Scontri Italia – Serbia: Arrestato il Capo Ultras
GENOVA – Ieri ha vinto con la sua violenza, ieri ha vinto la sua battagia, ma la guerra l'ha decisamente persa. Ivan Bogdanov è l'uomo che ha guidato quell'impietoso spettacolo a cui abbiamo assistito ieri sera, quelli scontri all'interno dello stadio Ferraris che hanno obbligato il direttore di gara, Craig Thomson, e il delegato Uefa a sospendere il match tra Italia e Serbia.
La polizia dopo aver visto e rivisto i video e le foto scattate ieri sera e dopo aver ricostruito la follia dello stadio Ferraris, ha identificato "l'uomo nero" che ha dato il via a quelli che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati dei veri e propri scontri premeditati, un piano ben organizzato per perseguire uno scopo ben definito: FERMARE LO SPORT!
Il capo ultras serbo ha 30 anni, si chiama Ivan Bogdanov ed è stato arrestato ieri notte dalla polizia di Genova. L'uomo si trova attualmente in stato di arresto nelle camere di sicurezza della questura. Un piano perfetto il suo e quello della sua banda di facinorosi, ma la visibilità ha i suoi pro e i suoi contro e nonostante avesse il viso coperto, i suoi tatuaggi erano dei segni troppo particolari per non esser notati. Una scritta a caratteri cubitali, quel "1389" tatuato sul braccio destro è servito alla polizia per riconoscerlo, identificarlo e arrestarlo. Una data che ricorda la battagli dei Merli. Una battaglia che, nonostante la sconfitta inflitta dai Turchi ai Serbi, è la colonna portante dello spirito ultranazionalista serbo. Una data che ha tradito Ivan e che ha aiutato la Polizia a trovare uno dei colpevoli della follia del Ferraris. Ed oggi ha vinto la giustizia!
Davide Pecchia