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Sarri sul tweet di Marchisio: “Facile attaccare me piuttosto che un nazionale”

Il tecnico del Napoli non risparmia critiche sul caso scoppiato per l’attacco del calciatore al telecronista Rai definito un “non vedente”: “Il mestiere del commentatore è il più bello del mondo perché spari una cavolata e dopo tre giorni non se lo ricorda nessuno, se lo faccio io vado a casa”. E sulla lotta scudetto dice: “Deve essere un sogno, non un’aspirazione. Se si parte con questo budget e con questa rosa per vincere il titolo si è fuori di testa”.
A cura di Alessio Morra
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Il tweet di Marchisio ha sollevato un polverone di polemiche. L'attacco al telecronista della Rai – definito un "non vedente" dal centrocampista bianconero in dissenso con la valutazione di un intervento di Zaza – ha fatto discutere. C'è stato anche chi ha invocato la squalifica per il calciatore, a nulla sono servite le sue scuse (con i ciechi). Sulla questione il tecnico del Napoli, chiamato in ballo dai giornalisti, ha lanciato una doppia stoccata: "Scagliarsi contro Sarri è più facile che farlo contro chi ha cento presenze in Nazionale – ha spiegato -. Poi c'è chi ha da vendere il giornale, c'è chi deve farsi seguire in televisione. Il mestiere del commentatore è il più bello del mondo perché spari una cavolata e dopo tre giorni non se lo ricorda nessuno, se lo faccio io vado a casa".

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Contro il Chievo, il Napoli vuole tornare a vincere. Sarri nelle ultime tre partite ha sempre pareggiato 1-1 e non vince dal 7 febbraio (1-0 al Carpi, gol di Higuain su rigore). Il tecnico toscano non contesta i numeri, ma sostiene che il Napoli nel mese scorso ha raccolto poco soprattutto perché non è riuscito a lavorare bene nella fase offensiva: “I numeri non si discutono. E dimostrano che la squadra fisicamente sta molto bene, non credo che siamo meno brillanti, nel corso di una stagione ci possono essere dei cali per quanto riguarda la fase offensiva e realizzativa. Con la Fiorentina l’unico problema è che non siamo riusciti a sfruttare quanto creato ed abbiamo subito un po’ troppo quando loro hanno attaccato Di sicuro a febbraio abbiamo raccolto meno di quanto meritato”.

Attenzione al Chievo – Per ritornare al vertice, almeno per una notte, gli azzurri devono battere il Chievo, avversario ostico soprattutto in trasferta: “L’unico modo che conosco per provare a vincere tutte le partite. Il Chievo è una delle migliori squadre per rendimento in trasferta, è una gara dura, i gialloblù di Maran sono solidi fuori casa. Dobbiamo pensare solo al Chievo, e per centrare domani i tre punti servirà una grande prestazione”.

Scudetto – Nella conferenza stampa della vigilia del match con i clivensi il tecnico toscano ha detto chiaramente che il Napoli deve solamente sognare lo scudetto, parola che Sarri non pronuncerà fino al termine del campionato: “Lo scudetto per noi deve essere un sogno, non un’aspirazione, perché se si parte con questo budget e con questa rosa per vincere lo scudetto, si è fuori di testa: di certo, i tifosi possono star certi di una cosa, ci metteremo l’anima fino all’ultima giornata, ma non riuscirete a farmi dire il termine scudetto, che resta un sogno, sarebbe un’estorsione. Non la dirò”.

Formazione – Nonostante gli elogi per David Lopez e Chalobah, Sarri confermerà i suoi titolarissimi, con l’eccezione dello squalificato Albiol sostituito da Chiriches: “Lunedì abbiamo giocato e siamo rientrati martedì, dalla prossima settimana giocheremo una sola volta a settimana e ci potremmo allenare con più calma: giocare ogni tre giorni può stancare molto a livello nervoso, d’ora in avanti avremo più tempo per preparare le partite. David Lopez è uno dei giocatori più dinamici che ho in rosa, Chalobah invece è cresciuto molto”.

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