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Saviano: “Ibrahimovic in ‘Gomorra’ sarebbe un criminale dell’est”

Lo scrittore ha esaltato Sarri: “Mi piace, è un grande e mi ricorda Zeman” ed ha parlato anche di Maradona, Higuain e Insigne.
A cura di Alessio Morra
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Roberto Saviano ha rilasciato un’intervista a Sky Sport, da New York. Lo scrittore ha parlato delle sue passioni calcistiche ed ha anche ‘trovato un ruolo’ nella serie tv Gomorra, tratta da una sua opera, a Zlatan Ibrahimovic, che più volte si è prefissato un fan della serie. Per Saviano Ibra sarebbe perfetto per interpretare un criminale dell’Europa dell’Est. Un ruolo è stato trovato anche per Lorenzo Insigne: “Che ruolo per Ibrahimovic a Gomorra? Sicuramente un criminale dell’Est Europa, è pittato per farlo. Insigne potrebbe, invece, fare un ragazzino di qualche piazza: lo interpreterebbe bene”.

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Saviano è un tifoso del Napoli, ma rispetto a tanti suoi compagni di fede non si è rammaricato troppo per la cessione di Higuain alla Juventus. Perché anche senza di lui gli azzurri possono giocare bene:

La partenza di Higuain non mi dispiace. Tutti hanno attaccato il Pipita per il tradimento. Lo capisco anche…l’odio nei confronti della Juventus a Napoli è sempre verde. Secondo me la cosa può permettere al Napoli di essere fluido.

Del Napoli di oggi lo scrittore apprezza soprattutto Maurizio Sarri, che gli ricorda uno dei suoi miti Zeman anche se i due non hanno troppe similitudini, con l’eccezione del 4-3-3:

Sarri mi piace molto. Lui è ruvido, disciplinato, militare e mi è molto simpatico. Mi ricorda come personalità Zeman, il boemo è una mia grande passione. In campo e come strategie sono diversi, è vero, ma quanto a personalità c’è qualcosa che li accomuna e li fa sembrare simili.

Da buon tifoso, per scaramanzia, Saviano un pronostico sulla stagione degli azzurri non vuole farlo, ma tra le righe lascia intendere di essere abbastanza fiducioso:

La squadra mi piace. Se dico che è l’anno buono e non succede, magari passo per ‘iettatore’. Però succede molti diranno che sono un portafortuna. Dico speriamo che la Juve inciampi. La Champions? Un terno a lotto”.

Infine l’autore ha parlato di Diego Armando Maradona che per lui sin da giovanissimo è un mito, perché è riuscito a dar un po’ di luce a Napoli, oltre che al Napoli. E per merito del ‘Pibe’ nella famosa semifinale di Italia ’90 Saviano si schierò dalla parte dell’Argentina. Ma a volte i miti perdono un po’ di quell’alone magico. E ciò è valso anche per Diego che qualche anno fa minacciò di querelarlo perché in Gomorra doveva esserci un personaggio ribattezzato proprio Maradona:

Quando ero ragazzino lui era un segno di riscatto, piacere, godimento, quasi felicità. Negli anni le cose sono cambiate. Una volta Diego ha minacciato una querela contro di me perché in Gomorra c’era un personaggio che doveva chiamarsi ‘Maradona’. La sua è una figura che non si può giudicare. In genere si fa la distinzione: uomo pessimo, grande talento. In realtà la sua vita, così complicata, mi ha sempre attratto. Nei suoi confronti nutro sempre una curiosità. Non dimenticherà la semifinale di Italia ’90. Al San Paolo tifavo Argentina. Lei era il ‘pueblo in campo’. Diego aveva dato possibilità di riscatto alla gente di Napoli. Maradona è Napoli, è il sogno di un talento che ti fa passare una grande giornata nonostante tutto vada male.

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