Scandalo FIFA, anche Beckenbauer è sotto inchiesta
Chiunque abbia toccato la FIFA nell'era Blatter ne è rimasto contagiato: lo scandalo nella FIFA non sembra accennare a frenare e, anzi, dilaga di giorno in giorno coinvolgendo sempre più un numero impressionante di persone. Nel mirino ora ci sono il vicepresidente più anziano del massimo organismo europeo Angel Maria Villar Llona e Franz Beckenbauer che diresse l'organizzazione del mondiale 2006. Intanto viene fatta pressione al Comitato etico affinchè decida in fretta sul ricorso avverso la sospensione del francese.
Il Comitato Etico non vuole fare sconti a nessuno e ha aperto indagini su chi abbia lavorato in ambito FIFA negli anni incriminati. In particolare, Beckenbauer, attuale presidente onorario del Bayern Monaco, è stato il presidente del Comitato dei Mondiali di Germania 2006. Ed è stato accusato proprio in questi giorni dal magazine "Der Spiegel" di avere comprato quattro voti decisivi della Fifa per assicurarsi l'organizzazione della rassegna iridata.
Il ‘Kaiser' è in buonissima compagnia: Villar, vicepresidente più anziano della Uefa, ha da poco preso le funzioni di Michel Platini dopo la sospensione per 90 giorni del francese e si ritrova come Le Roi invischiato nelle torbide trame dell'inchiesta. Non solo, il Comitato Etico ha fatto sapere anche che sono state aperte delle indagini, perchè sospettati di aver infranto le norme, nei confronti di Worawi Makudi, Jeffrey Webb, Ricardo Teixeira, Amos Adamu, Eugenio Figueredo e Nicolas Leoz. Leoz, Figueredo e Webb in particolare, sono fra i dirigenti arrestati lo scorso 27 maggio.
Intanto l'Uefa ha chiesto una decisione veloce e soprattutto definitiva entro novembre sui casi Blatter e Platini. La camera inquirente della Commissione Fifa ha annunciato in una nota che "farà tutto quello che è in suo potere" perchè una decisione su Joseph Blatter e Michel Platini sia presa dalla camera giudicante guidata da Hans-Joachim Eckert entro i 90 giorni della sospensione che è stata inflitta ai due dirigenti lo scorso 8 ottobre. Il tutto anche per permettere di far partire il nuovo corso senza ombre né macchie su nessuno.
