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Se la Juve gioca male non è (solo) colpa di Allegri: servono giocatori diversi

Dopo l’eliminazione subita in Champions League dall’Ajax, Allegri è finito nel mirino di parte della critica e parte della tifoseria che si sono accorti che la Juve non pratica un bel gioco. Il problema però è che la Juventus ha dei giocatori, che seppur formidabili (non solo CR7), non sono ideali per il bel gioco. La società, considerato il vantaggio su tutte le altre, potrebbe intervenire in modo diverso, rispetto alle ultime stagioni, sul mercato.
A cura di Alessio Morra
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Incredibile ma vero, Max Allegri l’allenatore che ha vinto gli ultimi cinque scudetti con la Juventus nelle ultime settimane ha subito troppe critiche. Certo un po’ tutti, considerando Ronaldo e tanti campioni, pensavamo che la Juventus potesse arrivare fino alla finale di Champions. E dopo aver visto il tabellone: con l’Ajax ai quarti e il Tottenham in semifinale, quelle convinzioni sembravano certezze, e invece l’Ajax dei giovani è passata. E così Allegri è finito nel mirino anche di chi ha la memoria corta e l’anno scorso diceva (come l’allenatore livornese) che conta solo vincere, e il bel gioco è un optional. E allora c’è chi si interroga sulle qualità di uno degli allenatori più vincenti di sempre, tra quelli nostrani. Secondo me la questione va posta in modo differente. Allegri è senz’altro un uomo pratico, quando snocciola dati raramente sbaglia, e pensa solo a vincere, ma in rosa non ha calciatori che possono regalare ai campioni d’Italia il bel gioco.

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Come giocano le squadre che vincono la Champions

Dal 2005 a oggi, con l’eccezione del Chelsea, che ebbe tanta fortuna che ripagò i ‘Blues’ di beffe precedenti, le squadre che hanno vinto la Champions si racchiudono in tre grandi categorie. Ci sono le squadre che hanno vinto praticando un bel calcio, cioè il Barcellona, ma anche il Liverpool di Benitez. Ci sono quelle che sono più da ‘Champions’, come il Milan di Ancelotti, che tra il 2003 e il 2007 giocò tre finali di coppa, ma vinse solo uno scudetto, e soprattutto il Real Madrid che la Champions l’ha vinta quattro volte in cinque anni, ma in quel lustro la Liga l’ha conquistata solo una volta. E poi ci sono l’Inter di Mourinho, il Bayern e il Manchester United, squadre molto solide ma che avevano giocatori di talento, CR7 per i Red Devils, Sneijder per i nerazzurri, Robben e Ribery i tedeschi, e ovviamente bomber top class e difese impenetrabili.

Il bel gioco paga, a metà, in Champions

E poi ci sono quelle squadre che giocano benissimo, deliziano, prendono tanti complimenti e vanno vicinissimi al colpo grosso. Il Borussia di Klopp, l’Arsenal di Wenger, il Liverpool di Klopp, il Tottenham di Pochettino, l’Ajax che ha fatto fuori la Juve, il Monaco di Jardim, il Manchester City. Tutte queste squadre sono legate da un filo molto sottile: il bel gioco, che producono con una tipologia di calciatori, che è completamente diversa da quelli della Juventus.

Due finali di Champions perse dalle squadre di Jurgen Klopp.
Due finali di Champions perse dalle squadre di Jurgen Klopp.

Perché la Juve gioca male e vince (sempre)

La Juventus ha una ventina di campioni in rosa, molti di questi hanno delle bacheche superlative, per caratteristiche sono tutti ideali per vincere il campionato di Serie A ma lo sono meno per la Champions. Giocatori di grandi affidabilità, Mandzukic in testa, che hanno un livello standard molto alto e (che piacciono a chi gioca al fantacalcio) non tradiscono mai. Ma questo tipo di andatura in Champions non paga. Fare bel gioco senza elementi che vanno sulla fascia e saltano l’uomo, o hanno freschezza mentale e fisica in mezzo al campo non è possibile. Difficile proporre gioco con Matuidi (con tutto il rispetto dovuto per un campione del mondo), Khedira, Emre Can e lo stesso Pjanic, giocatore dalle qualità indiscusse ma che con questo 4-3-3 ha cambiato posizione e in parte anche lo stile di gioco.

La scelta della società

La società dopo aver preso Cristiano Ronaldo ha scelto, anche giustamente, di preservare la rosa e ha provato a vincere la Champions League mantenendo in larga parte la rosa e ha pensato che con il fenomeno portoghese si poteva, dopo oltre vent’anni, alzare la coppa tanto agognata, non è stato così. Adesso la Juventus considerato soprattutto il vantaggio su tutte le altre potrebbe anche considerare l’idea di prendere giocatori meno costanti e che quindi ovviamente rischierebbero di offrire magari delle prestazioni non sempre al top, ma in questo modo potrebbe avere un gioco migliore. Il rischio andrebbe corso? Il Liverpool lo scorso anno fu finalista in Champions ma in Premier chiuse con oltre venticinque punti di ritardo dal City, un destino simile può averlo il Tottenham quest’anno (semifinalista in Champions, ma a meno 19 da Guardiola).

Mario Mandzukic, uno dei senatori della Juventus.
Mario Mandzukic, uno dei senatori della Juventus.

Chi dovrebbe acquistare la Juventus

Alla Juve, e soprattutto a mister Allegri, servono centrocampisti che danno maggiore qualità. I dirigenti bianconeri hanno già preso Aaron Ramsey e se il tecnico livornese vorrà passare al 4-3-1-2 avrà bisogno di un giocatore in mezzo come Lorenzo Pellegrini, che coniuga qualità e quantità. Ma se invece vorrà giocare ancora con il 4-3-3, sarà così se arriverà Federico Chiesa, potrebbe decidere di sacrificare Pjanic e giocare con un incontrista (Emre Can più di Matuidi), Ramsey e Pellegrini e davanti giocarsela con CR7, Chiesa e un centravanti diverso rispetto a Mandzukic, uno che giochi anche per la squadra, alla Zapata per intenderci o con abilità tecniche alla Milik, non uno alla Piatek che è più un attaccante vecchio stampo. O provare a giocare con Bernardeschi, Chiesa e CR7 alle spalle di una punta di movimento e con almeno un centrocampista di qualità.

La Juventus ha già acquistato Ramsey.
La Juventus ha già acquistato Ramsey.
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