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San Valentino rossonero, Bacca e Honda mandano due baci al diavolo

Lunch match indigesto per Gasperini che cade a San Siro 2-1, sotto i colpi del colombiano e del giapponese. Milan che ha confermato la sua crescita, Grifone pericoloso a tratti e capace di accorciare con Cerci solo nel finale, poco prima di un possibile faccia a faccia “rovente” tra Mihajlovic e Balotelli. Nella ripresa applausi per Menez: tornato in campo dopo molti mesi d’assenza.
A cura di Alberto Pucci
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Come nella gara di andata, persa a Marassi, il Milan ha affrontato il Genoa all'ora di pranzo. Sotto una leggera pioggia, che ha reso viscido il terreno del Meazza, i rossoneri di Sinisa Mihajlovic hanno avuto la meglio sull'avversario, confermando i segnali di ripresa già messi in mostra da qualche settimana. Nella sfida degli "ex" (ben cinque convocati, con Kucka in infermeria), il diavolo ha indirizzato la partita subito in avvio e chiuso i giochi nella ripresa. La squadra di Gasperini, senza Pavoletti (infortunato) e con Alessio Cerci in panchina, si è battuta bene sin dall'avvio e, nonostante lo svantaggio iniziale, ha tenuto in equilibrio la contesa soprattutto nel primo tempo. Per la banda Mihajlovic un'ottima vittoria, in vista dell'esame più importante: quello contro il Napoli di Sarri. Il Genoa, invece, lascia a Milano altri tre punti e si guarda alle spalle, dove la zona retrocessione è da oggi sempre più vicina.

Bacca fa tredici – Sceso in campo con i recuperati Bonaventura e Alex, e davanti ad un Genoa per nulla intenzionato a fare da "sparring partner", il Milan ha subito sbloccato il match grazie al tredicesimo gol stagionale di Carlos Bacca: letale a freddare Perin con un destro potente da dentro l'area, dopo l'ottima giocata di Honda (pericoloso anche un minuto prima con una potente sassata deviata da Perin) che ha tenuto il pallone in campo e servito l'assist dell'1-0 del colombiano. Qualche minuto dopo una conclusione alta di Bonaventura e una grande occasione per Bacca (anticipato da Perin dentro l'area piccola), i rossoneri hanno rischiato al 34esimo su un'azione tambureggiante del Genoa: disinnescata con fatica, in calcio d'angolo, dalla retroguardia di Mihajlovic. A pochi minuti dal termine del primo tempo, ci ha provato anche Suso. Lo spagnolo, dopo una buona ripartenza del Grifone, ha però trovato sulla sua strada un difensore milanista che gli ha debito il tiro in corner.

Il graffio del Samurai – Con Alessio Cerci in campo dal primo minuto della ripresa (fischiato dai suoi ex tifosi), l'undici di Gasperini ha sofferto il buon avvio dei padroni di casa: pericolosi su corner (colpo di testa a lato di Romagnoli) e su una conclusione sballata di Bonaventura. L'ex atalantino, che ha concluso centralmente anche al 17esimo) si è mostrato il più vivo nel secondo tempo, giocato ad un ritmo più basso rispetto al precedente. Il raddoppio rossonero è arrivato due minuti più tardi, grazie al sinistro potente di Keisuke Honda che ha battuto Perin dai 30 metri, trovando il suo primo gol stagionale. Il 2-0 del giapponese ha completamente azzerato l'impeto dell'avversario e reso più semplice il lavoro dei milanisti: vicini al 3-0 con il palo colpito da Montolivo alla mezz'ora. Dopo l'ingresso di Jeremy Menez, i milanesi hanno controllato agevolmente fino alla rete inutile di Cerci arrivata al 47esimo. Un gol che ha rianimato solo per pochi secondi il Genoa e che ha mandato su tutte le furie Sinisa Mihajlovic: arrabbiato con i suoi per il brutto finale e furioso con Balotelli per il suo atteggiamento negli ultimi secondi di gioco. Una rabbia che ha rischiato di portare il tecnico serbo ad un pericoloso faccia a faccia con il suo attaccante, come quello che avvenne in un derby di qualche mese fa tra l'allenatore ex Doria e Vasco Regini.

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