Scarpa d’Oro 2015, Higuain sfida Aubameyang
Gonzalo Higuain e Pierre-Emerick Aubameyang, 18 gol entrambe, 36 punti di coefficiente. L'argentino del Napoli e il gabonese del Borussia, sono loro a dominare il trono dei bomber in Europa. Sono loro i protagonisti della sfida a distanza per conquistare la Scarpa d'Oro combattuta a colpi di prodezze balistiche: in Italia il Pipita sembra non avere rivali, oltre alla media realizzativa pazzesca può vantare anche la straordinaria capacità di essere letale anche nei panni dell'uomo assist; in Germania la punta africana riesce a spostare nel cono d'ombra anche la sagoma ingombrante di Robert Lewandowski (15 centri in Bundesliga); in Spagna Cristiano Ronaldo è fermo a quota 14, preceduto da Suarez del Barça che ha spostato l'asticella fino a 15 reti, come il compagno di squadra Neymar oppure Vardy e Lukaku in Premier, Ibrahimovic in Ligue 1.
A sorpresa tra le primissime posizioni ci sono Alex Teixeira dello Shakhtar Donetsk (33 punti, 22 reti) e Nemanja Nikolic del Legia Varsavia (31.5 punti, 21 gol). L'ultimo calciatore della Serie A a prevalere è stato Francesco Totti, che nella stagione 2006/2007 andò a bersaglio 26 volte.
Come si calcola la speciale classifica della Scarpa d'Oro? Nella valutazione complessiva il numero delle reti messe a segno viene moltiplicato col quoziente di difficoltà conferito a ogni campionato. Le cinque nazioni che occupano le prime posizioni nel Ranking della Uefa (Spagna, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna) hanno un coefficiente di 2.0, dal 6° al 21° posto il coefficiente previsto è 1.5, mentre in tutti gli altri tornei del ‘vecchio continente' è pari a 1. Questo cosa comporta? Che calciatori del calibro di Ibrahimovic del Psg – 15 gol – si ritrovino lontanissimi dalla Top 10 mentre Lewandowski del Bayern – nonostante lo stesso numero di reti – sia quinto con 30 punti a pari merito con Suarez. Insomma, non basta sparare gol a raffica: è il caso del lituano Radzinevičius che con 28 gol (più di tutti) è solo tredicesimo in virtù del coefficiente basso attribuito al torneo in cui milita.