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Scandalo FIFA, Jack Warner: “Nemmeno se mi uccidono la valanga si fermerà”

Il numero 2 della FIFA promette nuove rivelazioni e documenti che incastrerebbero altri funzionari. E su Blatter: “Lui sa perfettamente il motivo per cui si è dimesso, anch’io. Ma non mi faccio più problemi a denunciare ciò che è accaduto”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Forse è semplicemente la conseguenza naturale di essersi tolto un macigno dall'anima rivelando agli investigatori dell'FBI documenti e fatti inerenti allo scandalo che ha coinvolto la FIFA in tutti i suoi funzionari e funzioni. Arrivando fino a Joseph Blatter il Grande Vecchio del carrozzone del calcio che dopo il quinto mandato consecutivo e a fronte dell'avviso di garanzia giunto dagli Stati Uniti, si è dimesso. Ma Jack Warner, numero 2 e braccio destro dello svizzero è un fiume in piena e sembra non voler fermare le sue rivelazioni agli inquirenti andando fino in fondo e portando alla luce altri incartamenti e documenti che confermerebbero tutte le supposizioni degli investigatori.

Da connivente a grande accusatore – Il calderone dello scandalo ribolle ancora e Warner ci aggiunge ingredienti su ingredienti. Senza entrare nello specifico – lo farà nelle sedi più opportune – ma ha già dato alla stampa la notizia più importante: lo scandalo è solo all'inizio e anche se teme per la propria vita, documenterà tutto all'FBI per fare piazza pulita. Il grande indagato, per una maxi tangente di 10 milioni di dollari sui Mondiali 2010, diventa così il primo grande accusatore e ben sapendo il ruolo che ha ricoperto per anni (n.2 della FIFA e presidente della Concacaf) gli inquirenti sanno che se decidesse di svuotare il sacco ciò che è successo non sarebbe un terremoto ma semplici smottamenti in attesa della vera scossa devastante.

Altre rivelazioni su Blatter – Warner ha deciso di parlare in diretta tv, per far sapere  al mondo la sua posizione e soprattutto per denunciare anche i pericoli che starebbe correndo andando a denunciare un sistema di cui fino all'altro ieri faceva parte, inserito nei gangli principali del potere: "Non manterrò più segreti per loro che hanno cercato di distruggere il Paese. Temo per la mia vita, e mi scuso per non aver rivelato prima questi fatti. Non avrò più problemi a sollevare scandali. Neppure la morte fermerà questa valanga che sta rotolando. Ormai non si torna più indietro. Blatter? Lui sa perché è caduto. Anch'io".

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