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Serie A 2017/2018, come giocano e formazioni: Juve, Napoli, Milan, Inter, Roma, Lazio

Come sarà la nuova serie A? Come arrivano le big? La corsa scudetto vede ancora la Juventus favorita, ma Napoli, Milan e Inter sembrano più vicine. La Roma vera incognita, può essere tutto e il contrario di tutto. Cosa funziona e cosa manca alle 20 squadre che si preparano al nuovo campionato.
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Come sarà la nuova serie A? Come arrivano le big? La corsa scudetto vede ancora la Juventus favorita, ma Napoli, Milan e Inter sembrano più vicine. La Roma vera incognita, può essere tutto e il contrario di tutto. Cosa funziona e cosa manca alle 20 squadre che si preparano al nuovo campionato.

Atalanta

La nuova stagione è iniziata con lo smantellamento parziale della squadra capolavoro dell'anno scorso. Importanti, però, il rinnovo di Papu Gomez, il riscatto di Berisha, il ritorno di De Roon che darà sostanza al centrocampo e l'arrivo di Ilicic. I giovani talenti come Orsolini potranno trovare spazio anche in Europa League.

Gasperini non dovrebbe abbandonare il 3-5-1-1. Berisha in porta e il trio Caldara-Toloi-Masiello è una garanzia. In mezzo, partirebbero De Roon, Freuler e Kurtic, ma l'incogniya è il nuovo Castagne, terzino di prospetto e buona falcata con qualche esperienza in Europa League al Genk, per sostituire Conti a destra. Il limite sarà in attacco, dove Petagna si affiancherà, a seconda delle situazioni, a Gomez, a Cornelius bravo a far salire la squadra o Ilicic.

Come giocherà

Berisha; Masiello, Caldara, Toloi; Castagne, De Roon, Freuler, Spinazzola; Kurtic, Gomez, Petagna

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Benevento

Unica squadra a salire in A da debuttante in B, il Benevento conferma Baroni per una missione ai limiti dell'impossibile.

L'entusiasmo di Vigorito e dell'ambiente non potrebbe essere più alto. Presumibilmente il tecnico rinuncerà allo sbarazzino 4-2-3-1 della promozione, con Ciciretti e Falco fondamentali in entrambe le fasi. L'assenza di certezze è proprio la principale debolezza per una squadra che parte con poche chances di salvezza. Letizia e Di Chiara, terzino tutto mancino, possono aiutare una difesa che però appare fragile. Interessante la scommessa Cataldi regista, in coppia con il più muscolare Chibsah. Molte le alternative, poche le punte prolifiche: non bastano Puscas, Coda e Ceravolo a nutrire i sogni giallorossi.

Come giocherà

Belec; Venuti, Lucioni, Costa, Letizia; Ciciretti, Chisbah, Cataldi, D'Alessandro; Puscas, Coda

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Bologna

La polemica sul logo bianconero e l'infortunio di Falletti hanno già aperto qualche tensione nell'estate del Bologna. L'obiettivo resta la salvezza, magari non con una seconda parte di stagione del tutto priva di stimoli.

Visti i tanti infortuni dell'anno scorso, inevitabile rinforzare la difesa, anche se il belga De Maio, che non ha trovato continuità dopo il Genoa, e il “Pipo” Gonzalez, reduce da un anno travagliato a Palermo, lasciano spazio a qualche incertezza. Almeno, però, con cinque centrali di ruolo Donadoni non dovrà adattare Torosidis. Buona la linea giovane a centrocampo, anche se molto dipenderà da come Taider riuscirà a prendere in mano la squadra senza far rimpiangere Dzemaili. Con l'esperienza di Poli e una maggiore vocazione offensiva, potrebbero anche esplodere definitivamente Di Francesco, Nagy e Krejci.

Come giocherà

Mirante; Torosidis, Gonzalez, De Maio, Masina; Taider, Nagy, Poli; Verdi, Destro, Krejci

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Cagliari

La forza e la debolezza della continuità. Il Cagliari cambia pochissimo rispetto all'anno scorso. Il 4-3-1-2 di Rastelli dovrebbe prevedere Padoin abbassato sulla destra nella difesa guidata dal nuovo arrivato Pisacane. La regia di Cigarini e le tante alternative in attacco possono diventare gli elementi di forza dei rossoblù, insieme alla motivazione e all'esperienza di Deiola, uno degli elementi chiave della promozione, con la curiosità per il ritorno di Cossu che chiuderà quasi certamente la carriera. Ma la rottura con Borriello, si parla di Pavoletti come possibile sostituto, e l'incertezza sul futuro di Rastelli (già l'Unione Sarda fa il nome di Bucchi) zavorrano la corsa dei sardi, non troppo convincenti nella vittoria sul Palermo in Coppa Italia.

