video suggerito
video suggerito

Sassuolo, Berardi squalificato per 3 giornate (foto)

Contro l’Inter il talento del Sassuolo ci è ricascato: colpo a Juan Jesus e 3 giornate di squalifica. Era successo anche l’anno scorso contro il Parma: espulsione diretta e 3 turni. E l’anno prima, col Livorno in B: gomitata e rosso diretto.
A cura di Alessio Pediglieri
9 CONDIVISIONI
Immagine

Tre giornate di squalifica a Berardi del Sassuolo che dovrà fare a meno dell'attaccante per le gare con Sampdoria, Fiorentina e Napoli. E' questa la sanzione inflittagli dal Giudice Sportivo per la gomitata data a Juan Jesus dell'Inter durante l'ultima partita di campionato giocata a San Siro (7-0 per l'Inter). Quando doveva approdare alla Juventus, i meglio informati hanno storto il naso: gran talento in campo ma deve confermare di essere cresciuto anche di testa per vestire il bianconero. Parole che suonavano di bocciatura tanto che nell'elenco dei favoriti per approdare alla Juventus – poi senza nulla di fatto – era stato superato in preferenza dai vari Gabbiadini e Zaza, altri giovani in rampa di lancio. Perché? Domenico Berardi non si meriterebbe di vestire la maglia dei campioni d'Italia che da tempo lo stanno osservando da molto vicino? Lo scorso anno fu tra i migliori ragazzi italiani in Serie A con l'exploit incredibile nel match contro il Milan – fatale ad Allegri – con un poker d'antologia. Ma fu anche negativo protagonista di in un paio d'occasioni. La prima fu conseguenza naturale di una squalifica rimediata in serie B e con il debutto in massima serie ritardato di 3 giornate. Tante se ne prese dal Giudice Sportivo per una gomitata ad un avversario in Sassuolo -Livorno. La seconda, diretta conseguenza di un parapiglia con Molinaro nel match contro il Parma che costarono altre 3 giornate di fermo obbligatorio. Intemperanze che non sono passate inosservate agli osservatori juventini che hanno fatto cadere le credenziali per un salto immediato di qualità. E oggi, nella seconda giornata di Serie A in Inter-Sassuolo persa 7-0 dai neroverdi, ancora una volta Berardi c'è ricascato: gomitata a Juan Jesus e rosso diretto.

Ogni stagione, espulsioni per gioco violento

Ma Domenico Berardi non è solo grinta, corsa e gol. Purtroppo per il giovane di Carati Marina, è anche un giocatore che spesso – troppo – perde la testa e commette costanti reazioni contro gli avversari durante la partita. La prima ‘gomitata' risale al 2013, campionato cadetto in cui il Sassuolo si guadagnò la serie A. Per Berardi 11 gol ma anche un rosso diretto e tre giorni di squalifica per gioco violento e la gomitata a Ceccherini dopo una rissa per un rigore richiesto e non assegnato. Quelle tre giornate, Berardi le sconterà nel suo debutto in Serie A ma non serviranno a molto. Il ragazzo ci ricadrà contro il Parma rifilando una manata al volto a Molinaro: altro rosso diretto, altro atto antisportivo, altre tre giornate di squalifica. Adesso, la gomitata a centrocampo rifilata a Juan Jesus dell'Inter. La storia si ripete: espulsione e tre turni ‘scontati' di squalifica visti i precedenti e il regolamento.

Un nuovo ‘Balotelli' nel bene ma anche nel male. Una brutta storia che pone un'ombra sul futuro del campioncino oggi agli ordini di Di Francesco. C'è chi dice che Berardi sia il nuovo Balotelli, bravo ma con troppi grilli per la testa e c'è chi dice che deve solamente maturare ancora un po'. Fatto sta che il ragazzo non sembra aver imparato dai propri errori. Già una volta le gomitate e le manate agli avversari gli sono costate la ‘promozione' alla Juventus. Adesso riparte ancora una volta con il piede sbagliato e questa preoccupante recidività (in occasione di Inter-Sassuolo dopo il colpo al nerazzurro ha accennato anche ad una simulazione portandosi le mani sul volto) potrebbe condizionarne il futuro. Radioso con la palla tra i piedi, meno – molto meno – in mezzo al campo.

Immagine

Talento d'area di rigore, ancora fermo a Sassuolo

Se si guardano i numeri in campo non c'è storia: Domenico Berardi, classe '94, è tra i più genuini talenti del nostro vivaio. Ottimo attaccante di movimento che riesce a vedere con molta facilità la porta, si è conquistato un posto importante in Under21 e sta contribuendo attivamente al cammino verso Euro2015. Intanto, grazie al Sassuolo, è stato l'anno scorso tra i migliori realizzatori italiani di Serie A e quest'anno è pronto alla riconferma insieme all'altro ‘gemello' di talento, Simone Zaza. Bel primo anno di Serie A, Berardi salì alla ribalta delle cronache per essere stato il ‘killer' di Max Allegri al Milan. Segnò al Mapei Stadium ben 4 gol ai rossoneri che ne uscirono con le ossa rotte e aprirono ufficialmente la crisi con l'esonero del tecnico livornese e la chiamata-suicida di Seedorf. Per Berardi sembra essere arrivato il momento della consacrazione: a fine anno sigla 16 reti in 29 presenze con il poker al Milan e le triplette a Samp e Fiorentina come biglietti da visita.

9 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views