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Sampdoria-Lazio 1-1, Mihajlovic: “Chi veste la maglia doriana deve giocare così”

Il neotecnico della Samp è soddisfatto della prestazione dei suoi.
A cura di Marco Beltrami
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Un ritorno dolceamaro quello di Mihajlovic nel calcio italiano. Il neoallenatore della Sampdoria ha visto la sua squadra, sfoderare una prestazione tutta grinta e cuore anche in 10 contro 11, incassando il gol del definitivo 1 a 1 in pieno recupero. L’ex Ct della Serbia ai microfoni di Sky non ha fatto drammi per il pareggio beffa al 94’ esternando la sua soddisfazione per la grinta dei suoi ragazzi: “Prendere gol alla fine non fa mai piacere. La ruota gira, mi spiace per i ragazzi perché hanno dimostrato come si gioca e si combatte quando si veste la maglia doriana. Ho visto l’atteggiamento giusto e anche con un uomo in meno abbiamo sofferto, ma siam passati in vantaggio e il pareggio è arrivato su una nostra disattenzione. Abbiamo tenate possibilità di raggiungere i nostri obiettivi perché la mentalità è giusta, il gioco arriverà".

A Genova da pochissimi giorni, Mihajlovic non ha potuto lavorare molto sul gruppo. In futuro potrà sicuramente incidere maggiormente per una formazione che potrà rendere al massimo: “Bisogna mettere i giocatori dove possono dare il massimo. Non bisogna inventarsi nulla. Sono qui da 3 giorni e sarei stato contento anche se avessimo perso. Non bisogna buttarsi giù, con questo atteggiamento possiamo salvarci tranquillamente. E’ difficile ma ora pensiamo alla prossima partita”.

Inevitabile una battuta sulle dichiarazioni kennedyane durante la conferenza stampa di presentazione: “Kennedy, un grande personaggio storico. A me piace e ho trovato le sue parole attuali per questo momento della Samp”.

Mihajlovic ne ha approfittato anche per spiegare i motivi del suo addio alla Serbia e del ritorno a Genova: “Sono tornato alla Samp perché quand’ero ragazzino qui sono stato benissimo e per riconoscenza ho accettato. Sono rimasto in ottimi rapporti e mi mancava il lavoro di tutti i giorni, con queste pressioni. Questa tensione che è diversa in Nazionale. Bello, ma diverso. Non ho rimpianti per il passato. Nel calcio succede. Come dice il Trap ci sono due tipi di allenatori: quelli esonerati e quelli che saranno esonerati".

In conclusione una battuta sulla presenza di Stankovic in tribuna che secondo Mihajlovic non sarà il suo successore sulla panchina serba: “Stankovic? E’ venuto per starmi vicino, farà qualcosa in Nazionale ma non credo che abbia il carattere di fare il Ct. Non è un difetto, ma un pregio".

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