Come giocherà

Cragno; Padoin, Pisacane, Andreolli, Mirangue; Ionita, Cigarini, Barella; Joao Pedro, Sau, Farias (Pavoletti)

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Chievo

La stessa filosofia, la stessa rosa, le stesse certezze. Sorrentino in porta, il capitano Dainelli al centro della difesa, Inglese e il quasi ristabilito Meggiorini davanti. Maran mantiene una squadra dall'invidiabile equilibrio difensivo per le ambizioni del Chievo. Il limite sta nel centrocampo più muscoli che tecnica, con Hetemaj e Radovanovic. Castro e il solito Birsa restano gli unici a garantire fosforo e fantasia, anche se Maran dopo l'operazione Bastien dell'anno scorso sta cercando di cambiare qualcosa. L'arrivo del figlio d'arte Gaudino, molto apprezzato da Guardiola al Bayern, e dell'ex Cesena “Peter Pan” Rodriguez va in questa direzione. Manca però un bomber in grado di risolvere i match, anche se rimane prezioso il peso e il lavoro di Pellissier alle spalle di Inglese e Pucciarelli, due attaccanti più di movimento che d'area.

Come giocherà

Sorrentino; Cacciatore, Dainelli, Gamberini, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Pucciarelli, Inglese

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Crotone

Nel 4-4-2 coperto di Nicola la principale certezza è Cordaz, che ha reso il Crotone la decima difesa meno battuta del campionato. Ceccherini guiderà una difesa sotto pressione con Leandro Cabrera, che può anche spostarsi a sinistra, o Ajeti. L'eclettico Rohden a destra e Nalini a sinistra aumentano i gradi di libertà. In mezzo, partiti Capezzi e Crisetig, i nuovi arrivi (Barberis, Kragl, Izco) portano buona tecnica anche se mancano elementi in grado di spezzare il gioco avversario e far ripartire la manovra. Davanti, il ritorno di Budimir può fare la differenza rispetto all'anno scorso.

Come giocherà

Cordaz; Faraoni, Ajeti, Ceccherini, Martella; Rohden, Barberis, Izco, Kragl; Budimir, Trotta

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Fiorentina

Il malumore dell'ambiente, la partenza dei big, l'incerteza sul futuro societario. Le domande abbondano, le risposte scarseggiano nella Fiorentina che si prepara alla rivoluzione del “normalizzatore£ Pioli. Due i colpi importanti in difesa, un reparto che ha perso Gonzalo Rodriguez passato al San Lorenzo. Al centro Vitor Hugo, che si ispira a Miranda, destinato a partire titolare in coppia con Astori. A destra è arrivato dal Vitoria Guimaraes Gaspar, che può essere adattato anche a sinistra, un terzino da 1,6 contrasti e quasi 29 passaggi di media a partita l’anno scorso. Gustosa la scommessa Milenkovic.

Il centrocampo, indebolito, si reggerà su Benassi e Veretout, simile per affine impostazione tattica a Verratti, che ha giocato davanti alla difesa, mezzala e perfino trequartista. Il posto di Bernardeschi sarà preso da Eysseric, manca però una punta dopo l'ormai certa partenza di Kalinic. Il reparto non può reggersi tutto sulle spalle di Babacar e del “Cholito” Simeone.

Come giocherà

Sportiello; Gaspar, Victor Hugo, Astori, Olivera; Badelj, Veretout; Chiesa, Saponara, Eysseric; Simeone

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Genoa

Il giocattolo di Preziosi, che lascia la proprietà, si è rotto. Juric, dopo la deficitaria seconda parte del 2016, sa che far peggio dell'anno scorso è difficile, e vorrebbe dire retrocedere. L'esperienza dei nuovi Spolli e Zukanovic dovrebbe dare solidità a un reparto difensivo fragile e con un Perin si spera ristabilito. Il ritorno di Bertolacci è la vera scommessa della stagione, in un centrocampo di buona corsa con Laxalt e Lazovic, che ha trovato la sua dimensione arretrando il suo raggio d'azione. Davanti mancano un po' le alternative a Lapadula, bomber principe in cerca di riscatto.

