Sassuolo-Inter 0-7, la felicità di Diego Milito: “Sono tornato!”

Da quella brutta serata di Coppa quando si infortunò con il Cluj sono passati sette mesi. Sette mesi iniziati con l'intervento, la fisioterapia, la riabilitazione, il lento recupero. Fino al ritorno sui campi di allenamento, i primi tocchi di palla, le amichevoli. E il rientro in campo in una partita ufficiale. Bagnato con una doppietta che la dice lunga sulla voglia di rifarsi da parte del Principe nerazzurro e della sua ritrovata immediata vena con il gol. Certo, le sue reti sono arrivate quando la partita era già finita, contro un Sassuolo che aveva alzato bandiera bianca ma che valgono comunque tantissimo perchè reti vere, cercate e realizzate da autentico vecchio rapinatore d'area.
Il grazie del Principe – C'è spazio soprattutto per lui, il Principe rientrato in campo dopo 7 mesi di attesa, capace di ritagliarsi un ruolo d'autentico protagonista nella mezz'ora finale regalatagli da Mazzarri. Sette mesi d'attesa come 7 i gol rifilati dall'Inter al Sassuolo, di cui due di Diego Milito. "Sono felicissimo per il rientro in campo e poi ovviamente anche per i due gol segnati oggi.
Era tutto facilissimo, abbiamo fatto una partita straordinaria che dimostra che siamo davvero un gruppo straordinario. I ringraziamenti? Ringrazio un po' tutti, dalla mia famiglia che mi è stata sempre vicina a tutti i miei compagni e i fisioterapisti. Vorrei ricordare in particolare il lavoro di Galli e Scannavino, che mi hanno seguito per mesi anche in Argentina. E poi non dimentico anche Combi e Benazzo"
Il rientro e gli obiettivi: scudetto e un posto da titolare – Sulla partita, poi, la radiografia di un trionfo. Completo. Di un gruppo che cresce gara dopo gara. Per il migliroamento personale c'è tempo, in una squadra così: "Personalmente ancora mi manca il ritmo dei novamta minuti, ma rientrare in una squadra così è molto più facile. Anche per me. Non lo so adesso se siamo da Scudetto. Ceeto possiamo guardare con maggior fiducia partita dopo partita. Questo è il nostro obiettivo principale adesso. Sappiamo che c'è tanto da lavorare, ma siamo sulla buona strada. Io posso giocarmi un ruolo da titolare? Decide il mister, come sempre".