e mai domo. Al terzo posto vola invece la Sampdoria che piega l'Atalanta con una perla di Manolo Gabbiadini che fa esplodere di gioia Ferrero. Bene anche la Lazio, che piega un Sassuolo indomito per 3-2: emiliani che però hanno sprecato tanto soprattutto nel primo tempo. Infine, colpo del Genoa che va in vantaggio con Moretti, spreca l'impossibile, resta in dieci uomini e si fa raggiungere da Coda: poi, al 94′, è Matri a segnare il gol che vale tre punti e fa traballare la panchina di Donadoni. In serata dopo il 3-2 della Juventus nel big match contro la Roma erano di scena Fiorentina-Inter e Napoli-Torino.
Lazio-Sassuolo 3-2 (9′ Mauri, 25′ Djordjevic, 26′ e 49′ rig. Berardi, 36′ Candreva)
Biancocelesti intraprendenti, ma neroverdi molto compatti. Lazio che sblocca al minuto nove, con Mauri che trova un perfetto rasoterra su cui sulla può Consigli. Gara che non è molta intensa: il Sassuolo può ripartire sempre con ordine, la Lazio si limita a gestire il vantaggio evitando di scoprirsi troppo. A spezzare l'equilibrio ci pensa però Djordjevic, che al 25′ indovina un preciso colpo di testa, su traversone di Candreva, che trafigge Consigli e mette in discesa la partita dei biancocelesti. Passa però soltanto un minuto ed è Domenico Berardi, al rientro dopo le tre giornate di squalifica, a riaprire il match. Il Sassuolo si riversa in avanti e con Zaza sfiora il pari. Ma al 36′ arriva il tris biancoceleste con Candreva, che riporta la Lazio sul doppio vantaggio: risultato con il quale si chiude la prima frazione di gioco. La ripresa si apre però con un episodio chiave: al primo affondo di Berardi, il laziale Cana è costretto a metterlo giù in area fallosamente, ed è rigore per i neroverdi ed espulsione per il difensore biancoceleste. Dagli undici metri, Berardi sigla la doppietta e riapre ancora una volta il match. Gli emiliani ci credono, e si riversano in avanti alla ricerca del pari, cercando di sfruttare la superiorità numerica, che però dura poco più di dieci minuti: al 62′, infatti, è Peluso a rimediare il secondo giallo, lasciando così i suoi in dieci uomini. Ristabilita la parità numerica, è la Lazio a crederci e spingere alla ricerca del gol della sicurezza, che però non arriva: termina così 3-2 per la Lazio, Sassuolo che però può recriminare per un'ottima partita disputata.
Parma-Genoa 1-2 (55′ Perotti, 66′ Coda, 94′ Matri)
Dopo una prima fase di studio, è Matri ad avere il pallone buono per sbloccare il match, ma a porta vuota l'attaccante del Grifone sbaglia clamorosamente. Al 17′ è Coda ad impegnare Perin con una splendida girata, ma risponde bene l'estremo difensore rossoblu. Gara che però stenta a decollare. Tanti i palloni persi da una parte e dall'altra, soprattutto a centrocampo. L'unico brivido lo porta Antonelli, che di testa su un traversone di Edenilson colpisce troppo debolmente da ottima posizione. Ci prova ancora Coda, tra i migliori nelle fila emiliane, con un destro dalla distanza, ma Perin c'è. Al 41′ è ancora Matri a divorarsi l'uno a zero, quando tutto solo in area, perde troppo tempo nel controllo e permette a Gobbi di chiudere. Il primo tempo si chiude sullo zero a zero. Nella ripresa, subito Genoa più aggressivo, che al 55′ trova la rete con Perotti, su grande assist di Gobbi! La felicità genoana si interrompe un minuto dopo, quando viene espulso Roncaglia, lasciando i suoi in dieci uomini. Il Parma ne approfitta e si lancia in attacco, trovando il pareggio al minuto 66, grazie ad una rete del "solito" Coda. Genoa che, forse spaventato, si chiude in trincea e difende il pari. Ed invece, al 94′, arriva la rete di Matri che regala al Genoa i tre punti e mettono in seria crisi Donadoni.
Sampdoria-Atalanta 1-0 (35′ Gabbiadini)
Gara pimpante tra blucerchiati ed orobici, ma senza brividi nei primi minuti di gioco. Al 15′ si vede il primo tiro in porta, ma Okaka non impensierisce Sportiello. I primi venticinque minuti se ne vanno con i blucerchiati che provano ad impostare il gioco e gli orobici in trincea a difendersi. Ma a dieci minuti dal termine del primo tempo arriva la grande giocata di Manolo Gabbiadini, che sblocca il match: lancio dai 35 metri di Obiang per l'attaccante blucerchiato che prende palla, controlla e trafigge Sportiello, portando in vantaggio i suoi e facendo esplodere Marassi. E' la rete con la quale i blucerchiati vanno a riposo, con l'Atalanta consapevole di dover uscire dal guscio per cercare di trovare il pari. Nella ripresa, Mihajlovic perde subito Eder prima e Obiang poi, entrambi per affaticamento: al loro posto rispettivamente Fedato e Rizzo. Atalanta che, timidamente, prova a reagire, anche se gli orobici non si vedono quasi mai dalle parti di Viviano. E così, a piccoli passi, si va verso il finale dove non accade più nulla: la Sampdoria gestisce il vantaggio e vola al terzo posto in classifica.