Come giocherà

Perin; Rossettini, Spolli, Zukanovic; Lazovic, Miguel Veloso, Bertolacci, Laxalt; Rigoni; Lapadula, Pandev

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Inter

L'arrivo di Spalletti è il migliore acquisto di un'Inter che dalla nuova proprietà cinese ha ricevuto in dono Borja Valero, Vecino, Skriniar e Dalbert. Quattro elementi che riempiono le mancanze e coprono le debolezze della rosa dell'anno scorso, non quattro assi che accendono la fantasia dei tifosi, da troppo parcheggiata.

L'Inter, però, non ha bisogno di una rivoluzione ma di giocatori di sicuro impatto. Icardi resta la vera sicurezza, il riferimento offensivo che ben si sposa con gli schemi di Spalletti Manca sicuramente un centrale di difesa, e non è detto che basti il prestito con diritto di riscatto di Cancelo a completare la rosa sulle fasce. Sfumato Nainggolan, poi, resta il nodo trequartista, probabilmente più facile da sciogliere da qui a fine agosto. La vera scommessa del tecnico sarà trovare la giusta posizione a Joao Mario e magari far esplodere il talento di Brozovic.

Quel che emerge, però, dopo il tira e molla per il rinnovo di Perisic, la partenza per Valencia di Kondogbia (scambio di prestiti per Cancelo) e Murillo, e quella sempre più probabile di Gabigol allo Sporting, è l'immagine di una società che non valorizza e protegge i suoi investimenti, anche importanti.

Come giocherà

Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, Miranda, Dalbert; Gagliardini, Borja Valero; Candreva, Brozovic (Vecino), Perisic; Icardi

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Juventus

La finale di Supercoppa ha dato indicazioni chiare. Douglas Costa è già pronto e può cambiare il volto della squadra di Allegri. Ambizioso il trio con Dybala e Bernardeschi alle spalle di Higuain, con Mandzukic che torna alternativa di lusso per un posto da centravanti. Un trio che evita gli squilibri nella circolazione di palla visti nel finale della scorsa stagione e tende ad accentrarsi per cui richiede movimenti ancora non del tutto coordinati dei terzini.

Rugani (temperamento, classe, educazione che non si discutono) e Benatia, che pure non difettano di visione di gioco e qualità di impostazione, avranno inevitabilmente bisogno di tempo per raccogliere la difficile eredità di Bonucci. La partenza sua e di Dani Alves toglie alla Juve due punti di riferimento, in campo e fuori, due leader non ancora rimpiazzati a dovere.

De Sciglio, oggetto di critiche eccessive nel merito e nel tono dopo l'errore contro la Lazio, e Alex Sandro possono spingere molto solo se l'intera squadra è nelle condizioni atletiche adatte per gestire le transizioni e coprire gli spazi. Matuidi e Marchisio aumentano le alternative a centrocampo, dove Pjanic e Khedira non possono sostenere l'intera stagione. Mancano un interditore che copra fra le linee, che rimane la zona critica nel 4-2-3-1, e un vero vice-Dybala. Ma lo spirito Juve c'è ancora, e i bianconeri partono ancora da favoriti per il titolo.

Come giocherà

Buffon; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Douglas Costa, Dybala, Bernardeschi; Higuain

Lazio

Simone Inzaghi, vera rivelazione dello scorso campionato, si è confermato in Supercoppa allenatore serio, pacato, preparato. Ha idee chiare, sviluppa un calcio efficace e funzionale. Si gode Lucas Leiva, sostanza e carisma per far dimenticare la partenza di Biglia, e Luis Alberto, particolarmente convincente in Supercoppa da centrocampista centrale.

Basta, Felipe Anderson e Milinkovic-Savic, vero crac con gli inserimenti da dietro l'anno scorso, permettono cambi di modulo frequenti e aumentano la flessibilità di sistema. Manca, però, un'alternativa credibile a Immobile. Caicedo, punta di peso da 2 gol in 27 partite l'anno scorso, non corrisponde del tutto al profilo.

