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“Schiaffi all’arbitro? L’avrei ammazzato”. Cinque anni di squalifica al presidente del Cavallino

Il presidente dell’Atletico Cavallino, Rosario Fina, squalificato per 5 anni per le frasi shock contro il direttore di gara minorenne pestato per aver concesso un rigore al Cutrofiano sul 2-1 per i padroni di casa.
A cura di Maurizio De Santis
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"Due schiaffi sono stati pochi… e poi erano leggeri. Ne avrebbe meritati di più. Se l'arbitro fosse capitato nelle mie mani l'avrei ammazzato". Per queste parole pronunciate nell'immediato dopo gara il presidente dell'Atletico Cavallino, Rosario Fina, è stato squalificato per cinque anni e deferito alla Procura Federale in base alle decisioni assunte dal Giudice Sportivo del Comitato Regionale Figc Puglia dopo l'aggressione all'arbitro minorenne (17 anni) avvenuta durante il match Atletico Cavallino-Cutrufiano (club del Leccese). Cinque anni di stop comminati anche al calciatore che avrebbe partecipato al pestaggio del giovanissimo direttore di gara, ‘colpevole' d'aver concesso un calcio di rigore alla formazione ospite quando il risultato (2-1) premiava i padroni di casa. E' stato allora che è scoppiato il putiferio, con la partita che di lì a poco sarebbe stata sospesa (e mai più ripresa). L. R. (l'arbitro finito all'ospedale ‘Fazzi' di Lecce per ricevere cure mediche dopo i colpi violenti ricevuti alla testa e al viso) è stato accerchiato anche da alcuni tifosi che avevano fatto invasione al momento dell'assegnazione del penalty.

Il campo squalificato e il Daspo

A implementare le sanzioni nei confronti del massimo dirigente e della società pugliese è arrivata anche la squalifica del campo fino al prossimo 30 giugno del 2015, l'obbligo di giocare le partite casalinghe in campo neutro e a porte chiuse, oltre a un'ammenda di 2500 euro. Considerata la gravità dei fatti, c'è stata anche la richiesta da parte della Prefettura di Lecce del provvedimento di Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive) nei confronti del presidente dell'Atletico Cavallino, Rosario Fina, e dei facinorosi che hanno scatenato la caccia all'arbitro nel corso della partita con il Cutrofiano.

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