Sarri: “L’espulsione? Chissà cosa scriveranno nel referto”
L'arbitro Banti l'ha invitato ad accomodarsi fuori. Furente, Sarri è tornato in panchina, ha presso taccuino e pacchetto di sigarette. Se n'è andato bofonchiando qualcosa, sforzandosi di tenere la bocca chiusa per evitare guai peggiori. E' nervoso il tecnico del Napoli la fisicità (e i colpi proibiti) della Lazio vengono trattati con indulgenza dal direttore di gara che lascia correre e adotta un metodo molto all'inglese. E ci sta… però quando vede che Milinkovic-Savic quasi ‘schiaffeggia' Allan allora l'allenatore del Napoli sbotta. E quello scatto di nervi gli è fatale.
"Vada fuori", il fischietto di Livorno è inflessibile e al mister non resta che guadagnare la via dello spogliatoio. La percorrerà in fretta, entrerà nell'ascensore che lo porterà fino ai box in cima alla tribuna: da lì assisterà alla restante parte della gara. E avrà modo di compiacersi perché, come dirà nelle interviste del post partita, "vedere il Napoli dall'alto è uno spettacolo". L'azione del ko, quella del 4-1 3 del 15° centro di Mertens in campionato è da manuale del calcio: tutto in verticale, tutto negli spazi stretti con Zielinski che regala un tacco di magia poi innesca il belga che conclude di esterno e beffa Strakosha. CantaNapoli, da lassù qualcuno ti ama.
Abbiamo fatto un primo tempo con più nervosismo del solito e non giocando il nostro calcio – ammette Sarri a Premium e poi a Sky -, trascinando la partita sul piano fisico in cui loro sono superiori a noi. Abbiamo fatto un mese in cui ci siamo allenati con maggiore intensità: all'inizio forse abbiamo un po' pagato i carichi di lavoro, ma ora cominciamo a raccogliere i frutti. Ma più che fisicamente, oggi il calo del primo tempo è legato al nervosismo scaturito dall'infortunio di Ghoulam, che ci ha particolarmente scosso dal punto di vista emotivo.
Unica nota stonata, l'espulsione. Però è andata bene, il poker servito alla Lazio – come all'andata all'Olimpico – ha lanciato un messaggio chiaro al campionato e alla Juventus. Per lo scudetto la lotta è aperta e senza quartiere.
L'espulsione? Ero arrabbiato perché ho detto che quello non era un fallo da giallo ma da rosso, testuali parole, e vorrei capire cosa scriveranno nel referto e che motivazioni daranno al mio allontanamento.