Come giocherà

Strakosha; Wallace, De Vrij, Radu; Basta Parolo, Lucas Leiva Milinkovic-Savic, Lulic; Felipe Anderson, Immobile

Milan

Il valore dell'abbondanza. Montella , dopo il colpo dell'estate, l'arrivo di Bonucci, la conferma di Donnarumma (e del fratello) e un mercato pirotecnico ha una squadra praticamente tutta nuova da assemblare. L'ex Juve e Biglia, che si prenderà le chiavi del centrocampo, aumentano la sostanza nella spina dorsale della squadra. Servirà tempo, però, per integrare tutti i pezzi del puzzle più affascinante della serie A in un modulo diverso rispetto all'anno scorso.

Le prime uscite hanno confermato che Kessie è già trascinatore e l'intesa con Conti funziona. Suso sembra destinato a prendersi occasioni sempre maggiori, mentre Bonaventura rischia di finire ai margini. Ancora da registrare, e non potrebbe essere altrimenti, i movimenti difensivi e la posizione di Calhanoglu, dal multiforme ingegno e dalla comunque preziosa flessibilità tattica. André Silva ha avuto un impatto decisamente promettente, ma non sarà facile reggere l'attacco da solo tutta la stagione.

Come giocherà

Donnarumma; Musacchio, Bonucci, Romagnoli; Conti, Kessie, Biglia, Rodriguez; Calhanoglu, Suso; André Silva

Napoli

Vincere senza cambiare. È questa la sfida di Sarri e De Laurentiis, la prosecuzione di un percorso fondato sul lavoro, sulle idee e su un calcio fra i più spettacolari d'Italia. Per migliorare la sua squadra, spiegava Sarri al Corriere dello Sport, bisognerebbe ricorrere a un top player da cento milioni. Ma la filosofia di calcio sostenibile porta verso la quantità, il moltiplicarsi delle alternative.

Così, insieme a Mario Rui e Ounas, pupillo di Mou, il vero colpo del mercato del Napoli è il recupero di Milik, irrispettosamente contestato dopo il liscio contro il Nizza. Adesso Sarri ha almeno due alternative in ogni ruolo: due formazioni per sognare lo scudetto.

Restano, però, e si sono visti anche nell'andata del preliminare, gli stessi pregi e gli stessi difetti dell'anno scorso. Insigne e Mertens disegnano meraviglie, Hamsik è il faro offensivo, Jorginho rimane imprescindibile cervello della manovra. Da registrare, però, la fase difensiva, soprattutto fra le linee. Almeno una mezzala più completa di Allan e Zielinski e un centrale affidabile come alternativa a Albiol e Koulibaly porterebbe al definitivo salto di qualità della principale rivale della Juve nella corsa al titolo.

Come giocherà

Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Jorginho, Zielinski, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne

Roma

Più domande che risposte. La Roma di Di Francesco, la prima del ds “re Mida” Monchi, attraversa qualche ostacolo di troppo sulla via dell'apprendimento del nuovo modulo e del completamento della rosa.

Bene Dzeko, Perotti, che deve giocare più verso il centro, e Strootman, manca ancora l'esterno destro, preferibilmente mancino, che dovrebbe sostituire Salah. Saltata quasi definitivamente l'operazione Mahrez, con alternative non del tutto convincenti, il tecnico deve già pensare a degli adattamenti, a delle deroghe dal piano originario.

Persi tre elementi decisivi come Szczesny, miglior portiere del campionato, Ruediger, il difensore più eclettico, e Salah, la Roma si è mossa presto per buoni puntelli come Moreno, Gonalons, Defrel e Kolarov, e promesse di prospettiva come Pellegrini, Cengiz Under e Karsdorp, che però non è mai sceso in campo per un problema al ginocchio. Questa Roma può essere tutto e il contrario di tutto, ma si presenta con troppe incertezze, legate soprattutto all'affidabilità del portiere Alisson e alla difesa alta.

