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Saul: “Ho rischiato un rene per l’Atletico ma Burgos mi convinse a non rimuoverlo”

Il centrocampista spagnolo dell’Atletico Madrid ha raccontato in un’intervista rilasciata insieme al papà Boria a So Foot i problemi che lo hanno costretto a giocare per due anni con un catetere interno dopo un brutto infortunio ai reni contro il Leverkusen nel 2015. Aveva pensato di farsi asportare il rene ma il Mono Burgos lo face cambiare idea.
A cura di Vito Lamorte
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Ho messo a rischio la mia salute per difendere i colori dell'Atletico Madrid.

Una frase fortissima quella che ha pronunciato Saul Niguez in un'intervista al tabloid sportivo francese SoFoot in riferimento ad un bruttissimo infortunio di qualche anno fa che poteva costargli un rene. Stiamo parlando di ciò che avvenne il 25 febbraio 2015, quando il giocatore dell'Atletico Madrid durante una trasferta di Champions League in casa del Bayer Leverkusen, rimase a lungo a terra e fu poi costretto ad uscire per un durissimo colpo ai reni ricevuto da Papadopoulos.

"Nelle ultime due stagioni ho giocato con un catetere interno, urinando molto sangue dopo ogni allenamento e partita": sono queste le parola con cui il numero 8 dei coclhoneros ha raccontato questa vicenda lo scorso anno in un'intervista a Mega e questo torna alla mente subito ascoltando le parola de padre di Saul, José Antonio meglio conosciuto come Boria (ex attaccante), in un'anticipazione dell'intervista rilasciata a So Foot:

Andammo in ospedale e Saul, piangendo, mi disse che non sentiva più né gambe né braccia. Non lo avevo mai visto così in quello stato. Mi disse che era pronto a farsi rimuovere il rene pur di non smettere di giocare a calcio.

Il papà del centrocampista dell'Atletico e della Spagna ha raccontato che il dottore propose l'asportazione dell'organo che fa parte dell'apparato urinario e questa soluzione lo avrebbe tenuto fuori per circa un mese ma, poi, non gli avrebbe più creato ostacoli. Saul era prontissimo ad accettare la proposta ma ci pensò il secondo di Diego Pablo Simeone, El Mono German Burgos, a farlo cambiare idea: "Non farlo, dopo il calcio hai tutta una vita davanti a te".

"La forza non viene dalla capacità del corpo, ma dalla volontà dell'anima": questa è una frase che Saul si è tatuato sul braccio dopo quell'incidente e bacia ogni volta che va a segno. Proprio lo scorso anno in Champions Saul è riuscito a baciarlo alla BayArena, chiudendo un cerchio molto importante per la sua vita, professionale e non.

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