San Siro, via al restyling: sarà più simile allo J-Stadium
Al via il restyling di San Siro: lo stadio milanese, che nel 2016 ospiterà la finalissima della UEFA Champions League, subirà dei cambiamenti radicali che lo porteranno ad assomigliare di più allo Juventus Stadium ed ai grandi stadi europei. Tante le novità previste, per le quali i lavori continueranno anche nel 2015 e porteranno, al termine della finale di Champions League, alla "scissione" tra Comune e società: l'obiettivo è quello di avere uno stadio di proprietà delle rispettive squadre, un po' come accaduto alla Juventus ed al Sassuolo (la prima in Italia, ad onore della cronaca, fu la Reggiana nel lontano 1994).
In primis, la grande novità riguarda le panchine, che verranno letteralmente "incastrate" tra il pubblico: un'innovazione di chiara ispirazione inglese già vista allo Juventus Stadium. Questa novità verrà inaugurata ovviamente dalla prossima stagione, visto che i lavori non potranno partire prima di fine maggio con la chiusura del campionato. L'obiettivo è quello di ottenere 120 posti coperti a quota campo che, non è difficile immaginare, avranno assegnazione riservata ai super vip. Verranno inoltre realizzati altri quattro sky lounge nella tribuna arancione, oltre al restauro vero e proprio della sotto-tribuna: lavori che saranno terminati entro dicembre 2015. Previsto anche il nuovo museo, lavori di restyle del secondo anello, abbattimente di barriere e nuovi bagni. Il tutto, ovviamente, sarà ultimato in tempo per la finale di Champions League del 2016, quando la "coppa dalle grandi orecchie" tornerà in Italia almeno per l'assegnazione. E chissà che non sia la volta buona anche per una squadra italiana di rialzarla al cielo.
La sfida di Barbara Berlusconi. "Vorrei che il nuovo stadio del Milan fosse pronto entro il 2020. Questo è il mio sogno per i tifosi rossoneri. Il plastico del nuovo impianto è quasi ultimato: adesso stiamo facendo valutazioni sull'area che sarà pienamente funzionale alle esigenze di un club come il nostro".