Come giocherà

Alisson; Peres, Manolas, Moreno, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Defrel/Florenzi, Dzeko, Perotti

Sampdoria

La società ha dato a Giampaolo nuovi acquisti coerenti con il progetto di 4-3-1-2 iniziato l'anno scorso. Caprari, schierato seconda punta in Coppa Italia contro il Foggia, aumenta i movimenti senza palla davanti. L'arrivo di Ramirez, dopo la serie di infortuni che ha oscurato la sua esperienza in Premier, riporta Praet mezzala. Interessante la scelta di Murru, che va a coprire un ruolo dove Dodò e Pavlovic non avevano garantito abbastanza spinta offensiva dopo lo spostamento al centrp, che quasi certamente sarà confermato, di Regini.

Manca ancora qualcosa in attacco, alla luce della partenza di Muriel, Fernandes e del futuro incerto di Schick, che hanno garantito 27 dei 45 gol dell'anno scorso. L'approdo di Kownacki dal Lech Poznan, considerato in Polonia l'erede di Lewandowski, non cancella le preoccupazioni di Giampaolo che chiede insistentemente un'altra punta.

Come giocherà

Viviano; Sala, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto, Torreira, Praet; Ramirez; Caprari, Quagliarella

Spal

Il possibile arrivo di Borriello potrebbe esaltare il 3-5-2 di Semplici e aumentare le chances di salvezza dei biancazzurri. La difesa però, con Meret in porta e il trio Oikonomou-Felipe-Vicari, appare un po' fragile per sostenere le ambizioni di permanenza in A. La presenza di Viviani come regista e di due promettenti esterni come Lazzari, vera scommessa della stagione, e Mattiello garantisce spinta e copertura. Davanti, Paloschi e Antenucci si integrano bene ma serve un bomber in grado di garantire reti in doppia cifra.

Come giocherà

Meret; Oikonomou, Vicari, Felipe; Lazzari, Grassi, Viviani, Mora, Mattiello; Antenucci, Paloschi

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Torino

L'inaugurazione del nuovo Filadelfia ha inaugurato una stagione speciale per il Toro. Mihajlovic sembra intenzionato a mettere in discussione il 4-3-3 e provare un 4-2-3-1 con Ljajic, Iago Falque e Berenguer o Boye, per cui il tecnico stravede, alle spalle di Belotti.

Aver trattenuto il Gallo nonostante le insistenze del Milan è il vero colpo dell'estate granata. Perso in porta Hart, sostituito da Sirigu anche lui incostante e con molta voglia di riscatto, il tecnico deve soprattutto trovare un nuovo equilibrio a centrocampo. Partito Benassi, l'arrivo di Rincon può diventare il vero punto di svolta anche in ottica cambio di modulo, adattando Baselli a schermo davanti alla difesa, un ruolo non del tutto suo. La squadra, ancora appesa ai gol di Belotti e alla creatività di Ljajic, appare così più solida e completa.

Come giocherà

Sirigu; Zappacosta, N'Koulou, Moretti, Barreca; Rincon, Baselli; Iago Falque, Berenguer, Ljajic, Belotti

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Udinese

La conoscenza dei propri mezzi è il punto di forza dell'Udinese di Del Neri. Il tecnico riparte dalle certezze del 4-3-3 sviluppato nella seconda metà dello scorso campionato, da Scuffet, capitan Danilo e un fedelissimo come Samir in difesa. In mezzo, Jankto e Halfredsson restano gli aghi della bilancia dei friulani cui manca un centravanti in grado di capitalizzare con continuità il gioco, anche se Perica potrebbe diventare, con la rapidità, il notevole colpo di testa e l'esperienza per far bene, la rivelazione della stagione.

Come giocherà

Scuffet; Widmer, Nuytinck, Danilo, Samir; Fofana, Halfredsson, Jankto; De Paul, Perica, Thereau

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Verona

L'addio a Cassano lascia a Cerci e Pazzini il compito di incarnare i sogni di una nobile decaduta tornata dopo un anno in Serie A. L'ex Toro però non gioca almeno 18 partite in una stagione da tre anni, forse troppi per insistere su un giocatore dalle qualità comunque indiscusse.

Il centrocampo, con il jolly Bessa pronto a migliorare l'ultima stagione da 8 gol e 4 assist, si presenta dinamico e ambizioso. La qualità c'è, la quantità in fase di copertura potrebbe difettare. E nel calcio, che è sport da anelli deboli, potrebbe diventare un punto critico nella lotta salvezza.

Come giocherà

Nicolas; Caceres, Heurtaux, Ferrari, Souprayen; Romulo, Fossati, Bessa; Cerci, Pazzini, Verde

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