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Sarri: “Mancini? La prossima volta lo chiamerò ‘biondo'”

Il tecnico riceve il tapiro d’oro da Striscia la Notizia e dichiara: “Non sono omofobo, era solo un’offesa dettata dalla rabbia”
A cura di Marco Beltrami
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Maurizio Sarri torna a parlare pubblicamente. Dopo gli insulti a Mancini e la squalifica di due giornate incassata dal giudice sportivo, l’allenatore del Napoli ha ricevuto un’inaspettata visita. A Castelvolturno infatti si è presentato il temutissimo inviato di “Striscia la Notizia” Valerio Staffelli per consegnare a Sarri il Tapiro d’oro. Sarri è stato al gioco rispondendo alle domande di Stafelli e chiarendo ancora una volta di non essere omofobo: “Ripeto che non sono assolutamente omofobo. Anzi, avevo anche degli amici gay. E' stata una normale litigata da stress di fine partita, in un momento concitato è scappata qualche parola di troppoHo chiesto scusa a Mancini appena l'ho visto nello spogliatoio e poi pubblicamente. Non accetto accuse d'omofobia perché la mia storia parla d'altro: ho avuto due amici omosessuali che purtroppo sono morti. E' un'offesa dettata dalla rabbia anche se in passato sono accaduti episodi davvero gravi, non come questo".

Le scuse di Maurizio Sarri

L’allenatore del Napoli non ha perso occasione per scusarsi nuovamente con gli omosessuali. Una battuta anche su Mancini che la prossima volta sarà apostrofato in maniera diversa: “Mi sono scusato con tutti gli omosessuali, più di così non posso fare, la prossima volta lo chiamerò ‘biondo'. Purtroppo in campo, sotto stress, può succedere. La prossima volta cercherò di stare zitto, però temo di rivederti, perché per carattere ogni tanto mi scappa qualche parola di troppo.  Più volte in campo sono stato chiamato napoletano di merda, solo perché sono nato a Napoli".

Testa al campionato

Adesso però è tempo di concentrarsi sul calcio giocato e pensare al prossimo impegno in casa della Sampdoria: “Non voglio più parlare di questo, voglio e devo solo pensare alla mia squadra e non c'è tutto questo tempo".

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