Udinese-Cesena 1-1 (61′ Bruno Fernandes, 91′ rig. Cascione)
Subito Cesena che prova a spingere con Marilungo, che non riesce però ad impensierire Karnezis. L'Udinese si affida soprattutto a Di Natale, che prova un destro al volo al 13′ che però non trova la porta. Pochi minuti dopo, si fa male Konè, e per Stramaccioni è già tempo di fare una sostituzione: fuori il greco, dentro il portoghese Bruno Fernandes. Gara molto combattuta a centrocampo, ma le due squadre non riescono quasi mai a rendersi pericolose. Il Cesena ci prova con Brienza, che fa tutto bene portandosi in area di rigore, ma trova ancora un ottimo Karnezis a respingere con il corpo la conclusione del bianconero. Ma non succede altro che possa cambiare il risultato, e così si va a riposo sul pari a reti inviolate. Nella ripresa, Udinese più arrembante: ci provano subito Di Natale e Bruno Fernandes, ma senza esito. E' proprio il portoghese a sbloccare la partita al 61′: fa tutto da solo Bruno Fernandes, che prende palla, si inventa una serpentina e fulmina Leali, portando in vantaggio i friulani. I romagnoli non si perdono d'animo, e provano con Rodriguez a cercare il pareggio, ma i friulani riescono a chiudere. Poi però al 91′ arriva la beffa: Widmer commette fallo in area su Rodriguez, e causa il rigore per il Cesena! Dagli undici metri, va Cascione che non sbaglia e sigla il pari.
Empoli-Palermo 3-0 (4′ Maccarone, 34′ Tonelli, 63′ Pucciarelli)
Colpo grosso dell'Empoli, che nella gara domenicale dell'ora di pranzo ha rifilato un secco 3-0 al Palermo, che in due partite incassa così sette reti senza segnarne nessuna. La panchina di Giuseppe Iachini torna così a tremare pericolosamente: e dire che dopo il bel pareggio di Napoli per 3-3, i rosanero sembravano una solida realtà mentre ora sono in fondo alla classifica con tre punti ed ancora zero vittorie. Toscani che salgono invece a sei punti, trovano la prima vittoria stagionale e, soprattutto, ritrovano Big Mac, che sblocca la gara dopo appena quattro minuti. E' il preludio ad una giornata perfetta per i toscani, che nel primo tempo trovano anche il raddoppio con Tonetti appena dopo la mezzora e spengono le residue speranze siciliane. Nella ripresa, arriva anche il terzo gol in altrettante partite di Pucciarelli, sempre più una certezza per i toscani.
Milan-Chievo Verona 2-0 (55′ Muntari, 78′ Honda)
Torna a sorridere il Milan, che dopo due pareggi contro Empoli e Cesena batte il Chievo Verona e conquista tre punti pesanti nella rincorsa alla zona Champions League. I rossoneri non hanno brillato per il gioco, ma l'importante per gli uomini di Pippo Inzaghi era ottenere i tre punti a qualunque costo. Dopo un primo tempo piuttosto scialbo, la gara viene sbloccata da Sulley Muntari al 55′: il ghanese sfodera un violentissimo destro al limite che non lascia scampo al povero Bardi e permette così ai rossoneri di respirare. Il Chievo Verona, che recrimina anche per un rigore non concesso per netto fallo di Alex su Maxi Lopez, riesce a sprecare con Lazarevic un clamoroso contropiede in tre contro uno e la legge del calcio, gol sbagliato gol subito, non fa sconti: al 78′ è Keisuke Honda a raddoppiare con una perfetta punizione che fissa il risultato finale sul definitivo due a zero per i padroni di casa.
Verona-Cagliari 1-0 (89′ Tachtsidis)
Solito Zdenek Zeman: Cagliari intraprendente, a tratti dominatore assoluto, ma che alla fine torna a casa a mani vuote. Il Verona si gode tre punti d'oro grazie ad una rete allo scadere del greco Tachtsidis, che risolve la gara nel migliore dei modi per i padroni di casa. Nel primo tempo c'era stato solo il Cagliari: al 3′ era stato Ibarbo a sfiorare il vantaggio, al 17′ era invece toccato a Dessena sciupare davanti a Rafael. Al 26′, gol regolare annullato a Toni: ma è un segnale chiaro per capire la partita, perché al primo affondo il Verona era riuscito subito a metterla dentro. Nella ripresa, tante occasioni da una parte e dall'altra: Toni e Jankovic si fermano alla traversa, il Cagliari continua a sprecare. Ed alla fine, un gran diagonale di Tachtsidis sblocca il match: gol allo scadere che chiude i giochi, e spinge il Verona nella parte alta della classifica.